La connettività diventa ogni giorno di più una delle nostre necessità primarie. Quando siamo in mobilità per lavoro e quasi impossibile farne a meno, ma anche quando siamo in viaggio di piacere, staccare la spina anche da internet diventa sempre più difficile. Inizialmente pensavo fosse un male — ed effettivamente qualche giorno di pausa dal web non ha ucciso mai nessuno, anzi  — ma a ben pensarci per chi come me coltiva molti interessi sulla rete e si aggiorna, lavora, acquista e comunica tramite essa, non essere collegati è possibile, ma altamente improbabile. La domanda di connettività mobile è sempre più presente e gli operatori telefonici ed i produttori di hardware non fanno altro che tentare di soddisfarla con soluzioni che migliorano di mese in mese.

Ad aprile D-Link, tra le aziende leader per il network, ha presentato un prodotto che mi ha colpito fin da subito: il myPocket DIR-457. Si tratta di un piccolo router 3G portatile con funzionalità di hotspot WiFi. Un dispositivo per molti versi simile al MiFi che ho recensito un mese fa (vedi) e che sto testando da qualche giorno.

d-link mypocket

L’esterno è in plastica bianca e la struttura è di dimensioni molto compatte; riconducibili grosso modo a quelle di uno smartphone (in foto si vede vicino ad un iPhone 4), rispetto al quale però è molto più leggero (principalmente per l’assenza del display). Un solo tasto per accendere e spegnere ed un selettore sul retro per le due modalità di funzionamento: modem / router. Nel primo caso dovrà essere collegato ad un computer via USB per accedere ad internet, nel secondo invece potremo operare in totale assenza di cablaggi. Il modem è UMTS/HSDPA e D-Link specifica che supporta al massimo una velocità di 3.6Mbps in download e 384kbps in upload. Purtroppo i nostri provider mobili difficilmente raggiungono questi picchi “reali” se non in qualche rara eccezione. Ho provato per diversi giorni una scheda Tre, una Wind ed una Tim e facendo i test con speedtest.net non ho mai raggiunto quella soglia. E di certo non per colpa del router.

Tuttavia anche attestandomi leggermente sotto i 2Mbps, con il DIR-457 sono riuscito a fare andare contemporaneamente sul web ben 6 postazioni miste (2 MacBook Pro, 1 Mac mini, 2 iPhone e 1 iPad). E il router in realtà riesce a supportarne fino ad un massimo di 16. Io l’ho usato solo in modalità hostpot wireless perché ritengo sia di gran lunga la più comoda: non si devono collegare cavi, ma sopratutto non bisogna installare e configurare praticamente nulla. L’unica operazione da eseguire (giusto la prima volta) è quella di impostazione del router via interfaccia web con il proprio browser.

d-link dir-457

Il retro del DIR-457 si apre con un leggero scorrimento ed all’interno si inseriscono la scheda telefonica, la batteria e, volendo, anche una memoria in formato micro SD. Io ho messo una SIM della Tre con un piano dati attivo ed una micro SD Kingston da 4 GB. Questa memoria viene condivisa sulla rete LAN creata dal router ed è accessibile via SMB, pertanto potremmo utilizzarla dal Finder come fosse un normalissimo disco di rete. Per di più il router supporta anche lo standard UPnP, quindi avendo un player compatibile avremo la possibilità di usarlo come network media storage (magari installato una SD più capiente).

foto d-link

Una volta acceso, in pochi istanti la rete wireless di default (dal nome dlink_myPocket) è pronta e vi potremo accedere. Ancora però la connessione internet non sarà funzionante. Per impostarla si dovrà accedere tramite browser alla pagina di amministrazione, all’indirizzo: http://192.168.0.1

router 3g d-link

Qui si configura l’accesso internet in un attimo, selezionando dalle tendine il paese e poi l’operatore. Tutto il resto lo farà il DIR-457 al posto nostro. Se la scheda ha un PIN lo inseriamo qui e sarà automaticamente sbloccata ad ogni accensione. Relativamente alla rete wireless invece (la quale è di tipo 802.11g) vi sono le classiche opzioni dei router a cui siamo abituati, quindi canale, velocità, protezione (WEP/WPA/WPA2) ed anche il firewall integrato (attivabile a piacimento) è piuttosto personalizzabile. Con i filtri si possono gestire i pacchetti dati fin nel minimo dettaglio, riuscendo anche a pianificare delle regole per giorni e fasce orarie. I più esperti troveranno una buona dose di opzioni nell’interfaccia del myPocket, molto più complesse di quelle del MiFi e praticamente affini a quelle di un buon router fisso.

trasporto

Apprezzabile che nella confezione vi sia anche una pratica ed elegante pochette da trasporto, con la quale potremo trasportare in sicurezza il nostro router 3G.

pochette trasporto

Vi lascio con una video recensione completa del dispositivo:

voto 5Conclusioni
Piccolo e leggero, non ci si aspetterebbe che nasconda anche tanta qualità. Firewall con DMZ, regole e filtri programmabli, prenotazione DHCP, condivisione file via SMB con supporto UPnP, fino a 16 client, SSID nascosto, sicurezza WPA/WPA2 e tanto altro: in questo DIR-457, D-Link ha messo tutto quello che si potrebbe volere da un router. E se poi ci aggiungiamo che è portatile e con una batteria che dura dalle 2 alle 3 ore il quadro è completo. Mi spiace che la velocità sia “limitata” a 3.6Mbps, ma quando ho testato il MiFi (che sulla carta attivava a 7,2Mbps) ho ottenuto i medesimi risultati. Confermando che il problema sono gli operatori molto più che i modem. La tasca da trasporto (inclusa nella confezione) aggiunge un sapore ancora più completo e rotondo a questo ottimo prodotto che si merita le 5 stelle anche a dispetto di una velocità di download che potrebbe essere migliorata.

Costi
D-Link aveva consigliato alla presentazione un prezzo al pubblico di 135€, eppure io ho faticato non poco per riuscire a trovarlo a questo prezzo senza riuscirci. Il prezzo più basso del web mi sembra proprio quello degli amici di MacShop, che lo vendono a 139€ (link alla pagina prodotto). I motivi che potrebbero farvi propendere per l’acquisto di questo prodotto sono molti, ma i punti chiave ritengo siano il supporto fino a 16 client, le buone possibilità di condivisione via SMB con supporto UPnP, nonché una interfaccia amministrativa molto completa e con funzioni non viste in prodotti concorrenti, come un firewall personalizzabile, inoltro porte, regole con programmazione, prenotazione DHCP e tanto altro. Scegliendo un abbonamento spesso vi propongono l’hardware con un costo “spalmato” nelle mensilità. Tuttavia difficilmente avrete un router così valido.

PRO
Pro Piccolo, leggero e maneggevole
Pro Fino a 16 client
Pro Configurazione immediata con i preset
Pro Doppia modalità: modem/router
Pro Ottime funzioni evolute (prenotazione DHCP, filtri e regole, firewall, DMZ, etc..)
Pro Rete ben configurabile (canali, SSID, protezione WPA/WPA2, etc..)
Pro Bella la pochette per il trasporto
Pro Amministrazione in italiano (dopo upgrade)

CONTRO
Pro Alcuni concorrenti raggiungono i 7,2Mbps (sulla carta…)

DA CONSIDERARE
Pro La batteria è dichiarata per una autonomia di 3 ore, ma io mi sono fermato mezz’ora prima

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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