Recensione Sony ZV-1 M2: migliorata la compatta prosumer destinata ai vlogger

La Sony ZV-1 è stata la prima fotocamera dell’azienda pensata appositamente per i vlogger. Ha raccolto l’eredità della fortunata serie RX100 – che ha avuto ben 7 aggiornamenti progressivi a partire dall’ormai lontano 2012 – ed ha inaugurato una nuova linea con peculiarità tecniche specifiche per il video. Era partita come una singola compatta con obiettivo integrato per poi entrare nel mondo delle mirrorless ad ottiche intercambiabili con la ZV-E10 e, infinte, fare il salto di qualità sul full-frame con la recente uscita della ZV-E1. Oggi, a distanza di 3 anni da quel primo modello, viene presentato un aggiornamento che risponde al nome di Sony ZV-1 Mark II.

Lo so, i nomi sono sempre un po’ ostici in casa Sony, ma vedremo che, pur con le nuove interessanti caratteristiche, la fotocamera rimane sufficientemente vicina alla precedente che è giusto considerarla nei termini di un aggiornamento progressivo. Così com’è stato fatto. D’altronde, ancora oggi la ZV-1 è la più venduta nella sua categoria e non ha delle vere e proprie rivali se si considerano le sue caratteristiche a tutto tondo.

I tre anni trascorsi dalla prima ZV-1 e i tantissimi acquirenti in tutto il mondo hanno tuttavia evidenziato numerosi elementi migliorabili su cui Sony ha lavorato. Curiosamente tra questi non c’è il sensore, essendo lo stesso da 1″ con 20.1MP che è in circolazione dai tempi della RX100, ma che continua a cavarsela dignitosamente considerando le sue dimensioni.

Un ambito su cui serviva un intervento è quello dell’obiettivo, più che altro perché la ZV-1 partiva da un grandangolo di 24mm equivalenti che risultava troppo stretto per auto inquadrarsi comodamente. Ecco perché nella ZV-1 Mark II troviamo il nuovo 18-50mm F1.8-4 che fa guadagnare molto più angolo di campo alla minima focale. Il contro altare è che si perde in tele rispetto al precedente 24-70mm F1.8-2.8, che era anche più luminoso alla massima focale.

La funzione Clear Image Zoom consente però di arrivare a 100mm con una perdita di qualità molto contenuta, mantenendo l’apertura di F4.0 e compensando in buona parte il problema. Resta di fatto che, come fotocamera per vlogger, i 18mm siano un vantaggio molto più importante rispetto lo svantaggio del limitato tele, dunque la scelta risulta più che sensata.

Rimane attiva la collaborazione con Zeiss per questo obiettivo siglato Vario Sonnar T*, ma curiosamente i dati del produttore rimangono impressi solo sulla parte frontale della lente e sparisce il grande logo Zeiss che si trovava sul frontale del modello precedente. Negli ultimi anni è risultato un po’ difficile capire il rapporto tra queste due realtà, ma è certo che Sony abbia ottenuto una sempre crescente importanza e riconoscibilità nel settore, al punto da sostituire molte lenti per le Alpha prima prodotte da Zeiss con altre realizzate in casa.

Non l’ho detto fin qui, ma avrete capito che il corpo della fotocamera è rimasto praticamente identico. Se si esclude l’assenza del loghetto blu di Zeiss, rimane davvero poco a farci capire che questo è il nuovo modello. C’è giusto una piccola scritta “ZV-1M2” sotto il display e il pulsante superiore che alterna le modalità di cattura non ha più la scritta MODE ma tre icone per Foto, Video e Slow&Quick.

Un dettaglio da non trascurare è lo spostamento del foro per il treppiede, che nel primo modello si trovava vicino allo sportellino batterie rendendolo inaccessibile quando in uso, mentre ora è sul lato opposto. Rimane sempre fuori asse rispetto al centro dell’obiettivo, ma almeno non dà fastidio.

Le connessioni sono dietro tre sportellini separati e includono l’ingresso per il microfono, la porta USB-C e una micro HDMI. La USB-C supporta la ricarica e, se collegata al computer, trasforma la camera in una webcam grazie ai protocolli UVC/UAC.

In alto si trova la griglia che contiene tre microfoni che ora funzionano in modo più intelligente. Nella modalità “auto” la ZV-1 M2 sceglie da sola quali attivare in base alle condizioni ambientali e da dove proviene la voce più vicina, alternativamente è possibile scegliere di catturare prevalentemente l’audio frontale (utile se ci auto inquadriamo), quello posteriore (per commentare quello che riprendiamo) o tutto l’ambiente. Personalmente ho visto che l’auto va già sufficientemente bene rispetto alla resa della maggior parte degli smartphone.

La slitta di fianco può essere utilizzata come semplice supporto per attaccare il filtro antivento, ma supporta anche la tecnologia multi-interface di Sony. Possiamo dunque collegare alcuni dei microfoni della casa che non richiedono il collegamento del cavo da 3,5mm, rendendo tutto molto più comodo. Ma dal momento che la batteria non è molto grande, l’alimentazione è sufficiente solo per quelli più semplici, come l’ECM-G1 (io ho provato anche il vecchio ECM-GZ1m e funziona). Per fare un esempio, il set wireless di Sony non va in digitale, ma l’ho utilizzato col cavo senza alcun problema.

Uno degli aspetti che migliora in modo evidente è il controllo. Non tanto per i pulsanti, che sono praticamente identici, ma per la possibilità di modificare i parametri di cattura con le dita grazie ad un’interfaccia ad icone ed il touch screen. Inoltre, arriva su questo modello il nuovo menu di Sony, decisamente più ricco ed intuitivo nella suddivisione, e anch’esso utilizzabile con le dita. Nota di merito per il nuovo Screen Reader che offre la possibilità di leggere le impostazioni di sistema per aiutare gli utenti con difficoltà visive.

Sul fronte della messa a fuoco si mantiene la possibilità di dare priorità ad un oggetto mostrato (Presentazione Prodotto), mentre per la ricerca continua si aggiunge al Real-time Tracking delle persone/volto/occhi anche quello per gli animali. Il tutto offre prestazioni e stabilità davvero elevate per la categoria, rendendo la registrazione di video e foto intuitiva e semplice. Inoltre, attivando modalità esposizione visi multipli, la fotocamera è in grado di rilevare quando entrano altri soggetti nella scena e se questi sono su un piano più vicino o più distante, modifica in automatico l’apertura dell’obiettivo per avere tutti a fuoco, aumentando l’ISO o riducendo i tempi se necessario, per mantenere l’esposizione corretta.

Per quanto riguarda il video, le specifiche di base sono le stesse della prima ZV-1, con file 8bit 4:2:0 Long GOP e possibilità di usare Picture Profile tra cui S-Log2 ed S-Log3. Ovviamente profili così flat possono essere problematici da post-produrre vista la compressione utilizzata, ma c’è sempre la possibilità di sfruttare l’HLG che offre gamma dinamica ampia a fronte di file semplici da catturare e facili da post-produrre (spesso basta un po’ di contrasto aggiunto).

Conclusioni

La nuova Sony ZV-1 M2 rappresenta un upgrade per certi versi minimo, ma al tempo stesso importante, della prima generazione. Guardandola più criticamente si può notare il fatto che abbia lo stesso sensore, che continui a mantenere la limitazione dei 25/30fps in 4K e che non migliori il formato dei file video, ma l’azienda si è chiaramente concentrata su altri aspetti. L’idea di base, confermata anche da molti contenuti che si possono trovare online, è che la ZV-1 continui ad essere il riferimento per questa categoria di foto/videocamere compatte, e che non servisse un cambiamento radicale del prodotto. Gli aspetti critici erano effettivamente nell’ampiezza del grandangolo, nella limitazione d’uso della USB-C, nell’errato posizionamento del foro del treppiedi e in una interfaccia un po’ datata e non usabile con le dita. Tutte queste cose sono state perfezionate nel modo giusto, rendendo la ZV-1 M2 ancora più appetibile. Per alcuni utenti può tranquillamente essere l’unica foto/videocamera da utilizzare nel mandare avanti la propria attività online, ma anche per i professionisti è una validissima alleata come camera secondaria tascabile e da viaggio.

PRO
PRO Comoda da trasportare
PRO Nuovo obiettivo con partenza da 18mm
PRO Schermo completamente orientabile
PRO Nuova interfaccia touchscreen
PRO Nuovi menu di Sony
PRO Slitta multi-interface (non per i microfoni pro)
PRO Audio integrato a 3 capsule “intelligenti”
PRO USB-C ora supporta ricarica e streaming al computer
PRO Il foro per il treppiedi ora non blocca il vano SD+Batteria
PRO Ottimo AF per persone con l’aggiunta di animali
PRO Funzione AF presentazione prodotto molto efficace
PRO Filtro ND integrato
PRO Capacità di adattare l’esposizione in base ai visi nella scena

CONTRO
CONTRO Manca ancora il 4K 50/60fps
CONTRO Il video è sempre 8-bit 4:2:0 LongGOP
CONTRO Il sensore non viene migliorato da tempo
CONTRO L’autonomia è limitata
CONTRO Stabilizzazione digitale inefficace

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.