Inizialmente Kingston non era riuscita con i suoi SSD a far breccia nel cuore degli utenti Apple, almeno non prima dell’SSDNow V+ 100 (recensione). Per questo disco è stato utilizzato il medesimo controller Toshiba T6UG1XBG presente negli Air 2010 e con un firmware personalizzato da Kingston è risultato essere il migliore nel mantenere le prestazioni a lungo termine dei dischi su Mac. Di solito viene utilizzato il TRIM per raggiungere questo obiettivo ma Apple lo supporta nativamente solo nelle ultime release del suo OS X e soltanto con i drive installati di fabbrica (che sono quasi sempre troppo costosi). Pur non essendo esattamente la stessa cosa sul piano tecnico, un Garbage Collector ben tarato porta a risultati simili senza richiedere la compatibilità del sistema operativo. Fa tutto l’SSD. In verità sui controller SandForce si è fatto un lavoro eccellente che ha portato questi sistemi ad essere per certi versi anche più efficienti del semplice TRIM, non occupandosi solo di liberare lo spazio ma anche di prevenire l’eccessiva parcellizzazione programmando le scritture in modo efficiente.

Il problema di questi sistemi, sia Garbage Collector che TRIM, è che per portare a termine il loro lavoro eseguono delle scritture su disco che vanno ad intaccare la durabilità anche quando non si sta facendo nulla. Essendo il prodotto SSD ancora piuttosto recente non si ha una certezza di quale sia la reale vita del supporto ma anche facendo affidamento ai test di laboratorio, eseguiti con cicli forzati di scritture consecutive, si tratta di valori molto alti. Nel caso specifico il valore medio dichiarato tra i guasti (MTBF) per l’HyperX è di 1.000.000 ore. Chiamando in aiuto un po’ di matematica basilare questo si traduce in oltre 114 anni. Direi che per una tecnologia consumer non è affatto male. E parliamo sempre di memorie MLC, prendendo in considerazione prodotti professionali con SLC la durata aumenta.

Il precedente V+ 100 di Kingston aveva un GC molto forte ed efficiente, più dei corrispettivi SandForce SATAII. Alcuni siti specialistici hanno però sottolineato che ciò potesse incidere negativamente sulla durata del disco, cosa che ha iniziato ad essere, secondo me, troppo considerata. Ho ricevuto email da persone seriamente preoccupate di questo, quasi come se pensassero che un SSD di quel tipo sarebbe durato pochi mesi quando invece è più vicino al secolo. Ricordo però che in queste casistiche non sono considerati gli “incidenti”. Ad esempio a me un vecchio Intel X-25M G2 durò pochissimi mesi a causa di un difetto di produzione perché fui semplicemente sfortunato.

Con il passaggio al SATA3 Kingston ha scelto una strada diversa. Invece di fare l’outsider in un mercato in cui SandForce fa i maggiori numeri, ha deciso di cambiare strategia e di utilizzare anche lei questi ottimi controller. Il risultato si chiama HyperX, disponibile in tagli da 120GB e 240GB (che è lo spazio effettivo a disposizione per l’utente).

hyperx

Il primo rapido passaggio con Xbench lo ha posizionato molto vicino al Vertex 3 (recensione) ed al OWC Extreme Pro 6G (recensione). Dal momento che sono praticamente cugini le oscillazioni nei risultati sono veramente minime.

xbench

Nel grafico di seguito, costruito con i valori di Xbench, si nota come gli SSD con medesimo controller e NAND simili abbiano caratteristiche quasi sovrapponibili, mentre ricette differenti portano a risultati differenti. Guardando a sinistra i risultati nella scrittura di piccoli blocchi da 4K, il Vertex 3 e l’HyperX seguono praticamente la stessa andatura, mentre il Crucial c300 (recensione) e l’Intel 510 (recensione) perdono nettamente rispetto ai SandForce su questo fronte. Ed è per questo che non raggiungono la stessa incredibile velocità di risposta. L’HyperX da 240GB raggiunge picchi di 95,000/60,000 IOPS.

xbench-ssd-sata3

Un test più approfondito con Quickbench evidenzia davvero ottimi risultati. Il Kingston HyperX è un SSD che si posiziona immediatamente nella fascia più alta in quanto a performance e grazie all’ottimo Garbage Collector risulta essere una validissima scelta su computer Mac.

ssd-hyperx-quickbench

voto 4m5Conclusioni
Ormai di dischi con SF-2281 ne abbiamo recensiti molti e in tutti i casi si sono dimostrati molto validi. Diciamo che tra un OWC 6G, un Vertex 3 o un HyperX le differenze sono veramente minime. A parità di prezzo Kingston è un’azienda che probabilmente piace di più in Italia, sia per la sua maggiore rappresentanza locale che per la storica notorietà e serietà del marchio. Con un SSD del genere si possono cambiare drasticamente le performance del proprio Mac arrivando ad essere anche 8 volte più veloce nelle operazioni del quotidiano. Nessun altro upgrade vi fornirà mai migliorie così evidenti. Come tutti i SATA3 è perfettamente retrocompatibile: ovviamente in questo caso non si sfrutteranno appieno tutte le potenzialità ma dai nostri test è risultato che si ottengono comunque risultati migliori con i SATA3 anche se limitati dai 3Gb/s della SATAII.

Costi
Il modello da 240GB si trova ad un ottimo prezzo, probabilmente il migliore del mercato, su ApmShop.it con i suoi 381€. Ancora più interessante però è l’attuale offerta che con soli 8€ in più ci da la possibilità di prendere tutto il bundle con case esterno, adattatore, cacciavite, ecc.. così come mostrato nella precedente figura. Il prezzo al GB è quello attuale del mercato ed il disco si configura come un’ottima scelta per l’utente Mac, sia per le sue caratteristiche tecniche che per la qualità e l’affidabilità del marchio.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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