Quale MacBook Pro scegliere? Analisi e confronto dettagliato di tutti i modelli

In questi giorni sto ricevendo parecchie email di lettori che mi chiedono quale dei nuovi MacBook Pro conviene scegliere in base al tipo di lavoro che si intende svolgere. Chiaramente non è possibile dare una risposta univoca e certa ad una domanda simile, tuttavia è possibile proporre un quadro generale all’interno del quale trovare le informazioni utili per farsi la propria opinione.

confronto tra i modelli di MacBook Pro 13 15 17

MacBook Pro 13″
Come abbiamo visto nel modello da 13″ non sono stati introdotti i nuovi processori Core ix e sicuramente non sarà un upgrade da aspettarsi nel breve termine. Tuttavia rispetto al modello precedente vi sono comunque notevoli miglioramenti. Gli Hard Disk sono ora più capienti in entrambi i modelli (base e top) e nell’entry level la dotazione standard di RAM è stata portata da 2GB a 4GB. Abbiamo parlato anche del nuovo comparto grafico, il quale si basa su una GPU appositamente realizzata da NVIDA (GeForce 320M) che, a detta di Apple, comporta un miglioramento delle prestazioni grafiche dell’80% rispetto alla precedente 9400M. Infine anche le CPU, pur restando sempre nella famiglia Core2Duo, hanno subito uno speedbump. Il modello base passa da 2,26Ghz a 2,4Ghz e quello superiore da 2,53Ghz a 2,66Ghz. Una prima riflessione da fare è che al momento l’entry level risulta essere più conveniente rispetto a quello di fascia alta. Infatti è quello che ha subito maggiori interventi migliorativi (RAM/HDD/CPU/GPU) a dispetto di un prezzo di vendita rimasto inalterato. Il modello top di gamma invece non solo ha un aumento di 47€ rispetto al passato, ma essendo già dotato di 4GB di RAM, ha subito l’upgrade in forma minore. Infine ora come ora sul modello base non aleggia più l’ombra del MacBook bianco, il quale fino a poco tempo fa aveva una dotazione hardware pressocché identica di RAM/CPU/GPU, con anche un Hard Disk più capiente (250GB contro il 160GB del vecchio Pro), ma ad un prezzo di circa 200€ inferiore.

La portabilità è indubbiamente il punto di forza del modello da 13″ e con la configurazione attuale ed il giusto distacco dal MacBook bianco, riprenderà a vendere in modo consistente, ritornando ad essere uno dei prodotti di maggior successo di Apple nel settore portatile. I suoi punti di debolezza, che lo rendono inadatto ad una clientela più esigente di prestazioni e flessibilità, rimangono lo schermo ridotto e la grafica integrata. Sarebbe potuto essere un prodotto perfetto (che avrei acquistato anche io al posto del 15″) se avesse avuto nel modello top:

  • possibilità di scelta in BTO di un display Hi-Res, con incremento da 1280×800 a 1440×900
  • stessa soluzione grafica (integrata/discreta) dei modelli da 15″ e 17″ (anche in opzione)

Per quanto riguarda i Core i3 o i5, questi potrebbero essere in futuro introdotti, ma anche con questo incremento attuale le prestazioni ne dovrebbero guadagnare. Allo stato attuale continuo a ritenere come migliore acquisto tra i 13″ il modello base. Questo perché ad ogni modo, anche nella versione top, il 13″ rimane inadatto ad un uso pro nel settore audio/video. Per software come Final Cut, Logic o anche Photoshop, Illustrator e simili, la risoluzione del display è inadatta (se non per un uso occasionale) e il supporto di un monitor esterno, seppur possibile, non è esattamente la migliore soluzione con l’attuale GPU.

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MacBook Pro 15″
Il 15″ è e rimane il più flessibile del gruppo. D’altronde è quello su cui la stessa Apple punta in modo deciso, proponendolo già in 3 configurazioni: base, intermedio e top di gamma. Il passaggio alle CPU Core i5/i7 porta ad un notevole vantaggio prestazionale, stimato in media in un 45% rispetto al modello precedente nella stessa posizione. L’altro sostanziale upgrade rispetto al passato risulta essere la nuova soluzione grafica. Non deve sfuggire il fatto che ora anche il modello base ha la doppia GPU (integrata/discreta) ed il nuovo sistema (made in Apple, ma simile ad Optimus di NVIDA) che permette il passaggio automatico e trasparente tra le due soluzioni, quando vengono attivate funzioni evolute OpenGL o Quartz. Questo giustifica secondo me l’incremento sul prezzo di 147€ rispetto al modello base precedente. Infatti allo stato attuale questo si differenzia molto poco dall’intermedio. Uniche differenze: leggero speedbumb della CPU (da 2,4hz a 2,53Ghz) e HDD più capiente (da 320GB a 500GB). Per questo motivo l’incremento di prezzo del modello intermedio (che rimane di +147€ rispetto a quello precedente) è secondo me poco giustificato. Almeno in passato questo si differenziava nettamente rispetto al base che possedeva solo grafica integrata, ma ora come ora dovrebbero essere più vicini in termini di prezzo e quindi questo avrebbe dovuto subire un incremento minore.

Per meglio comprendere quanto detto, vi riporto lo scheda dei prezzi passati e presenti:

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Considerando che il compenso per copia privata ora si paga successivamente all’atto dell’ordine, la differenza reale all’acquisto sarà di 3€ in più.

Come si può vedere il medio ha la stessa maggiorazione di prezzo di quello base e pertanto mantiene le distanze da quest’ultimo in modo identico. Tuttavia, come appena spiegato, il base ora ha la stessa soluzione grafica “complessa” e si differenzia solo in minima parte, tanto da non giustificare l’attuale distacco di 200€.

Discorso a parte va fatto per il top di gamma. Qui notiamo il passaggio al Core i7, che porta ad un ulteriore incremento di prestazioni, anche a parità di Clock, rispetto alle CPU i5. Rimane invariato tutto il resto rispetto al modello intermedio, tranne per una doppia quantità di RAM sul comparto video. Qui Apple ha però incrementato il prezzo in misura minore rispetto al passato, non di 147€ come per altri modelli, ma “solo” di 47€. In questo modo ha ottenuto sul 15″ una scala di prezzi costante, con un incremento di 200€ ad ogni scalino.

A mio personale giudizio, oltre al più che naturale e scontato incremento delle prestazioni, il vero plus del nuovo modello da 15″ è l’opzione BTO per il display Hi-Res (maggiori dettagli). L’incremento dell’area visibile del 36%, porta l’usabilità del 15″ su un livello totalmente nuovo, quasi pari a quella del 17″. Per chi si preoccupa che questo incremento porti una scarsa visibilità, vediamo il raffronto di pixel per pollice sulla superficie di questo e di altri display:

Per dirla in parole povere, lo stesso testo si vedrà più grande sul display del 15″ Hi-Res che su quello del 17″ che esiste da tempo. Pertanto se ci fossero problemi in merito alla visibilità, questi sarebbero peggiori nel modello da 17″, che invece è prodotto da tempo in questo modo con grande soddisfazione degli acquirenti. Pertanto in termini oggettivi risulta che l’Hi-Res comporta un notevole incremento dell’area visibile a fronte di un “rimpicciolimento” degli elementi più che sopportabile. Giudizi soggettivi a parte ovviamente, c’è anche chi ritiene che l’iMac 27″ abbia testi troppo piccoli, quindi la soggettività non la mettiamo proprio in conto.

Quale modello scegliere? Con un occhio al rapporto prezzo/prestazioni ed il cervello sintonizzato in modo obiettivo, ritengo che le migliori scelte siano o il base o il top di gamma, quest’ultimo magari con display Hi-Res. Personalmente credo che il modello intermedio sia un acquisto infelice: non è ne carne, ne pesce ed ha un costo troppo superiore al modello base rispetto alle reali migliorie per essere considerato appetibile.

MacBook Pro 17″
Il modello con display da 17″ l’ho sempre visto come un desktop replacement. Chi lavora con il solo apporto del notebook nel settore della produzione audio/video o del 3D, non aveva finora altre possibilità. C’è anche chi ha preso il 17″ e lo usa solo a casa, preferendo un portatile ad un fisso per i vantaggi di mobilità, anche all’interno delle mura domestiche. Oppure chi voleva una soluzione unica (casa/ufficio) senza dover ricorrere all’acquisto di un computer supplementare. Insomma le motivazioni che possono spingere all’acquisto dell’enorme 17″ non sono poche, anche se questo rimane comunque un prodotto di nicchia. C’è da notare però, che allo stato attuale il 15″ dotato delle medesime caratteristiche hardware del 17″ e con il display Hi-Res (per avvicinarsi notevolmente in quanto a risoluzione video) costa 190€ in meno:

  • 2.429 € : 17″ + Intel Core i7 in BTO
  • 2.239 € : 15″ top + display Hi-Res in BTO

Da considerare anche come possibile fattore discriminante, il fatto che il 17″ è l’unico a non avere il lettore SD, ma a conservare lo slot ExpressCard/34. Per chi avesse fatto investimenti in periferiche con tale tecnologia, può rappresentare un elemento decisivo nella scelta,

La conclusione è che il modello da 15″ non solo rappresenta il punto di incontro tra portabilità e potenza, ma ora come ora si avvicina ancora di più al 17″ anche per usi più “spinti”, dove il nuovo display Hi-Res renderà tale modello appetibile anche ai professionisti dell’audio/video/3D.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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