Altro spoiler dedicato ad Android N, in cui mostriamo un'altra delle novità meno messe in risalto dai comunicati ufficiali di Google. Chi utilizza versioni non-stock di Android, ossia quelle personalizzate dai produttori come Samsung e Huawei, è già abituato alla presenza di un'app dedicata per la gestione dei file. Sui Nexus non c'è. O meglio... C'è ma non si vede. È stato nascosto nell'app Impostazioni, più precisamente all'interno della sezione dedicata allo spazio di archiviazione. Poche funzionalità, il che lo rendono buono solo per una rapida occhiata: si possono scegliere diverse modalità per la visualizzazione di file e cartelle, si può effettuare la ricerca, selezionare uno o più elementi per la copia e/o la condivisione. Per il resto, maggiori opzioni si possono ottenere solo ricorrendo ad app terze come ES Gestore File. In Android N ci sono state sensibili migliorie a quanto sopra descritto, che sembrano preparare il file manager per un eventuale futuro indipendente.
Entrati nella sezione spazio di archiviazione, l'accesso al gestore avviene premendo su "Esplora". Saremo accolti da una visuale a cartelle, non poi estremamente diverse da quella che mostrerebbe un file manager da computer come il Finder. In alto a destra troviamo tre pulsanti: il primo (già noto in Marshmallow) permette di effettuare le ricerche, il secondo (anch'esso già presente) di cambiare ad elenco la visuale, il terzo introduce a un sottomenu con la possibilità di creare nuove cartelle, aprire una nuova istanza del gestore oppure (quest'ultima l'unica parte rimasta identica nella 6.0) variare l'ordinamento dei contenuti sulla base di criteri come nome o data:
All'interno di una sottocartella abbiamo due opzioni di navigazione: una è premendo sul suo nome in alto, che mostra un altro piccolo menu a tendina con la possibilità di tornare alle cartelle precedenti. La seconda invece richiama il già noto menu hamburger attraverso l'icona con le tre brevi righe sulla sinistra. Qui possiamo scegliere di andare dritti nei documenti, nei contenuti multimediali o anche nel nostro spazio Google Drive (in quest'ultimo caso però le opzioni sono quasi tutte di sola consultazione, rimandando le modifiche all'app dedicata). Un pannello pressoché identico si può vedere anche al di fuori del gestore file, nello specifico quando andiamo caricare dei dati all'interno di altre app.
Le operazioni su file singoli o in selezioni multiple sono molteplici. Oltre alla copia e alla condivisione che prevedeva il gestore file in Marshmallow, si sono aggiunti strumenti per l'eliminazione, lo spostamento e la rinomina.
Una soluzione di base finalmente davvero utile e semplice, con tutte le funzionalità di base che le si potrebbero chiedere. Ovviamente continuerà a non sostituire app più avanzate, ma se vi è necessità di fare interventi relativamente rapidi sarà in grado di svolgerli in assoluta tranquillità. Come abbiamo scritto nell'introduzione, queste novità sembravano preparatorie a un distacco dalle Impostazioni. Un altro indizio ci viene pure dal task switcher, che mostra le istanze del gestore file in modo separato da quelle del programma "padre".
Detto questo, rimane solo un'ipotesi, con potenziali conferme o smentite nelle prossime Preview di N. Se dovessimo scommettere, tuttavia, tenderemmo sulla permanenza quasi segreta. Google, proprio come Apple, spinge sulle sue soluzioni stock per un'esperienza d'uso meno legata al concetto tradizionale di file system e più incentrata sul cloud. Questo gestore si rivolge in teoria più agli smanettoni, anche se nella pratica è proprio all'utente comune cui potrebbe far maggiormente comodo, dato che l'altra categoria citata continuerà a prediligere prodotti più completi. Nel caso a Mountain View ci ripensassero, saremo lieti di vedere quest'app in lista insieme alle altre.