Dopo esserci approdato alcuni anni fa, difficilmente abbandonerei il mondo delle reflex. Anzi per la verità sono intenzionato da qualche mese a sostituire la mia Nikon D90 con un modello superiore, possibilmente full-frame. Già la D700 è un’ottima macchina, ma la probabile uscita nel primo trimestre del 2011 di una D800 (se verrà mantenuta la numerazione attuale) mi ha fatto propendere per l’attesa. Contestualmente ho avuto però la necessità di migliorare i video realizzati per le recensioni del blog e nel contempo di trovarmi una macchina più piccola e leggera da portare con me quando non posso trasportare reflex più obiettivi. Insomma a seguito di giorni di valutazione ho deciso di prendere una bridge, la Panasonic FZ100.

panasonic fz100

Dimensioni ed ergonomia
A vederla così non si direbbe, ma le dimensioni sono minime: 12,4 x 8 x 9,5 cm. Se non fosse per la profondità dovuta all’ottica ed all’impugnatura, l’ingombro potrebbe essere tranquillamente paragonato a quello di una piccola compatta. E ciò si nota facilmente prendendola in mano perché pur avendo una generosa impugnatura, tipica delle bridge super-zoom, il mignolo resta fuori dalla presa. La struttura è ben assemblata seppure sia interamente in plastica, ragione per la quale è anche piuttosto leggera (540gr).

fz100

Caratteristiche sommarie
La FZ100 scatta fotografie da 14MPixel e video in FullHD (AVCHD) con un’ottica stabilizzata capace di 24 ingrandimenti, partendo da un buon grandangolo di 25mm (f/2.8) ed arrivando fino a ben 600mm (f/5.2). Ovviamente questi sono valori in formato equivalente 35mm. Una tale escursione in queste dimensioni è possibile solo per “merito” della minuscola dimensione del sensore (1/2,33″), che è poi il vero tallone d’Achille di questi modelli. La gamma di sensibilità ISO va da 100 a 1600, con possibilità (sostanzialmente inutile) di spingersi fino a 6400. Presenti tutti i modi manuali e semi-automatici, più una modalità automatica intelligente, che per la verità funziona piuttosto bene. Scatta anche in RAW e in RAW+JPG, ma purtroppo i suoi file grezzi RW2 non sono riconosciuti dal Mac, anche se dovrebbe arrivare presto un aggiornamento (Apple supporta molto bene le recenti Lumix). Allo stato attuale si può usare soltanto il software in dotazione SILKYPIX (che per inciso ho trovato deludente). Comunque sia la differenza tra JPG e RAW è piuttosto evidente nel dettaglio, poiché il primo appare decisamente più soft, mentre elaborando i dati grezzi si ottiene una maggiore definizione (e granulosità).

jpg-raw

Display ed EVF
Il display è snodabile ed ha la cerniera sul lato esterno. Possiede una grande libertà di movimento, potendosi richiudere o ribaltare. Questa è una delle caratteristiche di cui necessitavo in modo prioritario, dal momento che la sua principale destinazione è stata fin da principio quella di fare le riprese per le recensioni. Lo schermo è grande 3″ ed è di tipo TFT, con un angolo di visualizzazione dichiarato di 180°. Si vede piuttosto bene con la sua risoluzione di 460.000 pixel e risulta sufficientemente comprensibile anche in piena luce, anche se in quei casi sarà preferibile il mirino. Questo è di tipo elettronico e con 201.600 pixel non può essere lontanamente paragonato a quello di una reflex.

display

Il frame rate è comunque piuttosto elevato in condizioni di luce sufficiente, seppure poi perda notevolmente fluidità in penombra. In questo tipo di macchine il mirino è da considerare come salvagente in caso di difficoltà di lettura del display, altrimenti sarà decisamente conveniente optare per lo schermo esterno. E per chi non avesse mai avuto modo di provarne uno snodabile, vi garantisco che è veramente divertente. Si portano a casa scatti da angolazioni altrimenti impensabili. Non c’è un sensore di prossimità per spegnere automaticamente lo schermo avvicinandosi al mirino, ma si deve procedere manualmente con il tasto EVF/LCD, mentre con DISPLAY si può decidere la quantità di informazioni visibili sullo schermo (tra cui la sovrapposizione di  una comoda griglia).

back

Controlli
Sul retro avrete già notato i classici pulsanti a croce per gestire i vari menu. Sebbene appaia tutto molto intuitivo, ci vuole un po’ per abituarsi al fatto che alcune impostazioni sono nel menu/set ed altre nel tasto di accesso rapido fn. Nulla di trascendentale, ma inizialmente costringe a riflettere un po’. I menu più in generale non sono mai stati il punto forte delle Panasonic: molte impostazioni, ma non sempre immediatamente comprensibili. Nella parte superiore si trova la ghiera dei modi, lo switch OFF/ON, l’impostazione della raffica, il tasto rosso per avviare le registrazioni video ed in fondo quello di scatto fotografico. Quest’ultimo è ovviamente a doppia corsa (messa a fuoco e poi scatto) ed al suo esterno si trova il controllo dello zoom ottico motorizzato (non vi è quindi una ghiera intorno all’obiettivo come nelle reflex). La disposizione sul corpo è ben studiata e risulta immediatamente familiare ed accessibile. L’unica rotella di selezione è posizionata sul dorso in corrispondenza del pollice ed ha un feeling alla rotazione decisamente “cheap”. Questa si usa per modificare i parametri nei modi semiautomatici (ad esempio l’apertura in modo A) ed anche in contemporanea ad altri selettori per definire i valori, in pratica come sulle normali reflex.

controlli

Multimedia
In cima si nota il microfono stereo capace di adattarsi allo zoom per tentare di isolare ed enfatizzare l’audio del soggetto inquadrato. Non aspettatevi miracoli in caso di confusione, ma fortunatamente la macchina possiede anche un ingresso line-in per un microfono dedicato. Sulla slitta (non disponibile nei modelli inferiori) si possono collegare alcuni accessori opzionali, come ad esempio un flash esterno. Il video FullHD può essere memorizzato in motion JPG oppure in AVCHD. Il primo è compatibile con iPhoto, ma per importarlo sulla timeline di iMovie si deve convertire. Il secondo invece garantisce ottima qualità in poco spazio ed è totalmente compatibile con iMovie, ma non con iPhoto. Collegando la scheda di memoria con filmati AVCHD si può usare il comando di importazione da videocamera e non quello tramite file. La qualità del video con buona illuminazione è assolutamente eccellente, meno in condizioni di scarsa luminosità, vera pecca delle bridge super-zoom e questo modello non fa eccezione.

panasonic dmc fz100

Messa a fuoco e Ottica
La messa a fuoco è una criticità piuttosto evidente quando ci si allontana dal mondo delle reflex. La FZ100, come le normali digitali, lavora sul contrasto, con tutti i limiti che ne derivano. Ovviamente anche in questo caso è determinante la luce: in pieno giorno ed inquadrando soggetti con contorni ben definiti è molto veloce e reattiva, un po’ lenta ma funzionale al chiuso in ambienti mediamente illuminati, mentre in penombra è quasi inutile se non si trova un elemento con contrasti evidenti. Vi è la possibilità di optare per il fuoco manuale, ma non avendo una ghiera sull’ottica si deve andare avanti a step e non è certo comodo, anche se durante la regolazione fine il display effettua automaticamente un ingrandimento per aiutarci. Presenti anche le varie modalità di riconoscimento e priorità di fuoco sui volti, anche se di questo di norma non mi interesso particolarmente. L’ottica è veramente eccellente, sia per escursione che per nitidezza. E non sono presenti neanche vistose distorsioni al massimo grandangolo. Risulta anche piuttosto efficace in controluce, si nota ovviamente qualche riflesso senza l’ausilio del paraluce (in dotazione), ma il flare è contenuto. Il passaggio da 25mm a 600mm permette di ottenere scatti incredibilmente differenti rimanendo fermi sui nostri piedi:

zoom

Qui le foto sono esattamente come uscite dalla camera, senza nessuna post-produzione e scattate dal medesimo punto alle due focali estreme. Con il bilanciamento del bianco automatico in piena luce diurna si nota una leggera dominante azzurra, facilmente risolvibile impostando manualmente l’impostazione corretta. Insomma ottimi risultati, specie considerando la vistosa escursione. In macro si mette a fuoco anche ad 1cm di distanza dall’obiettivo (che accendendo la macchina fuoriesce di qualche centimetro), mentre nel normale utilizzo il minimo è di 30cm. Uno dei difetti di queste ottiche è anche l’apertura minima troppo bassa: in grandangolo si arriva massimo ad f/8. La nitidezza c’è, così come la PDC (profondità di campo) visto che in realtà l’ottica sarebbe una 4,5-108mm, ma se in condizione di forte luce ambientale si vuole ottenere un tempo di posa un po’ più lungo (ad esempio per immortalare il movimento dell’acqua, si ottiene quasi sicuramente una sovraesposizione come questa:

sovraesposizione

ISO 100 – f/8 – 1/25, e come vedete è già bruciata senza neanche essere riuscito ad ottenere un effetto “scia” accettabile. Potendo arrivare a f/32, come spesso si può su un obiettivo per reflex, le possibilità creative aumentano notevolmente. Con la FZ100 l’unico modo per portare a casa uno scatto simile in piena luce è quello di dotarsi di filtri ND aggiuntivi. Alla massima escursione si nota una leggera perdita di nitidezza dell’ottica, di cui in verità si giovano in particolare i primi piani con taglio stretto (vedere la foto del bimbo in fondo alla pagina).

Batteria e memoria
Ottima la durata della batteria per le foto con circa 400 scatti ed uso continuo del display. Con i video invece si consuma molto più velocemente, direi circa 1h / 1h e 30′, anche se ho ottenuto risultati piuttosto differenti a seconda del formato di registrazione e dell’alternanza con fotografie. La memoria interna è di 40MB, per cui sarà necessario dotarsi immediatamente di una scheda aggiuntiva. Sono supportate SD / SDHC / SDXC e con queste ultime la velocità di memorizzazione aumenta. Un lato per me negativo è che batteria e memoria sono nello stesso alloggiamento sul fondo, il quale non è accessibile quando la macchina è sul treppiedi.

flash

Resa ad alti ISO
Per dirla brevemente: non comprate questa bridge per fare foto nei momenti di incontro serali con amici. Infatti se al crepuscolo a 400ISO si riescono ad ottenere scatti ancora buoni e forse ancora accettabili ad 800ISO, raggiunta la soglia dei 1600ISO le immagini soffrono di una evidente grana. Converrà ricorrere al flash integrato, che copre fino a circa 9 metri, anche se le fotografie con il lampeggiatore diretto sul soggetto sono genericamente brutte.

iso1600

Prove video
Per quanto riguarda la stabilizzazione uno dei test più duri da superare è la famosa prova al passo. La Panasonic FZ100 si comporta piuttosto bene, anche se con risultati inferiori rispetto le migliori videocamere. Se ci fate caso durante la fase di zoom nel silenzio si nota un leggero ronzio della meccanica (non udibile quando c’è del parlato).

E poi qualche altro secondo per valutare la resa della stabilizzazione, tutto eseguito sempre a mano libera.

voto 3,5Conclusioni
Avrete notato che via via nella recensione ho evidenziato molti aspetti negativi di questa FZ100. Questo però non vuol dire che sia una macchina scadente, anzi è probabilmente la migliore della sua categoria. Difatti già i modelli precedenti hanno sempre ottenuto migliori riconoscimenti rispetto le equivalenti canon, nikon, fuji, etc.. Il fatto è che se si compra una bridge super-zoom lo si deve fare consapevolmente, conoscendone a priori i limiti, specie quando si tratta di un modello di questo prezzo. Aggiungendo 100/150€ si compra ormai una reflex di fascia economica con il piccolo obiettivo in kit. I punti forti di questa macchina sono però l’ottima resa in video FullHD (disponibile solo su reflex di fascia medio-alta), coadiuvata da un display multi-angolo che la rende pratica come una comune videocamera (anche questo non disponibile su tutti i modelli DSLR), nonché l’incredibile escursione ottica che la rende molto versatile in tantissime circostanze, a patto che via sia una sufficiente illuminazione. È la camera perfetta in una gita o per chi ama fotografare la natura in leggerezza. Le foto che si ottengono a 600mm con la stabilizzazione ottica, anche a mano libera, richiederebbero una reflex, un consistente esborso di denaro per le ottiche ed uno zaino bello capiente. Per la paesaggistica poi con i suoi 25mm è altrettanto consigliata. Insomma una tuttofare dalle ottime capacità, limitata principalmente dalla resa in bassa luce.

Costi
Si trova intorno alle 450€ nei negozi online. Un prezzo elevato per non essere una reflex o una compatta a sistema, ma giustificato dai molti aspetti positivi. Nel suo genere è difficile trovare di meglio, ma tutto sta nel capire se è ciò che vi serve. Se preferite la qualità d’immagine alla versatilità, se il video non è importante e se vi capita spesso di fotografare con basse luci, allora è consigliabile una reflex economica rispetto la Panasonic FZ100. Ma se invece i suoi punti di forza sono ciò di cui avete bisogno, allora compratela ad occhi chiusi. A destra trovate l’attuale offerta di Amazon.it.

PRO
ico.piu.png Ottima definizione e resa cromatica fino a 400ISO
ico.piu.png Ottica eccellente per escursione, nitidezza, aberrazioni, luminosità
ico.piu.png Video FullHD in qualità AVCHD (compatibile anche con iMovie)
ico.piu.png Possibilità avanzate di scatto molto complete (come una reflex di fascia bassa)
ico.piu.png Buona durata della batteria
ico.piu.png Pratico display multiangolo e ben visibile alla luce

CONTRO
Pro Rumorosità evidente ad 800ISO e quasi inutilizzabile a 1600ISO
Pro Menu un po’ confusi
Pro Messa a fuoco a contrasto di scarsa riuscita in ambienti poco illuminati

DA CONSIDERARE
Pro In meno di 500gr e in pochi cm video FullHD e foto da 25mm a 600mm: una delle migliori bridge di sempre

Ecco qualche scatto (clic per ingrandire)
statua Statua 25mm
statua Statua 600mm
bimbo Bimbo 600mm
foglie Foglie 600mm
cjpg Scatto comparativo JPG
craw Scatto comparativo JPG (elaborato con imp. standard dal RAW)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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