Il nome Canon potrebbe apparire presto su uno smartphone

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Da quando si è iniziato a capire che i “cellulari” potessero avere un ruolo importante nella fotografia, i produttori hanno ben pensato di allearsi con chi conosceva bene l’argomento. Nokia è stata la prima a sfoggiare la prestigiosa firma Carl Zeiss sui propri modelli, iniziando addirittura nel 2005 con il Nokia N90 basato su Symbian.

La collaborazione tra i due è proseguita fino al 2021, attraversando un primo cambio di sistema operativo con la collaborazione nata con Microsoft, tramutatasi poi nel 2014 in un’effettiva acquisizione della divisione mobile di Nokia da parte dell’azienda di Redmond (ma senza includere la possibilità di continuare ad usare il marchio finlandese); e un secondo ad Android quando nel 2016 HMD Global ha licenziato da Nokia l’uso del marchio e man mano ripreso da Microsoft i vecchi asset a seguito del flop di Windows Phone.

L’originalissimo Nokia N90 con fotocamera Carl Zeiss

L’ottima intuizione di Nokia non è stata sufficiente a mantenere luminosa la propria stella, che ha smesso di brillare per altre ragioni. La firma Carl Zeiss è rimasta presente fino al 2021 sui Nokia di HMD Global, ma si trovava già dal 2020 sugli smartphone di Sony grazie ad una collaborazione nata nel settore fotocamere (dove Zeiss produceva lenti per il sistema Sony Alpha) e poi estesa anche al mobile. Più di recente, Zeiss ha iniziato a lavorare anche con Vivo (imparentata con Oppo) dal modello X60.

Sopra un dettaglio del Huawei P50 Pro

Huawei è stata la prima a riprendere l’idea di Nokia sui moderni smartphone alleandosi con Leica ed ottenendo un ottimo riscontro di pubblico, ma è stata poi boicottata dagli Stati Uniti che l’hanno fatta indietreggiare nel mercato interno, perdendo anche la collaborazione con Leica nel 2021. La prestigiosa firma tedesca non è rimasta fuori dai giochi per molto, in quanto il suo know-how è stato subito dopo reclamato da Xiaomi, siglando l’anno successivo una collaborazione che è ancora in corso.

Oppo Find X5 con logo Hasselblad

Oppo non è stata da meno e nel 2022 è andata addirittura a bussare alle porte di Hasselblad, nome legato al mondo della fotografia iper-professionale, ma che vediamo sfoggiato anche nei droni DJI (che è azionista di maggioranza di Hasselblad dal 2017).

In questo scenario già molto ricco di collaborazioni, secondo CanonRumors potrebbe presto affacciarsi anche Canon. Lo storico produttore nipponico starebbe cercando un nome a cui legarsi nel settore smartphone e non deve essere una ricerca facile, tutto sommato.

SamsungApple e Google si sono sapute creare un’ottima reputazione nel campo foto/video senza l’ausilio di terzi, quindi è difficile che possano vedere in questa collaborazione una reale opportunità. Oppo, Xiaomi, Sony e Vivo sono attualmente impegnate e, considerando che Canon non andrebbe certo ad unirsi con un produttore di fascia bassa (Doogee, Cubot, Ulefone, Realme, Blackview, Poco, Alcatel e compagnia bella), la rosa si restringe in modo importante.

Tra i potenziali nomi da considerare c’è Honor che, staccatasi da Huawei, non ha limiti nell’operare globalmente utilizzando anche i servizi di Google. Era nato come sub-brand economico destinato ai giovani, ma oggi produce modelli top di gamma importanti, compreso un foldable, ed anche accessori come Honor Band e Earbuds che hanno ottenuto un ottimo riscontro di pubblico.

Motorola RAZR 2022

Un altro nome storico, che ha mantenuto una certa credibilità pur con un passato molto travagliato, è Motorola. L’azienda che ha consentito di effettuare la prima telefonata “senza fili” è stata smembrata nel 2011, vendendo la sola divisione mobile a Google nel 2012. Solo 2 anni più tardi, nel 2014, Google la vendette a Lenovo con una perdita di quasi 10 miliardi di dollari! Ora Lenovo utilizza il brand Motorola più che altro in occidente, proprio perché mantiene una forte riconoscibilità. Ad oggi punta per lo più alla gamma media, con uno zampino anche tra i pieghevoli grazie ai Rarz, ma è certamente tra i papabili per una collaborazione con Canon.

Volendo, potremmo considerare nella lista breve dei possibili partner anche Asus con i suoi Zenphone. Sono pochi modelli aggiornati con costanza e che dispongono di ottime specifiche tecniche a fronte di un prezzo non troppo elevato. Forse gli manca quel qualcosa in più per catturare un pubblico più ampio e la firma Canon potrebbe essere la soluzione.

Personalmente troverei interessante una collaborazione con un brand emergente ma di qualità, cosa che dimostrerebbe molta più lungimiranza e, probabilmente, accordi migliori per Canon. Penso nello specifico a Nothing, che ha creato uno smartphone molto interessante con il primo Phone (1) e annunciato l’arrivo di un top di gamma nel corso di questa estate. Nothing non è ancora nessuno nel vasto panorama degli smartphone, ma non bisogna sottostimare le sue potenzialità. Il CEO Carl Pei è stato infatti tra i co-fondatori di OnePlus, altra realtà partita dal niente che ha subito una continua e costante crescita negli anni, fino all’acquisizione di BBK Electronics. Il nome potrebbe non dirvi molto, ma l’azienda vende cellulari di Oppo, Vivo, Realme e ora anche di OnePlus, che sono di fatto diventati fratelli (scambiandosi anche hardware e software all’occorrenza). Nothing è estranea a tutto ciò e, per quanto ancora piccolissima, si è saputa ritagliare il suo momento di interesse in particolare grazie al design dei suoi prodotti. E indovinate dove lo smartphone Phone (1) pecca? Esatto, proprio il settore fotografico!

Un doveroso ringraziamento a Giovanni (Razziatore) per il suo supporto con le ricerche storiche.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.