Qualche dettaglio tecnico sulla tecnologia di Intel Skylake

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Broadwell è stata una delle architetture meno fortunate degli ultimi cicli di aggiornamento di Intel, sia per il numero piuttosto ridotto di innovazioni che per i ritardi accumulati nella produzione. Di questi tempi sarebbe dovuta essere presente su tutto il mercato dei computer, mentre invece è disponibile solo per gli ultrabook perché i processori più potenti per il mobile e quelli quad-core hanno subito un notevole ritardo. Per questi motivi la prossima architettura, dal nome Skylake, ha visto crescere la propria notorietà in anticipo e molti pensano che sugli iMac e i MacBook Pro 15″ possa arrivare subito dopo Haswell, saltando completamente Broadwell.

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Nel frattempo sono emerse su Windows Central alcune informazioni tecniche circa la nuova architettura, che rappresenta la sesta generazione di Intel Core. Skylake supporterà la funzione Speed Shift, che consentirà di modificare il clock e il consumo energetico in base allo stato del dispositivo, così da ottenere maggiore potenza o autonomia a seconda delle necessità. Altra novità è l’aumento di istruzioni eseguibili contemporaneamente grazie all’utilizzo della nuova eDRAM+, una cache che conserva i dati della CPU e della GPU per migliorare le prestazioni in multitasking. Riguardo la sicurezza saranno introdotte le SGX e MPX, estensioni in grado di creare e isolare sezioni di memoria in modo da proteggere il sistema dal malware. Miglioramenti importanti riguarderanno anche il comparto grafico, visto che Skylake supporterà fino a 3 monitor 4K con frequenza di refresh a 60Hz. È probabile che una delle primissime implementazioni della nuova tecnologia la vedremo con il futuro Surface Pro, ma fino ad allora avremo sicuramente modo di riparlarne quando saranno resi noti ulteriori dettagli e/o informazioni ufficiali e definitive circa la disponibilità sul mercato.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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