Come da previsioni la Nikon D610 è arrivata, medesime caratteristiche del corpo che sostituisce ma un nuovo otturatore. Niente GPS o Wi-Fi come da me "azzardato" ma uno scatto continuo leggermente più veloce (6 contro 5.5 fps) e scatto silenzioso (fino a 3fps).
Caratteristiche a parte, quello che fa "notizia" di questo annuncio è la sostituzione di un modello per un altro a poco tempo di distanza, senza che ci sia stata un'ammissione del problema (per poi risolverlo), con ancora problemi per alcuni clienti che non riescono ad avere una fotocamera funzionante anche dopo la "riparazione". Rimanendo "lucidi" e ragionando, Nikon non ha sbagliato manovra a priori ma l'ha gestita troppo nell'ombra. Un'ammissione del problema, magari in tempi adeguati, insieme all'annuncio della D610 e un programma di riparazione delle D600 sarebbe stato sufficiente a placare le ire più forti, lasciando solo un po' di scocciatura senza perdere la faccia.
Non sono d'accordo con questa soluzione, mi rimane difficile anche comprendere il meccanismo economico e di comunicazione aziendale che c'è dietro. L'unica congettura che mi sento da fare riguarda la possibilità che Nikon abbia effettuato una "stima" dei costi da sostenere con questa politica e con quella delle riparazioni, ritenendo più conveniente la prima. Probabilmente non ha ben stimato la perdita in immagine del marchio, oppure siamo noi che ci facciamo troppi problemi mentre l'80% dei clienti non segue queste vicende e semplicemente saranno contenti di trovare una D610 a 100€ in meno di listino rispetto alla D600 e delle, ottime, full frame usate ad ancora meno.