Dopo aver lavorato anni con display in formato 4:3, i primi tempi con gli schermi 16:10 non sono stati facilissimi. Estetica a parte, il formato widescreen va bene per i TV, dato che nella maggior parte di casi ci evita le brutte bande nere, ma sui computer lo spazio verticale è decisamente più prezioso. Ancora oggi molti contenuti mantengono uno sviluppo verticale, dal web alle riviste, per cui chiunque, dall'utente base al professionista della grafica, si trova a dover scorrere. E più lo schermo è piccolo più il problema si avverte. Su Mac OS X abbiamo guadagnato da qualche tempo la modalità Full Screen "reale" (intendo non semplicemente la finestra a pieno schermo) che sui portatili come il MacBook Air 11" aiuta molto, ma nella scrivania normalmente abbiamo barra dei menu e Dock. La prima è, tutto sommato, un salva spazio. Al suo interno troviamo anche le varie icone di stato (ora, batteria, Spotlight e quant'altro) ed essendo contestuale all'applicazione attiva è anche unica, cioè non viene duplicata in ogni finestra. Il Dock può essere rimpicciolito, nascosto e visualizzato rapidamente con ⌘⌥D, usato in modalità mostra/nascondi automaticamente oppure spostato di lato.
Inizialmente il Dock era piatto e semi-trasparente, senza tutti gli effetti che vediamo oggi. E quando lo posizioniamo a sinistra o a destra, per recuperare spazio in basso, questo appare con sfondo scuro, come per "nascondersi" e risultare meno invasivo dal momento che è posizionato ad altezza occhi e dei contenuti a schermo.
L'effetto estetico non è il massimo, e quella riga chiara di contorno non aiuta, ma nella prossima versione di OS X Mavericks questo potrebbe cambiare e riprendere uno stile più vicino a quello del vecchio Dock, ovvero con sfondo bianco trasparente. Tutte le altre opzioni dovrebbero rimanere invariate, almeno fino alla terza Developer Preview è stato così.