Recentemente si è scatenato un dibattito piuttosto accsso sul presunto abbandono di Java da parte di Apple. È facile travisare parole e concetti quando chi li esprime è visto come esponente del male (nel campo software intendo...). Anche il grande James Gosling, padre di Java, ha criticato aspramente Apple e le parole di Jobs quando ha affermato che sarebbe andato ad Oracle il compito di tenere aggiornato Java su Mac OS X, così come già accade su Windows e Linux.
Ma Gosling non è Oracle. Ed anzi non è neanche più "in" Oracle, l'azienda che dopo l'acquisizione di Sun Microsystem è divenuta la nuova "proprietaria" di Java. Probabilmente non era neanche a conoscenza del fatto che di lì a poco sarebbe nato OpenJDK per Mac OS X.
Apple fornirà tutto il suo know-how, le componenti ed il codice che saranno necessari per favorire le future implementazioni di Java su Mac OS X. Hasan Rizvi, Senior Vice President of Development di Oracle ha dichiarato "siamo lieti di accogliere Apple e il suo importante contributo alla crescente comunità OpenJDK". Comunità che di recente ha visto l'ingresso anche di un altro pilastro: IBM.
Un futuro decisamente più organico che indubbiamente porterà vantaggi sia agli utenti che agli sviluppatori. Con una comunità interamente open-source a gestire l'intero progetto e con alle spalle alcune delle più importanti realtà mondiali nel campo software.