iPad, dopo due settimane di utilizzo: come si è comportato e consigli per la scelta

La domanda alla quale mi sono trovato più spesso a rispondere in questi giorni in cui amici, colleghi, clienti e parenti mi hanno visto in giro con il mio iPad è “ma a cosa serve?”. Il quesito può sembrare sciocco, ma non è affatto così. Classificare l’iPad non è per nulla semplice. Questo per via della sua stessa natura che lo pone a “metà fra tutto”. Inizialmente asserivo, anche nella mia prima recensione, che fondamentalmente non serve a nulla ed è più che altro un “di più”. Tuttavia dopo due settimane di uso intensivo e continuativo la mia percezione del dispositivo è decisamente mutata.

Non dobbiamo però prenderci in giro, per quanto sia un oggetto che fino a poco tempo fa sarebbe sembrato frutto di un film di fantascienza, ha anch’esso i suoi limiti. Perciò vediamo nella pratica quali sono stati i suoi punti di forza e le debolezze.

recensione ipad in italia

Appuntamento
Recarsi da un cliente con il solo iPad sottobraccio è di una comodità assolutamente non trascurabile. Di solito mi muovo con la mia fidata NAVA rossa, che tra portatile, cartella e accessori, non è certamente un peso piuma. Così dal parcheggio fino al luogo dell’appuntamento, si riscopre il piacere della leggerezza e della libertà che conferisce il piccolo tablet. Giunti a destinazione, superato lo stupore e l’ammirazione di tutti, nessuno escluso, in sala riunioni l’iPad si rivela un ottimo compagno. La prima osservazione da fare è che un supporto verticale è d’obbligo per evitare di fare acrobazie durante la digitazione/visualizzazione. Il secondo è che i software di base non sono secondo me sufficienti. Avevo ad esempio realizzato un progetto (convertito in PDF) è l’ottimo GoodReader mi ha permesso di memorizzarlo in locale per poi visualizzarlo all’occorrenza, senza la necessità di una connessione internet. Anche l’applicazione note si è rivelata comoda, ma non completissima. I suoi principali difetti sono a mio avviso la mancanza di formattazione, che permette di organizzare meglio gli appunti, e l’impossibilità di associare disegni a mano libera. Per fare al volo uno schizzo sono necessari software aggiuntivi. Per questo però ci sono anche soluzioni gratuite discretamente sufficienti. L’altra cosa sulla quale mi sono dovuto parzialmente ricredere è la tastiera. Continuo a trovare la digitazione molto fluida e comoda, ma quando si ha “il fiato sul collo” e si deve scrivere velocemente ed in modo a tratti convulso, rieditando parte di quanto scritto, aggiungendo dettagli a righe precedenti e altre cose simili, la vera carenza che ho sentito è quella dei tasti freccia. Con l’iPad, come sull’iPhone, l’unico metodo per muovere il cursore è quello di usare le dita a schermo. Si apre così la lente di ingrandimento e ci si può posizionare liberamente. Tuttavia questa soluzione è tutt’altro che pratica e soprattutto manca di precisione. Perciò si perde del tempo prezioso e un po’ della nostra già carente pazienza, per fare una operazione che con i tasti freccia avremmo eseguito in un nanosecondo. Capisco che per ovvie ragioni di spazio questi non siano stati inseriti, tuttavia credo che una soluzione si poteva pensare… come ad esempio realizzare un unico tasto a destra della barra spaziatrice (dove attualmente si trova un duplicato del tasto di accesso ai numeri), sensibile al movimento. Un solo tasto che sfiorato nella direzione voluta potesse muovere di conseguenza il cursore. Steve, se mi stai leggendo, pensaci 🙂
Come prevedibile risulta comodissima in tali casi l’applicazione agenda: tutti gli impegni sotto controllo, con la possibilità di pianificare insieme e velocemente le future attività o incontri. Ritornato in macchina ho attivato la connessione internet dell’iPhone ed ho scaricato la posta e risposto a qualche email di lavoro e altre (molte di più) del Blog.
Nel complesso, sono rimasto molto soddisfatto dal supporto che l’iPad ho potuto fornirmi in circostanze come queste. E sono convinto che potrà continuare ad essere il mio unico “attrezzo da lavoro” per tutti i futuri appuntamenti.

In gruppo con amici
A costo di risultare un po’ noiso, ormai mi porto l’iPad anche in tutte le cene che settimanalmente organizziamo con gli amici. Fortunatamente tutti hanno una connessione WiFI, così evito anche di stressare la batteria del mio iPhone. In queste occasioni iPadè fenomenale. La sua caratteristica principale è quella di essere al centro dell’attenzione, ma non per l’oggetto in sé stesso. Superata la fase del “che bello fammelo vedere”, si scopre con naturalezza che non è tanto importante l’iPad, ma quello che ci puoi fare. Se lo poggi sul divano, molto presto qualcuno ci si avvicina per controllarsi la posta, per farci vedere quel video su YouTube in cui il politico di turno ne spara una delle sue, per farsi una partita ad uno dei tanti giochi installati o perché no, una strimpellata con il pianoforte o la fisarmonica. E quanto nessuno lo usa fornisce una piacevole base musicale, con i brani installati o con una delle tante webradio. Io invece apro ogni tanto mail, vedo gli aggiornamenti sul Blog e rispondo a qualche commento con l’applicazione WordPress. Aspetto l’uscita di qualche gioco di società decente per provarlo anche in questo ambito, dove penso possa essere veramente divertente.

A casa
Avere un iPad tra le mura domestiche è più comodo di quanto si possa immaginare. E ve lo dice uno che a casa si ritrova con un MacBook Pro, un Mac mini ed una Apple TV, senza considerare il MacBook Pro della mia donna. Ci sono dei momenti in cui con il computer devi fare qualcosa di preciso, come un montaggio video, un lavoro di grafica, un intervento su un sito o qualsiasi siano le attività che solitamente realizzate con il vostro Mac. Ma non sono poche le situazioni in cui semplicemente si girovaga. Uno sguardo agli aggiornamenti dei feed RSS (sto usando il gratuito Feeddler), un’occhio su twitter (ottimo il gratuito twitterrific), un download di posta, un salto su qualche pagina web, una veloce partita a PinBall o RealRacing e perché no la visione dell’ultima puntata di Battlestar Galactica che hai memorizzato sul Mac mini ed al quale accedi con AirVideo. Tutte queste cose e molte altre che voi preferite, con l’iPad si fanno comodamente ed in tutte le circostanze: in poltrona come in bagno. Ma mi è anche capitato di tenerlo in cucina puntata su di una pagina web con una ricetta da seguire per un secondo gustoso di asparagi 🙂

ipad dimensioni

L’unico vero limite dell’iPad secondo il mio punto di vista e sul quale nessuna delle recensioni che ho letto si sofferma, è che è un dispositivo fortemente individuale. Escludendo il browser web e, in genere, i giochi e le applicazioni di terze parti, l’iPad è legato a doppio filo con il suo proprietario. Ci sono i MIEI appuntamenti, le MIE caselle di posta, il MIO blog, le MIE note, il MIO account twitter, i MIEI feed RSS, etc.. Questa è una grande differenza rispetto a quello che può fare ad esempio un netbook e rende l’iPad poco adatto ad essere un completo strumento “familiare”. Intendiamoci, per molti questo non è assolutamente un limite, però è importante tenere a mente che una volta che lo avremo riempito della nostra vita, l’iPad sarà esclusivamente nostro e sarà eletto a dialogare più o meno esclusivamente con i nostri computer.

In ufficio
In una parola: inutile. Se non come passatempo in una pausa. Quando si è su una postazione di lavoro, un computer è tutta un’altra cosa. Spiegatemi perché dovrei usare l’iPad per fare qualsiasi cosa, anche solo scaricare la posta, quando sono seduto di fronte ad una scrivania in cui alla mia sinistra c’è un MacBook Pro e a destra un iMac 27″. Tendo comunque (ed inspiegabilmente oserei dire) a portarlo con me, alcune volte ci sento radio24 in streaming, ma tutto sommato potrei farlo anche con il computer. Insomma, per quanto mi riguarda, durante l’attività lavorativa di studio, l’iPad è sostanzialmente un aggeggio inutile.

In mobilità: WiFi o 3G?
Ho letto le teorie più disparate su chi consiglia l’una o l’altra soluzione. Io ho scelto la prima e ne sono convinto e contento, ma ognuno deve decidere con la propria testa. Allora piuttosto che propinarvi la mia visione e cercare di convincervi che è “giusta” o “la migliore”, riflettiamo insieme sui pro e i contro.

voto 4WiFi
Pro costa 100€ in meno del 3G a parità di memoria
Pro con un cellulare che lo permette potete condividere la connessione senza una nuova scheda ed un nuovo piano dati (per l’iPhone deve essere Jailbroken), ma consumando la batteria del cellulare è conveniente adoperarlo solo per brevi durate (se non collegato ad alimentazione esterna)
Pro non possiede il GPS per i navigatori (anche se via WiFi può utilizzare comunque la geolocalizzazione che funziona piuttosto bene)

voto 4WiFi + 3G
Pro connettività sempre e comunque
Pro vi costringe ad avere una nuova scheda (micro SIM) ed un piano dati separato, perché l’alternativa sarebbe di tagliare la scheda manualmente, comprare un adattatore per farla comunque inserire nel vecchio cellulare e spostare ogni volta la scheda da un device all’altro (assurdo)
Pro costa 100€ in più a parità di memoria

Come vedete ci sono vantaggi e svantaggi in entrambi i modelli, ma la valutazione complessiva è paritetica. Si tratta solo di scegliere il modello giusto in relazione alle proprie esigenze.

meglio ipad wifi o 3g

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.