Questa non è una analisi tecnica dell’Apple Vision Pro. Non può esserlo visto che si tratta di un prodotto nuovo, non ancora commercializzato, e che finora solo pochi fortunati hanno avuto modo di usarlo dal vivo per qualche minuto. Tuttavia, bastano pochi minuti di presentazione per capire che siamo di fronte ad un prodotto fortemente innovativo. Serve davvero tanta superficialità per annoverarlo nella stessa categoria degli altri visori che esistono da anni, la stessa che ha colpito senza pietà chi non capì al tempo la rivoluzione chiamata iPhone. Intendiamoci, non è un prodotto che può sostituire lo smartphone. Forse è più vicino al regno del computer o ancora di più al tablet, che offre un misto di produttività comoda, ma non troppo evoluta, ed esperienza multimediale. Eppure è cosa nuova e profondamente diversa, per cui ogni previsione sulla sua presa nel mercato e nelle nostre vite è assolutamente prematura.
Ci sono diversi aspetti su cui si può speculare oggi e parlandone anche con voi su Instagram sono spuntate tante osservazioni interessanti. Da chi non ha alcun interesse nel prodotto a chi lo trova rivoluzionario, passando per chi aspetta una versione “lite” più economica o addirittura teme per l’isolamento sociale che ne può derivare. Ho provato a ragionarci un po’ a microfono aperto già nell’ultima puntata del SaggioPodcast, oggi vado più nel dettaglio con una serie di considerazioni del tutto personali con l’ultimo video sul canale.
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