Apple bloccherà i suoi servizi sui vecchi sistemi operativi

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Sembrerebbe che Apple sia in procinto di effettuare un piccolo taglio al supporto per vecchi dispositivi, almeno secondo quanto riportato da un leak di Stella Fudge su Twitter. Per chi, come me, non ne ricordasse il nome e i “precedenti”, 9to5mac segnala alcuni suoi strike, come le foto in anteprima di AirPods Max e AirTag, nonché dettagli precisi su iPad Pro M1 e iPhone 12 prima dell’uscita.

Al centro del dibattito si trovano i servizi Apple, con esclusione di iCloud. Ciò includerebbe App Store, Siri, Mappe, ecc.. ma anche servizi base come iMessage e FaceTime. Non è chiaro perché Apple dovrebbe agire in tal senso, se non per svecchiare e snellire il codice, però nel sito di supporto c’è già una pagina che suggerisce cosa fare se si riceve una notifica che indica che la propria versione del sistema operativo non supporterà più i servizi Apple.

La cosa interessante da notare è che i sistemi operativi esclusi non sembrano essere indicativi di un effettivo taglio. Si parla infatti di iOS 11, quando la lista di dispositivi precedenti e supportati da iOS 12 era sostanzialmente la stessa, quindi chiunque avesse un iPhone 5s potrebbe aggiornare senza problemi ed evitare la limitazione dei servizi. Tra le altre cose si tratterebbe comunque di una percentuale bassissima, perché l’installato del più recedente iOS 15 dovrebbe essere solo dell’8% (secondo stime ufficiali), immaginatevi quello di iOS 11 o 12.

Diverso il discorso per macOS 10.13 (High Sierra), poiché il passaggio al 10.14 (Mojave) ha portato un corposo taglio ai vecchi modelli, escludendo ad esempio iMac, MacBook Air e MacBook Pro precedenti il 2012. Ciò significherebbe danneggiare ulteriormente quei computer che, per quanto non più freschi, già da da tre anni non vengono più aggiornati con le ultime versioni di macOS. Fermo restando che esiste sempre la strada non ufficiale di OpenCore.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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