Non seguiamo tutti i rumor e, quando lo facciamo, veniamo anche sgridati dai nostri più affezionati utenti che scelgono SaggiaMente proprio per la sua politica “differente” dal trend italiano di riempire le proprie pagine ricopiando tutto quello che compare su MacRumors, 9to5mac, MacTrast e compari (che vi consiglio di seguire in prima persona per avere le notizie originali e non le copie delle copie).

Eppure l’indiscrezione che campeggia nel momento in cui scriviamo nella homepage di MacRumors, ci desta qualche interrogativo. È davvero ipotizzabile un MacBook Air 15″ o, addirittura, 17″?

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Iniziamo col dire che, da quando è stato presentato, l’Air ottiene un successo dietro l’altro. Design, leggerezza, vocazione “moderna” senza lettore ottico e veloce unità SSD, sono solo un lato della medaglia ma dall’altro non mancano i favori del pubblico e prova ne sono gli ottimi risultati di vendita.

Guardiamo poi i MacBook Pro che sfoggiano l’attuale scocca unibody dal primo modello del 2008, sostanzialmente invariata per 3 anni. Rispetto il passato non sarebbe un tempo troppo lungo visto che la linea precedente si è protratta per 5 anni, dall’epoca PowerPC G4 del 2003 fino a dopo la transizione Intel, senza subire modifiche di rilevo. Eppure l’attuale fermento e i continui risultati positivi di Apple, fanno pensare che nel futuro prossimo l’azienda proporrà cicli di rinnovamento più frequenti e, per tale motivo, una linea nuova entro il 2012 è effettivamente plausibile.

Posto dunque che l’Air incarna la futura concezione Apple del computer portatile, che questa è stata ben accolta dagli utenti e che un restyling dei Pro è almeno possibile, lo scenario per un Pro 15″ in stile Air sembra a tutti gli effetti ragionevole. Andando però oltre le motivazioni e pensando all’hardware, qualche dubbio rimane.

In effetti i Pro hanno senso solo se si distinguono dalla linea base, che con l’esclusione del MacBook bianco rimane proprio quella degli Air. Per cui assenza di un lettore ottico ma, soprattutto, di soluzioni grafiche discrete sembrano assolutamente impossibili se ci si vuole rivolgere ai professionisti. Più ragionevole potrebbe invece essere un Air 15″ tutto nuovo e che non si sostituisca al Pro, almeno per i primi anni. Un computer di questo tipo unirebbe ampio spazio di lavoro a leggerezza e trasportabilità, soddisfando le esigenze di un vasto bacino d’utenza. L’assenza del lettore ottico sarebbe sicuramente confermata, in quanto nel DNA della serie Air, per cui tutto si giocherebbe sulla risposta a questa domanda: come verrebbe sfruttato lo spazio in più in piano?

Le speranze a mio avviso potrebbero essere due:

  • un secondo HDD tradizionale in aggiunta ad una veloce e piccola unità SSD mSATA (o memorie Flash come le chiama Apple)
  • una soluzione grafica discreta

In tutti i due casi però, l’altezza massima del profilo dei MacBook Air e la forma a cuneo creerebbero non pochi problemi. L’incremento di superficie in piano potrebbe però portare anche ad un leggero aumento dello spessore e, con la cura ingegneristica e di miniaturizzazione che caratterizza il design interno dei prodotti di Cupertino, qualche speranza ci rimane. Anche se fossero opzioni di personalizzazione poste con condizione XOR (ovvero o l’uno o l’altro) una GPU dedicata ed un HDD per archiviazione dati sarebbero auspicabili. Ma tutto questo, se l’Air 15″ sarà davvero realizzato, rimarrà al 99,9% disatteso per una semplice e giusta motivazione: i consumi.

I MacBook Air sono macchine che utilizzano componenti a basso consumo energetico e mai questa peculiarità subirà variazioni. I Pro sono i Pro e gli Air sono Air. Una commistione e sovrapposizione non è assolutamente possibile in Apple, per cui se veramente verrà proposto un MacBook Air da 15″, non aspettatevi le componenti del Pro semplicemente perché non avrebbe alcun senso. Il portatile che si sta immaginando è possibile, ma quando e se prenderà forma in circuiti, silicio e metallo, sarà un Air a tutti gli effetti: sottile, clock e consumi ridotti, prestazioni suffragate da piccole e veloci unità flash.

Vi piacerebbe un Air così?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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