Due giorni fa vi ho presentato 10 software per la grafica, il disegno ed il desktop publishing. In quell’occasione ho però sottolineato che tra le applicazioni open-source non ve n’è nessuna in grado di competere ad armi pari con il sempreverde Adobe Photoshop. Tuttavia sono fermamente convinto che tante delle persone che lo usano, in realtà non ne hanno veramente bisogno.

Circa un mese fa un cliente/amico mi ha chiesto un suggerimento per acquistare un image editor piuttosto economico e assolutamente semplice da usare. Gli ho realizzato un sito web e voleva essere autonomo nella creazione di immagini per aggiornarlo. Il primo che mi è venuto in mento è stato Adobe Photoshop Elements, la versione light di Photoshop. Ho scaricato la trial, ma devo dire che non l’ho apprezzato molto come software. L’interfaccia è molto bella e moderna, tuttavia è graniticamente pesante e la gestione degli effetti sui livelli è paradossalmente più complessa che nel programma originale, perché ci si perde tra i preset (per lo più difficili da editare). Insomma, non mi sentirei di sconsigliarlo in senso assoluto, però non era quello che desiderava il mio amico e che serve a molti di voi. Inoltre il costo di $99 (circa 72€) superava, anche se di poco, il tetto di 40/50€ che mi era stato imposto.

Scartato quello ero piuttosto perso, così ho scandagliato il web con google alla ricerca di alternative. Ne ho provati a decine, ma tra tutti solo due mi hanno colpito positivamente e potevano soddisfare la richiesta. Due software molto diversi come impostazione e che ho utilizzato alternativamente in questo mese al fine di coglierne potenzialità e limiti. Così ora vi proporrò le relative recensioni, iniziamo dal primo.

Acorn, the image editor for humans
L’ironico slogan del software è assolutamente azzeccato. Appena lo lanciamo (e si avvia in un istante, merito anche dei 64 bit) Acorn ci mostra tutto se stesso in pochissimo spazio. E iniziando ad usarlo ci si trova facilmente a proprio agio.

Acorn interfaccia semplice e pulita per il photoshop per gli umani

Tutto è semplice e comprensibile. Piacevole sorpresa la possibilità di creare gruppi di livelli, cosa molto utile quando si realizzano documenti relativamente complessi. Di contro mancano le maschere di livello, di cui un utente avanzato difficilmente può fare a meno. Poco male però per il target di riferimento.

Gli strumenti sembrano pochissimi, ma in realtà più di uno si può aprire (quelli con l’angolo in basso a destra nero) lasciando accesso a numerose varianti. Per cui alla fine non vi sono grosse mancanze. Anche se sono assenti strumenti avanzati come il cerotto o la toppa, non mancano la clonazione, lo sfumino, ecc.. Insomma, Acorn non è un software nativamente portato al fotoritocco, eppure usandolo si scoprono ogni volta funzioni interessanti. Come il pennello che supporta la pressione dinamica delle tavolette grafiche o la maschera di importazione per i file RAW. Con il MacBook Pro poi, ho notato con piacere che supporta le gesture di Zoom e Rotazione.

Durante l’uso quotidiano per il Blog ho trovato solo due difficoltà. La prima è l’assenza delle linee guida (anche se ha una griglia personalizzabile piuttosto efficace), la seconda è l’impossibilità di effettuare trasformazioni sul testo prima della rasterizzazione: anche per una semplice rotazione, il testo va convertito in bitmap. Un po’ noioso.

Non esistono chiaramente gli effetti di livello dinamici (come l’ombra esterna) ma gli stessi sono ottenibili ugualmente tramite i filtri. Anche se questi non sono reversibili.

Comunque la migliore qualità di Acorn l’ho scoperta solo per caso girovagando tra le preferenze. Si tratta di uno screenshoot multilivello che si attiva con command-shift-6 (personalizzabile). In pratica dopo aver scattato l’istantanea ci troviamo un documento con tanti livelli, uno per ogni elemento dello schermo. Pertanto sarà possibile modificare la disposizione degli elementi anche dopo la cattura. Eccezionale.

Altra cosa che per alcuni può risultare determinante è il supporto per la programmazione AppleScript e JSTalk. Sul sito vi è una pagina con alcuni esempi che ne fanno capire le potenzialità. In pratica Acorn può essere controllato interamente da script.

voto 3,5Conclusione
A chi serve Acorn? Meglio dire a chi non serve: ovvero ai fotografi. Pur avendo funzioni interessanti come l’importazione RAW, non è decisamente un software adatto al fotoritocco ed alla correzione colore. Qualche buon risultato si può anche ottenere, ma a patto che si tratti di casi sparuti. Ma per tutti gli altri sarà una preziosa freccia al proprio arco. E in particolare per quest’ultima funzione di istantanea evoluta, lo consiglio a tutti coloro che, come me, fanno tutorial e presentazioni. In definitiva Acorn è un software semplice e pratico, ma adatto più ai tecnici che ai creativi.
L’ho consigliato al mio amico e si è trovato benissimo.

Costi
Si può scaricare la versione completa di Acorn ed usarla gratuitamente per 15 giorni, successivamente la si può continuare ad adoperare con funzionalità ridotte, oppure acquistare la licenza per $49.95. Non è proprio regalato, ma ha le carte in regola e fornisce alcune funzionalità avanzate degne di nota.

PRO
Pro Interfaccia compatta e pulita
Pro Semplicissimo da usare (anche se parla inglese)
Pro Supporto multitouch per Zoom e Rotazione
Pro Possibilità di creare gruppi di livelli
Pro Fantastiche istantanee multilivello
Pro Importazione file RAW
Pro Supporto AppleScript
Pro Veloce (supporta i 64 bit)

CONTRO
Pro Mancano le linee guida
Pro Trasformazioni inesistenti per i livelli di testo
Pro Sfumature non personalizzabili
Pro Manca la modalità maschera veloce

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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