Tra gli aspetti imprescindibili per l’odierna Apple vi sono senz’altro gli Store, che da 15 anni non hanno solo profondamente cambiato l’esperienza d’acquisto dei prodotti firmati dall’azienda di Cupertino, ma pure modificato in generale il concetto di vendita al dettaglio spingendo molte altre aziende, in diversi settori, ad agire analogamente (anche se si potrebbe dire, andando a ritroso, che è stata la catena di abbigliamento GAP, cui Apple si è ispirata, ad iniziare questi stravolgimenti). Dal 2013 Angela Ahrendts, di provenienza Burberry, ha preso per mano un business di grandi proporzioni apportandovi una serie di variazioni per tenerlo aggiornato, proprio come se gli Apple Store fossero essi stessi un altro prodotto nella gamma. Nel corso delle prossime settimane ci saranno numerose novità, tra restyling e l’introduzione di nuovi corsi.
Tutti i negozi, infatti, inizieranno ad offrire un nuovo tipo di seminari chiamati Today at Apple, dedicati alla formazione professionale degli utenti. La società, ad esempio, terrà dei corsi sia per i fotografi principianti che per quelli con un background più solido, oltre ad insegnare come costruire un marchio ed utilizzare i social media per la promozione della propria attività. Ci saranno, inoltre, dei seminari specifici basati sull’app Swift Playgrounds e che, quindi, saranno dedicati ai ragazzi.
Un gruppo di negozi più selezionato, invece, si prepara a dei cambiamenti estetici radicali, come quelli già visti per lo Store di Bruxells: oltre ad un rinnovo dei mobili e degli espositori, in 100 di essi appariranno anche dei vasi con degli alberi. Lo stesso Genius Bar cambierà il nome in Genius Grove (letteralmente, Boschetto Genius) e gli operatori avranno delle competenze più specifiche (chi si occuperà di fotografia, chi di musica, chi di montaggio video…). Inoltre, Apple darà in concessione a chi ne farà richiesta alcuni spazi per tenere delle presentazioni o delle brevi riunioni. Si pensi, ad esempio, alle start-up che potranno usufruire di un auditorium all’avanguardia senza dover sostenere costi.
Secondo Angela Ahrendts, il ruolo della società è quello di integrarsi con la comunità che la ospita tramite i negozi, intesi come veri e propri centri di aggregazione. “Vogliamo che le persone dicano: – Ehi, vediamoci al negozio Apple più tardi! – “.