Recensione Transcend JetDrive Lite 330: espansione di memoria invisibile per MacBook Pro 14″ e 16″

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Nel corso degli ultimi anni l’espansione della memoria dei Mac è diventata una questione sempre più complicata. Nel 2006 avevamo ancora i dischi da 2,5″ e la RAM SODIMM, il passaggio ai MacBook Unibody  ha sancito un primo taglio, con RAM tendenzialmente saldata e memoria su SSD con attacchi proprietari, e con Apple Silicon abbiamo detto addio ad ogni speranza di upgrade. Un triste declino per la configurabilità e longevità dei nostri computer che solo in parte è stato bilanciato dell’ottimo aumento di prestazioni. Comunque, anche al tempo in cui si poteva modificare l’archiviazione, esistevano delle piccole memorie da inserire nello slot SD tagliate in modo da non spuntare fuori dal case. Così da poterle mantenere sempre collegate. Queste hanno smesso di essere usabili quando il lettore di memorie è stato eliminato dai MacBook, ma fortunatamente è ritornato con le versioni dei MacBook Pro 14″ e 16″. Ho deciso così di provare un prodotto che è stato rinnovato sia nel formato che nella capacità massima per i Mac più recenti, ovvero la Transcend JetDrive Lite 330 da 1TB.

Prima di ogni cosa bisogna capire che con queste dimensioni parliamo essenzialmente di memorie al pari delle microSD, per cui scordatevi prestazioni da capogiro. Gli SSD richiedono NAND più performanti e più voluminose, ma soprattutto un controller con una connessione più performante. Qui parliamo invece di un lettore di memorie SD standard, quindi limitato nella sua velocità massima di lettura e scrittura.

La struttura è molto semplice dato che è, di fatto, una SD tagliata per essere corta il giusto da non sporgere dal case del MacBook. Alla base di questa si trova una porzione più ampia a cui appigliarsi con le unghie per estrarla. Se non avete le unghie è più difficile, alla peggio consiglio di chiedere un plettro ad un amico chitarrista. O acquistatene uno anche se non avete una chitarra, non sapete quante volte mi tornano utili. In tal caso, sceglietene uno abbastanza sottile ma non morbidissimo.

Per quanto la memoria sia molto piccola e leggera, è importante sottolineare che sia stata testata per il funzionamento con temperature estreme (da -25°C a ben 85°C) e la tecnologia COB (chip-on-board) unita ad un case flessibile e robusto, le consente di resistere anche a cadute, polvere e schizzi d’acqua.

La Transcend JetDrive è disponibile con tagli da 128GB fino a 1TB, rispondendo ad esigenze anche piuttosto diverse. Tuttavia, la natura stessa della connessione e le velocità massime ottenibili, ne limitano l’uso per attività professionali esigenti, come per la produzione audio/video/foto. Nel senso: si può anche fare, ma non è il posto migliore dove ospitare le nostre pesanti librerie se ci serve un accesso particolarmente rapido.

La memoria è formattata di base in ExFAT per essere compatibile un po’ su tutte le piattaforme, volendo potete anche inizializzarla con HFS+ visto che sarà difficile usarla altrove. Le prestazioni di lettura/scrittura che ho registrato sono grossomodo quelle di una microSD Classe 10 U3 V30 standard, più precisamente con un picco di 90MB/s in lettura e una media di 70MB/s in scrittura.

Ovviamente non va bene nel random, che è una prerogativa dei dischi con controller integrato e NAND più evolute, infatti non credo che otterrebbe il bollino A1 per l’utilizzo come scheda di espansione per smartphone o altro. Purtroppo non sono esposti loghi, quindi ho dovuto dedurre il più possibile dai test realizzati.

Conclusioni

Considerando le dimensioni e lo standard in gioco, l’unico modo per ottenere prestazioni migliori sarebbe stato quello di utilizzare la tecnologia UHS-II, che però è molto poco diffusa nel regno delle microSD ancora oggi. Tra le poche in circolazione potete trovare la microSD V60 ProGrade, ma pensate che già il taglio da 256GB costa circa 130€.

In proporzione la Transcend JetDrive Lite 330 è decisamente più economica visto che da 256GB costa meno della metà e quella da 1TB che ho scelto io si trova attualmente a 117€ su Amazon. Nello spazio in più si potranno mettere dati di backup, delle cache, archivi, documenti. C’è anche chi vi sposta la libreria Foto di iCloud affinché non occupi lo spazio interno del computer. Gli usi possono ovviamente variare in base alle esigenze, ma lei rimane una soluzione semplice per espandere la memoria di archiviazione dei nostri Mac. Rimane un po’ scomoda solo nel caso in cui si usi molto il lettore SD interno, perché si deve stare continuamente a toglierla e rimetterla e la cosa potrebbe anche causare malfunzionamenti di qualche app se i dati correlati si trovano nella JetDrive.

PRO
PRO La struttura è leggera ma robusta
PRO Dimensioni adatte per “sparire” nel computer
PRO Comoda da avere sempre dietro
PRO Prezzo adeguato ad una microSD da 1TB

CONTRO
CONTRO Le prestazioni non consentono alcuni lavori professionali

DA CONSIDERARE
DA CONSIDERARE Sarebbe stato gradito un mini case dove riporla quando non in uso

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.