Cosa succederà ad Apple con Tim Cook?
Era la domanda più gettonata nei mesi successivi all’ultimo saluto di Jobs e molti ce lo chiedevano come se qualcuno potesse realmente saperlo.
Abbiamo analizzato molti aspetti della direzione Cook, dall’approccio più commerciale alla nuova organizzazione aziendale, con la speranza di un impatto positivo sulla stabilità e sul recupero del Mac Pro. Il primo anno de CEO, conclusosi pochi giorni fa, è stato molto positivo dal punto di vista economico e la recente vittoria su Samsung in Son Jose e già stata seguita da una richiesta di blocco in USA per 8 smartphone della casa coreana, quelli che infrangono almeno uno dei brevetti Apple riconosciuti validi dalla giuria.
L’affiatato gruppo di alti dirigenti, su cui Cook ha potuto contare appena preso il posto di Jobs, si sta parzialmente per modificare. Era già stata annunciata la volontà di Bob Mansfield di andare in pensione, sostituito nel ruolo di vice presidente senior dell’hardware da Dan Riccio. Oggi arriva la nomina ufficiale dove, però, si chiarisce che Mansfield continuerà a lavorare in Apple, dedicandosi alla realizzazione dei nuovi prodotti spalla a spalla con Cook. Contestualmente viene anche nominato un nuovo vice presidente senior nell’area software per Mac. Si tratta di Craig Federighi, già in Apple da alcuni anni, una vecchia conoscenza di Jobs della NeXT, dove ha lavorato alla realizzazione dell’Enterprise Objects Framework. Chissà che non si riprenda a lavorare sul serio anche sulla fondamenta di Objective-C.