Recensione: HTC One, anima geek in un guscio di classe

Nel mercato dei dispositivi mobili la somma di due sistemi operativi raggiunge quasi il 100% del venduto: iOS ed Android. Il primo significa Apple, e quindi iPhone, iPad ed iPod touch, il secondo interesserebbe diversi produttori, ma Samsung ha ottenuto da sola il 95% dei profitti relativi agli smartphone Android nel primo trimestre del 2013. A conti fatti si tratta di un duopolio in cui la coreana è testa a testa con Apple, mentre agli altri toccano le briciole. Samsung si è data un gran da fare per raggiungere questo risultato, inondando il mercato di un’infinità di modelli diversi ed investendo moltissimo in pubblicità. Esiste un Galaxy per ogni tasca e portafoglio, ma quando si parla dei top di gamma la componentistica hardware è di altissimo profilo. L’aspetto in cui la coreana si differenzia nettamente da Apple è quello estetico-costruttivo, perché se a Cupertino preferiscono materiali come alluminino e vetro in corpi unibody, in Samsung prediligono scocche plastiche e leggere, con dorso apribile per batteria, scheda, memoria. Tra queste due filosofie contrapposte ne sta crescendo una terza, quella di chi vuole l’apertura della piattaforma Android ma apprezza lo stile e la qualità costruttiva dei prodotti Apple. A rispondere a queste esigenze ci sta pensando prima di tutto HTC con il suo One.

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Caratteristiche principali e dotazione

L’HTC One è uno smartphone che punta molto su design e qualità costruttiva, con una scocca interamente in alluminio e linee sensuali. La CPU Quad Core da 1,7GHz (Snapdragon 600) è affiancata da una GPU Adreno 320 e ben 2GB di RAM. Per l’archiviazione interna ci sono 32GB ma nessuna possibilità di espansione con micro SD. Scorrendo l’elenco delle caratteristiche tecniche si capisce che non manca proprio nulla all’HTC One, supporta le reti 3G/4G (LTE su 800, 1800, 2600MHz), ha il veloce Wi-Fi 802.11n, Bluetooth 4.0, NFC, DLNA, radio, porta infrarossi, GPS, bussola, accelerometro. Tra i suoi principali elementi di richiamo l’ampio display TFT 4,7″ Full HD, altoparlanti stereo e tecnologia beats audio, fotocamera con Ultrapixel. Piuttosto standard la dotazione, con cavo USB, alimentatore, auricolari.

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Design e struttura

Le due strisce orizzontali di alluminio caratterizzano la superficie frontale dell’HTC One e la sottile griglia forata nasconde gli altoparlanti stereo. Qui il design ricorda un po’ il retro dell’iPhone 5 ma anche il Blackberry Z10 (recensione), dal quale si distingue per i migliori materiali. Il vetro frontale è incassato, in modo da risultare a filo con la scocca e la sottile cornice cromata. Anche questo dettaglio ricorda un particolare tipico dell’iPhone 5 e, come in quel caso, l’aggettivo più corretto sembrerebbe essere pregiato e non delicato

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La superficie laterale è piatta, in modo da ospitare comodamente pulsanti e porte di connessione. Nella zona inferiore si trovano la microUSB ed il microfono, mentre a destra vi è solo il bilanciere per il volume. È molto gradevole esteticamente anche se poco sporgente e non sempre facile da identificare al tatto.

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Simile, anche se di materiale plastico, il pulsante di accensione superiore, il quale ha una corsa minima e non fa esattamente clic, per cui si deve premere con un minimo di attenzione, almeno finché non ci si prende confidenza. Da quanto si legge in giro, alcuni esemplari delle prime partite non hanno un accoppiamento precisissimo di plastica e metallo, cosa che si vede anche in alcuni punti dell’unità di test ricevuta da HTC. A quanto pare la produzione è stata affinata subito dopo, in tutti i casi si tratta di particolari difficilmente visibili ad occhio nudo, come lo spigolo frontale inquadrato di seguito:

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Il lato sinistro ospita solo il cassetto della Micro SIM, il quale si estrae con la graffetta in dotazione, mentre in alto si trova il jack da 3,5mm per cuffie e microfono. Nella striscia superiore troviamo la fotocamera frontale a destra ed il sensore di prossimità a sinistra. C’è anche un piccolo LED di stato “invisibile”, nel senso che è  annegato dietro la griglia frontale e si vede solo quando è acceso. Quando la batteria è scarica è arancione e lampeggia, mentre rimane fisso durante la ricarica. La luce diventa verde quando la carica è completa e lampeggia, sempre in verde, per segnalare delle nuove notifiche.

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Il retro dell’HTC One è bombato e questo lo fa apparire ancora più sottile di quanto non sia. È un trucco estetico riuscito che ha anche il vantaggio di migliorare l’ergonomia. Le dimensioni sono di 6,8 cm di larghezza, 13,7 cm di altezza e 9,3 mm di spessore nel punto centrale, che quasi si dimezzano lateralmente. Il peso è di 143 grammi, quanto basta per confermare la sensazione di qualità e robustezza, senza essere troppo pesante. L’iPhone 5 pesa 30 grammi in meno ed è 1,8mm più sottile, ma lo schermo è di 4″ contro i 4,7″ dell’HTC One.

L’HTC One è lo smartphone Android meglio costruito di sempre, finalmente un degno rivale per i prodotti Apple anche per la qualità dei materiali.

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Due soli tasti nella zona frontale, i quali si attivano a sfioramento e rispondono sempre in modo puntuale. Il tasto home, a destra, può essere premuto due volte per mostrare il task manager.

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Display

Lo schermo da 4,7″ ha risoluzione Full HD (1980 x 1080 pixel), con una densità davvero “super” di 468ppi. Si tratta senza dubbio di uno dei punti forti di questo HTC, con una dimensione importante ma non esagerata. Il termine più adatto per descriverlo è gorgeous (magnifico). Il pannello è un TFT ma ha un livello di nero davvero buono (non da OLED), colori gradevolmente bilanciati ma vibranti ed una nitidezza spaventosa. Guardare un filmato Full HD su HTC One è davvero una bella esperienza, anche se magari non sarà l’attività primaria per cui lo acquisterete.

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Dopo un po’ di test ed una serie di confronti con iPhone 5, devo dire che lo schermo è risultato ottimo e che la resa cromatica è allineata. È visibilissimo anche alla luce del sole (senza risparmio energia attivato), reagisce rapidamente all’ambiente (grazie al sensore di luminosità) e si vede bene anche da angolazioni estreme.

Sistema operativo, software, telefono

Quando si tratta di valutare la reattività di uno smartphone Android tendo a non affidarmi troppo ai benchmark.  I numeri sono importanti ma mi è capitato più di una volta che ad un hardware di alto livello non corrispondesse un’esperienza d’uso davvero fluida. Per fortuna questo non è il caso dell’HTC One. A parte qualche raro evento in cui alcune app preinstallate sono andate in stallo, divenendo insensibili al tocco fino al riavvio, questo One va come una freccia. È la prima volta che mi capita di provare uno smartphone basato su Android che offre una fluidità operativa paragonabile a quella di iPhone 5 o ai migliori Windows Phone 8. HTC One è basato su Android 4.1.2 (anche se si attende a breve la 4.2.2 e, più tardi, anche la versione stock 4.3 della Google Edition) ed è personalizzato da HTC con l’interfaccia Sense 5. La grafica della UI è coerente e minimale, l’uso dei font ben studiato e le icone sono prevalentemente silhouette in black & white. Il risultato complessivo è elegante, estremamente chiaro e assolutamente non stancante.

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Nella schermata di blocco, oltre all’ora, data e previsioni meteo, ci sono anche le shortcut per telefono, messaggi, internet e fotocamera, che si attivano con un semplice swipe verso l’alto. Una delle principali novità della Sense 5 presente su One è BlinkFeed, una prima pagina (non removibile) in cui si vedono gli ultimi aggiornamenti dei propri “canali”, prescelti al momento della prima attivazione dello smartphone. L’idea è interessante ma ancora troppo limitata per risultare davvero utile. Non ci si possono inserire feed RSS a scelta, ma solo quelli di una ristrettissima rosa di publisher neanche troppo interessanti. Alla fine ci si riduce facilmente a non guardarlo più dopo i primi giorni e risulta praticamente inutile, pur occupando sempre la prima schermata all’estrema sinistra.

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Lo scorrimento delle applicazioni avviene su sfondo nero e in verticale, ma non in modo continuo bensì per pagine. Le opzioni presenti consentono di nascondere delle icone, modificare la dimensione della griglia (per avere più o meno icone per pagina), cambiare l’ordinamento e creare cartelle, esattamente come avviene su iPhone, trascinando un’app su un’altra. Il set di applicazioni di base è già molto ricco e comprende tutte le funzioni base (posta, calendario, azioni, navigazione, foto, video, audio, meteo, radio FM, calcolatrice, ecc..), più alcuni strumenti utili (torcia, gestore download, registratore vocale, backup, ecc…), nonché applicazioni per la produttività (visualizzatore PDF, dropbox, note, Polaris Office, ecc..). L’apertura delle cartelle, nero su nero, non è molto visible.

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Semplice ma efficiente il taskmanager, che si attiva con una doppia pressione rapida sul tasto home e mostra le ultime nove app usate. Per chiuderle è sufficiente uno swipe, ma questo non agisce su quelle che lanciano dei servizi in background. Ad esempio con iMediaShare Lite (preinstallata) la chiusura dal taskmanager non è sufficiente ad interrompere il server DLNA. Un po’ diverso dallo standard il centro notifiche, che presenta un tasto di accesso rapido alle impostazioni ed uno per cancellare tutte le notifiche, ma non i classici toggle per attivazione/disattivazione rapida di Wi-Fi, Bluetooth, Dati, ecc.. Poco male però, si deve fare solo un passaggio in più.

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Molto efficiente la tastiera: completa, rapida e ricca di funzioni e metodi alternativi di inserimento. Nei messaggi i caratteri come 🙂 vengono automaticamente convertiti con delle belle emoji e le conversazioni vengono organizzate in modo efficiente. Abbastanza valido il client email e molto performante il browser web, il quale mi ha davvero stupito in confronto ad altri terminali Android provati. Il caricamento pagina è rapido, il pinch to zoom non è statico ma consente anche il pan contemporaneo (come su iOS) e si possono rapidamente attivare la vista desktop ed il flash player.

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Inaspettatamente utile la porta infrarossi, la quale è associata ad un’applicazione di telecomando universale davvero versatile. Si può configurare per controllare diversi dispositivi in modo organico organizzandoli in attività, un po’ come visto nel Logitech Harmony Touch. In pratica si può creare un telecomando “TV” e decidere che questo controlli il cambio canale sul decoder, la modifica volume sull’amplificatore e le altre funzioni sul televisore. La prima schermata consente anche di segnare i nostri canali preferiti, visualizzare la programmazione ed avviarne la visione. Volendo c’è anche la possibilità di noleggiare dei contenuti. Piacevole anche l’orologio di sistema.

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L’area relativa al telefono è davvero ben fatta, la ricezione sempre elevata e l’audio piuttosto chiaro, sia per noi che per chi ci ascolta. L’app riprende l’approccio minimal del resto del telefono, quasi completamente in bianco e grigio scuro, ma risulta molto pratica per le chiamate. Il tastierino numerico esegue anche la ricerca veloce nella rubrica e, volendo, si può anche sostituire con una tastiera per una localizzazione ancor più precisa.

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Multimedia

La tecnologia Beats Audio presente nell’HTC One fa un buon lavoro nell’ottimizzare le performance già buone degli speaker stereo. Essendo posizionati in alto non si corre il rischio che il volume venga smorzato dalla superficie d’appoggio e la resa è davvero da primato per uno smartphone. Non ricordo nessun altro in grado di offrire lo stesso volume/qualità d’ascolto.

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Gli auricolari in dotazione (monotasto) hanno diversi finali in gomma per adattarsi ad ogni orecchio ed il cavo piatto per evitare grovigli, accortezze che difficilmente troviamo in smartphone concorrenti. Non vi aspettate auricolari di alta gamma, ma sono di certo tra i migliori rispetto quelli forniti in bundle con gli smartphone.

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HTC era evidentemente intenzionata a primeggiare con il suo One ed ha cercato di ottenere questo risultato inserendo tecnologie di prim’ordine in ogni settore, anche in quello fotografico. La camera frontale è da 2.1 megapixel, con registrazione video Full HD ed obiettivo ultragrandangolare. Si comporta bene ed offre una visuale bella ampia, ma peggiora notevolmente quando la luminosità si riduce (difetto comune alla maggior parte delle fotocamere frontali). Il maggior sforzo è stato profuso nel modulo fotografico principale, il quale è basato su un obiettivo equiv. 28mm f/2 con stabilizzazione ottica ed un sensore BSI (retroilluminato) da 1/3′ con tecnologia Ultrapixel. Il principio base è molto semplice: utilizzare pixel di superficie maggiore (2.0 µm) per catturare più luce ed offrire immagini “migliori”, specie ad alte sensibilità. Questo si traduce in una risoluzione minore, ma non sono i megapixel a determinare la qualità di una foto. Prendete uno smartphone recentissimo da 13 MP e confrontate le sue foto con quelle da 12 MP di una vecchia reflex APS-C come la Nikon D90: non c’è storia. Per questo motivo i 4 MP dell’HTC One non devono essere visti con un problema insormontabile, a patto però che la resa sia davvero migliore. Con 2688 x 1520 pixel si può stampare una fotografia su foglio A4 a poco meno di 240dpi, ma con gli 8 MP di iPhone 5 la differenza non è poi tanta e la maggiore risoluzione di 3264 x 2448 consente di incrementare la densità fino a circa 280dpi.

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L’app fotocamera è abbastanza chiara e semplice da usare e comprende sia il comparto foto che quello video, con filmati a 1080p stabilizzati grazie al gruppo ottico. Ci sono un buon numero di opzioni disponibili, filtri attivabili in tempo reale ed anche la curiosa funzione Zoe, con la quale si cattura una rapida sequenza di foto che vengono composte in un un mini-filmato ad alta qualità. L’effetto è simile a quello delle GIF animate che avrete sicuramente visto in giro ed ho notato che è stato molto apprezzato dagli utilizzatori. Personalmente non l’ho trovato particolarmente attraente ma si integra bene con HTC Share, funzione simile al Photo Stream di Apple.

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Passando dalla teoria alla pratica, la fotocamera Ultrapixel non ha mostrato prestazioni di prim’ordine, almeno non come quelle che si aspettava di vedere. Un primo confronto con iPhone 5 fatto alla luce del sole, ha dimostrato che i 4 MP sono causa di una discreta perdita di dettaglio a fronte di nessun reale vantaggio nella gamma dinamica che, al contrario, appare meno estesa.

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Le cose migliorano abbondantemente quando non c’è luce. HTC One non riesce a creare immagini prive di rumore digitale ma cattura molta più luce e mantiene meglio i colori ed i dettagli rispetto l’iPhone 5 (cliccando sulle immagini aprirete quelle a piena risoluzione).

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Tutto sommato l’HTC One fa belle foto e buoni video, anche se la stabilizzazione ottica non è poi così performante. In piena luce l’Ultrapixel non offre vantaggi rispetto agli altri smartphone, al buio è più performante ma i risultati sono comunque molto rumorosi. Il meglio di sé lo da in condizioni “medie” e negli ambienti chiusi.

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Batteria

Ad alimentare l’HTC One ci pensa una batteria da 2300mAh che nei giorni di prova ha offerto risultati soddisfacenti, ovvero in linea con quella degli altri smartphone moderni. Attivando la modalità risparmio energetico sono sempre arrivato alle 21 con un uso medio, con l’unica controindicazione nella riduzione della luminosità massima, cosa che rende l’utilizzo in esterni decisamente difficoltoso. Senza risparmio energetico non ho notato particolari differenze, il problema è che uso medio significa tutto e niente. L’ho trovato piuttosto allineato all’iPhone 5 (recensione), per cui arrivo a sera con un po’ di parsimonia o lo scarico in mezza giornata se sfrutto molto il traffico dati o il display.

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4,5Conclusioni

L’HTC One è il miglior terminale Android finora visto e provato. È indiscutibilmente in cima alle mie preferenze perché unisce lo stile, i materiali e la qualità costruttiva che siamo soliti vedere nei prodotti Apple con l’apertura e la flessibilità di Android. Per la verità guardandolo molto da vicino (con lenti macro) si notano alcune imprecisioni nell’accoppiamento dei pezzi, ma nulla di fastidioso o evidente ad occhio nudo. Le prestazioni sono davvero buone, non come con quelle di altri smartphone che promettono bene sulla carta e poi tendono ad evidenziare continui lag ed impuntamenti. Come utente storico di iPhone è la prima volta che mi capita di trovare un’esperienza d’uso altrettanto godibile, anche se alcune cose mi sono mancate. HTC ha previsto un sistema di importazione dei propri dati da iPhone, cosa che si può realizzare tramite HTC Sync ed un precedente backup del proprio smartphone. Questo offre un ottimo modo per iniziare e poi si possono fare i backup successivi tramite lo stesso software, ad ogni successivo collegamento con il computer. Il play store è molto maturato oggi ed un buon 60% delle app che amo su iOS le ho trovate facilmente, anche se qualcosa manca e qualcosa è fatto anche molto meglio (vedi WordPress e Plex, giusto per fare un’esempio). È vero che la fotocamera non brilla per come il marketing e le specifiche tecniche avevano fatto sperare, ma offre comunque prestazioni più che sufficienti. Stupisce invece il comparto audio ed il display, ampio ed incredibilmente definito. Lo smartphone appare sottile, non troppo pesante e bello solido, molto piacevole da toccare ed usare. L’unico problema è che dopo 15gg non sono riuscito ancora a perdere quella sensazione di estrema delicatezza che porta a maneggiarlo come un’oggetto di cristallo. Per quanto io sia molto soddisfatto dell’HTC One, devo dire di aver sentito un po’ di disagio cercando di utilizzarlo con una sola mano: è il prezzo da pagare per uno schermo così ampio e bello, ma il tasto di accensione poco sporgente non aiuta. Lo smartphone è venduto con garanzia Italia a 699€, oppure con i vari piani in abbonamento. Dalle nostre parti si trova solo il modello grigio, come quello ricevuto in prova da HTC, anche se il modello nero è altrettanto bello (se non di più). Il prezzo è da top di gamma ma lo sono anche prestazioni e stile, cosa molto difficile da trovare nel mondo Android. Sicuramente un prodotto che si fa apprezzare e che potrebbe dare il via ad una intera lineup (una versione più piccola è già in lavorazione).

PRO
+ Schermo da 4,7″ Full HD: semplicemente magnifico
+ Design curato e materiali dall’ottimo feedback tattile
+ Beats Audio offre una marcia in più ai già buono speaker stereo
+ Auricolari in dotazione sopra la media
+ Prestazioni elevate in ogni ambito
+ La Sense 5 UI è stilosa, moderna ed elegante
+ Utile il LED di stato
+ La fotocamera Ultrapixel cattura bene colori e dettagli con scarsa luce
+ Browser stock rapido e completo (anche di flash)
+ Dotazione software completa
+ Porta Infrarossi sfruttata molto bene per il controllo degli apparati televisivi
+ Hardware molto completo e performante
+ Buon modulo telefonico e relativa app
+ BlinkFeed è una bella novità ma va migliorata per poter supportare i nostri FeedRSS

CONTRO
- La fotocamera non offre risultati all’altezza delle migliori 8MP e 13MP concorrenti
- Scomodo da usare con una sola mano
- Il tasto di accensione è difficile da premere
- L’autonomia potrebbe essere migliore

DA CONSIDERARE
| Non c’è espandibilità via micro SD (ma la dotazione base di 32GB è quella giusta)
| Va un po’ trattato con i guanti bianchi
| Interessante possibilità di trasferire i dati da un backup di iPhone
| A breve sarà disponibile anche la ROM della Google Edition

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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