Neanche il tempo di vederli presentati che i MacBook Pro di fine 2013 sono già stati smembrati dai tecnici di iFixit. La speranza era di scoprire che alcuni dei componenti fossero ora aggiornabili e facilmente raggiungibili dagli utenti, ma a quanto pare non ci sono migliorie in tal senso.
Nel teardown del nuovo modello da 13", più sottile e leggero del precedente, è stato localizzato un SSD PCIe SanDisk, una unità da 128GB ottenuta con 8 NAND da 16GB cadauna. Se possibile la batteria è ancora più difficile da estrarre, per via di un fortissimo adesivo che ne fissa il cavo di collegamento con la piastra madre. Stesso discorso vale anche per il teardown del modello da 15" per il quale si evince la necessità di rivolersi sempre ad un centro di riparazione autorizzato per poter intervenire su qualsiasi componente interno. Qui l'SSD è invece un Samsung di quinta generazione (presumibilmente della famiglia 840 PRO) con NAND MLC da 256 GB, ottima notizia per chi temeva il passaggio alle meno longeve TLC da 3bit per cella. In tutti i casi rimane ferma la regola per la quale è necessario pensare bene i componenti da scegliere/aggiungere al momento dell'ordine: i MacBook Pro sono sempre i più difficili da aggiornare successivamente.