Qualche problema di gioventù sui nuovi iMac 27 [AGGIORNATO]

Pare proprio che la regola di non comprare nessun dispositivo elettronico nei primi giorni dall’uscita sul mercato, al fine di evitare problemi di gioventù, valga anche per Apple. Forse anche perché ormai ogni prodotto della mela riporta la dicitura: “Designed by Apple in California – Assembled in China” ed evidentemente questo ha qualche risvolto negativo.

In primis sono stati lamentati problemi al superdrive
Ma è noto che le unità ottiche usate da Apple (che non subiscono aggiornamenti da qualche tempo) hanno veramente poco di super. Io stesso ho avuto un iMac bianco con un superdrive rumoroso ed un MacBook Pro che masterizzava solo CD di alcune marche. In definitiva pare che il problema sia lo stesso di sempre, fatta esclusione per quei pochissimi utenti che non riescono neanche ad inserire un CD, che viene subito espulso. Fortunatamente a quelli a cui è capitato su nuovi acquisti (anche sull’iMac 27″) è stato sostituito rapidamente il computer, mentre per quelli a cui il problema si è presentato dopo un po’ di tempo c’è la garanzia del produttore per il primo anno e quella del rivenditore per il secondo. Ma per tutti gli altri? L’unica speranza è che la Apple riceva una grande quantità di feedback negativi sul superdrive, così da creare un programma di sostituzione, anche fuori garanzia. Pertanto invito tutti quelli che abbiamo avuto problemi su vecchi e nuovi computer ad inoltrare una lamentela nell’apposita area feedback del sito Apple.
Cito anche un gruppo su Facebook creato appositamente per chi ha problemi con i superdrive dei Mac, che conta al momento (solo) 19 membri.

Poi ci sono stati problemi durante la visione di video flash (come quelli di YouTube)
Problema ridotto ad una piccolissima quantità di utenti, ma comunque presente. In particolare se ne è parlato su due singole discussioni aperte sul forum di supporto Apple ed è stato poi riportato (con tanto di video annesso che lo documenta) sul sito engadget.

Infine Macity ci segnala problemi di rallentamento
In un articolo di oggi, 2 novembre, si fa presente che, seppur il nuovo iMac 27″ appare più veloce e reattivo del precedente 24″ top di gamma (come evidenziato anche dai benchmark), dopo qualche tempo dall’avvio si riscontrano improvvisi rallentamenti. Il problema, continua l’articolo, si risolve con un riavvio (cosa che mi riporta ai tempi in cui usavo PC Windows) e pare anche disattivando l’AirPort. Da qui la deduzione della redazione di Macity, che il problema possa derivare da software o hardware relativo al Wireless. Vi invito a leggere tutto il documento, anche se rimangono fortunatamente problemi al momento piuttosto isolati.

Insomma conviene acquistare subito? Io l’ho fatto sinceramente e non me ne pento (anche se ancora attendo la consegna). Molti dei problemi segnalati sono reali, ma toccano una percentuale esigua. Ciò non toglie che paghiamo i prodotti Apple per essere di qualità superiore a quelli dei comuni PC compatibili, pertanto ci si aspetta e si pretende questa maggiore qualità.

Imac e problemi di gioventùQualche fan sfegatato si lamenta del fatto che il software e l’hardware di Cupertino sia eccessivamente attaccato dai media e dai concorrenti, al punto da evidenziare oltremisura ogni falla di OsX ed ogni problematica ai computer. Questo è chiaramente vero, basta vedere il bug relativo alla gestione dell’account guest su snow leopard, che ha fatto gridare quasi allo scandalo mezzo mondo (l’ho sentito anche ad un TG), mentre delle centinaia di falle tappate continuamente da Microsoft su Windows se ne parla solo in rarissimi casi. Però dobbiamo continuare ad essere oggettivamente critici su Apple ed a mantenere alta l’attenzione sui suoi prodotti ed eventuali malfunzionamenti.

[AGGIORNAMENTO]
La nuova build di Snow Leopard 10.6.2 ha risolto il problema del rallentamento.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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