Recensione del Ring Intercom: come rendere smart un citofono tradizionale

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Qualche settimana fa, proprio quando Amazon ha annunciato il suo nuovo prodotto Ring Intercom, ho deciso di acquistarlo. Il dispositivo in sé mi interessava, ho visto un prezzo lancio particolarmente scontato (49€) e mi sono buttato. Non sapevo esattamente come funzionasse, ma ho visto sommariamente che si collegava ad un citofono pre-esistente offrendo essenzialmente due possibilità: rispondere e aprire il cancello vocalmente.

Nella pagina del prodotto viene indicato che serve un citofono compatibile e c’è un’area cliccabile che dice: verifica la compatibilità. A quel punto si apre un breve questionario con delle semplici domande, alle quali ho risposto così:

  • Hai un citofono dentro casa?
  • Puoi aprire un ingresso con il tuo citofono?
  • Il citofono può aprire più di un ingresso? 
  • Usi lo stesso tasto per aprire tutte le porte disponibili?
  • Di che marca è il tuo sistema citofonico? Comelit
  • Qual è il numero di modello del citofono Comelit? 2708W/A

Alla fine mi ha dato compatibile, ma in realtà non sapevo davvero quale fosse il modello esatto del citofono perché oltre al logo non c’era altro frontalmente o all’interno (sulla scheda). Probabilmente il codice prodotto era impresso sul dorso, attaccato alla parete, ma non avevo tempo di controllare in quel momento. Mi sono deciso comunque a completare l’acquisto e solo più tardi ho scoperto che il mio modello era leggermente diverso e non risultava nell’elenco di quelli compatibili.

Il pacchetto che arriva è molto compatto e include il Ring Intercom, una batteria, tre cavi cablati (identificati dalle lettere A, B, C), un paio di tasselli generici e un cacciavite. Una cosa importante da sottolineare è che il dispositivo ha una batteria interna estraibile che si ricarica via microUSB! Assurdo che ancora oggi ci siano prodotti che non usano la USB-C.

Comunque, questo è l’unico modo per ricaricare il dispositivo dato che non possiede una sua porta di alimentazione. L’autonomia sembra molto lunga, perché in un paio di settimane ha perso pochi punti percentuale, ma ho poi comprato una seconda batteria per fare un cambio rapido appena si scaricherà. Non è tuttavia necessario, basterebbe infatti caricarla durante la notte per averla pronta la mattina successiva.

Scaricata l’app Ring, ho iniziato la procedura di configurazione, la quale inizia con l’abbinamento alla rete Wi-Fi auto-generata dal prodotto. A quel punto si danno i parametri della nostra rete Wi-Fi locale e l’Intercom sarà rilevato in pochi secondi.

Subito dopo appare una opzione per aprire automaticamente ai corrieri di Amazon (io, personalmente, ho scelto di no) e per condividere il dispositivo su altri account (altra cosa per me inutile).

Per i successivi passi ci verranno richieste nuovamente informazioni sul funzionamento del citofono e, in modo particolare, marca e modello. Non avendo in elenco quello come il mio, ho provato a chiedere informazioni al supporto tecnico. In questo passaggio viene richiesto di mandare una foto del prodotto via email tramite l’app, e così ho fatto. Mentre ero ancora intento a fare ulteriori prove, mi hanno già risposto confermandomi che anche a loro sembrava un 2412w e che non era compatibile.

Grazie al supporto del collega Massimiliano, abbiamo identificato tra gli altri modelli con schede interne simili al mio il 2708W/A ed ho tentato la configurazione con questo. L’app ha chiesto di usare il cavo cablato identificato dalla B e di inserire solo due estremità nella morsettiera interna del citofono, quelli in L e L. La procedura è piuttosto semplice e qui c’è bassa tensione, quindi non si rischia più di tanto a lavorarci direttamente, ma per prassi e sicurezza è sempre consigliato staccare la corrente di casa. Una volta inseriti i due cavetti nella morsettiera, si può richiudere il citofono e applicare il coperchio del Ring Intercom. Da notare che questo è quadrato e si attacca in tutti i versi, quindi possiamo installare l’apparato in modo da far uscire i cavi nella direzione più utile al nostro setup ed avere comunque la scritta Ring orientata correttamente.

Terminato il semplicissimo cablaggio parte il test, la luce lampeggia di verde e siamo invitati a scendere davanti alla pulsantiera per simulare una chiamata dall’esterno. La prova non ha dato subito errore ed è arrivata al passaggio successivo, quando si dovrebbe udire un messaggio di risposta pre-registrato uscire dal citofono. Purtroppo quest’ultima cosa non ha funzionato e ho interrotto la configurazione.

Vari errori se se sceglie un modello errato

Ho provato con tanti altri modelli simili e non sono mai riuscito a superare quest’ultimo scoglio. Ho deciso comunque di concludere il setup dicendo una bugia (scusa mamma), cioè comunicandogli di aver sentito il suono di risposta (era l’unico modo per portare a termine la procedura senza annullare tutto).

Alexa, apri il Citofono!

Tramite l’app Ring, nelle impostazioni dell’Intercom, ho attivato gli avvisi di chiamata e poi ho aggiunto la skill di Ring nell’app Alexa. Qui verrà riconosciuto il nuovo dispositivo e si potrà assegnare ad una stanza. Dalle impostazioni dell’Intercom su Alexa ho attivato:

  • Annunci da pressione di campanello: sì
  • Apri tramite app: sì
  • Apri tramite comando vocale: sì

Inizialmente avevo anche impostato un codice vocale per l’apertura, ma poi l’ho disattivato perché non mi sembrava una misura necessaria nel mio caso. Soprattutto perché abito in condominio e con l’apertura dei cancelli non si arriva comunque dentro casa.

Impostazioni dell’Intercom a sinistra nell’app Ring e a destra in Alexa con la Skill attiva

Il mio Ring Intercom l’ho chiamato semplicemente “Citofono” e, quando qualcuno suona, mi arriva subito la notifica sul cellulare, mentre l’avviso su Alexa richiede un paio di secondi. Se sono in casa, appena sento il suono del citofono dico semplicemente “Alexa, apri il Citofono” e mi comunica di averlo fatto prima ancora di sentire l’avviso tramite gli Echo.

Cliccando sulla notifca dell’app Ring si apre una pagina in cui potrei anche sentire chi parla e premere il pulsante del microfono per rispondere, ma avrete capito che con il mio citofono questa parte non funziona. Ho scelto comunque di tenerlo anche “a metà servizio” perché mi è molto utile già solo per aprire i cancelli.

Dalla notifica si può rispondere e si viene notificati di ogni apertura

Ogni giorno passano a trovarmi dai 3 ai 4 corrieri diversi e, per ognuno di questi, devo aprire prima il cancello grande, poi quello del portone e, infine, la porta. Una vera seccatura! Essendo una abitazione/studio privato non è che riceva altri ospiti in orario diurno e, nel caso dovesse succedere, lo so prima e vado ad aprire “alla vecchia maniera”. In tutti gli altri casi giornalieri, invece, grazie al Ring Intercom mi risparmio un sacco di noie per i corrieri. Spesso mi capitava che suonassero mentre ero in bagno o mi stavo vestendo, oppure mentre stavo ultimando qualche lavoro impegnativo al computer, e trovavo davvero noioso dover correre a rispondere prima possibile onde evitare che se ne andassero segnalando un tentativo di recapito non andato a buon fine. Adesso posso aprire da qualsiasi parte della casa i due cancelli solo con la voce e prendermi tutto il tempo per andare ad aprire in scioltezza solo quando arrivano a bussare dietro la porta di casa.

Spero in futuro di poter risolvere anche per la parte vocale, magari con una modifica al citofono oppure sostituendolo con un altro che è nativamente compatibile. Tuttavia, non è una cosa così semplice da fare visto che ogni citofono si adatta solo ad alcune pulsantiere e va configurato di conseguenza.

Diciamo che al prezzo pieno di 129,99€ non l’avrei tenuto, ma avendolo pagato 49€ non mi pesa assolutamente. Anzi, sono molto contento di poterlo usare anche così. Ovviamente l’offerta lancio è stata molto ghiotta, ma è facile che ritorni ciclicamente. Infatti se seguite il nostro canale Telegram @SaggeOfferte_Tech saprete che c’è in sconto un bundle con Echo Dot, Ring Intercom, Batteria supplementare e basetta di ricarica a 109,99€, invece di 234,98€, e un uccellino mi ha detto che se dopo si restituisce tutto, tenendo solo l’Intercom, il prezzo realmente pagato sarà sempre di 49€.

Nota importante per chi usa sistemi di domotica personalizzati è che Ring Intercom ha delle proprie API e il supporto per il message broker Mosquitto. Chi utilizza ad esempio Home Assistant può installare Ring-MQTT per gestire il dispositivo senza passare dagli Echo e Alexa.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.