Il 5 giugno si avvicina e, con esso, l'annuale conferenza Apple per gli sviluppatori. Scopriremo così tutte le novità dei nuovi sistemi operativi per Mac, iPhone, iPad, Apple Watch ed Apple TV, dei quali si sa molto poco in questo momento. Magari i reali cambiamenti saranno davvero trascurabili oppure Apple è riuscita a mantenere il segreto, ma non è escluso che tra oggi e domani qualcosa salti fuori. Come già accade da alcuni anni a questa parte, le maggiori attese sono concentrate in ambito mobile, più specificatamente su iPad Pro. Apple aveva anticipato che la piattaforma sarebbe cresciuta con un importante update di iOS 10, poiché la prima versione era più incentrato su iPhone 7 (e la fotografia con il Plus), ma questo non è poi arrivato. Tutto fa pensare che sarà iOS 11 a raccogliere la sfida e l'aspettativa è decisamente molto elevata come discutevamo in un recente articolo.
Ma la WWDC è anche un momento importante per consolidare i rapporti con gli sviluppatori e per illustrare loro i metodi con cui sfruttare al meglio le novità dei sistemi operativi. L'occasione è ghiotta pure per presentare qualche novità hardware, almeno quando la scaletta coincida con il medesimo periodo dell'anno. In questo caso è il MacBook Pro il primo indiziato, dal momento che già a dicembre vi anticipavo un aggiornamento proprio tra giugno e luglio. iMac e Mac Pro avranno un palcoscenico dedicato più avanti, mentre il MacBook potrebbe effettivamente subire un piccolo refresh dell'architettura. A parte il Mac mini, il cui futuro sembra sempre incerto, la novità più attesa è proprio in ambito tablet con gli iPad Pro da 10,5" e 12,9". Il rinnovo dell'hardware è scontato ma anche il design dovrebbe essere leggermente rivisto. Più complicato il discorso software, visto che quello presentato non sarà distribuito ufficialmente prima dell'autunno. Si potrebbe dunque prospettare la condizione in cui alcune funzionalità vengano illustrate rimandandone però l'effettiva diffusione di qualche mese (a meno che gli acquirenti dei nuovi iPad Pro non richiedano l'accesso al programma beta).
Elemento extra dovrebbe essere il fantomatico Siri Home, o Siri Speaker come l'ha chiamato Mark Gurman. Tutto lascia pensare che sia davvero arrivato il momento di dare un corpo all'assistente virtuale di Apple, anche se la sua diffusione sarà molto probabilmente limitata a pochissimi Stati nella fase iniziale (sperare diversamente è sempre lecito). Si prevede un evento molto interessante, in cui i delusi si faranno come sempre sentire ma tanti altri troveranno risposta alle loro richieste. È sempre così, in ogni keynote tenuto da Apple, ma le sorprese sono comunque dietro l'angolo. Specie questa volta, visto che le indiscrezioni concrete risultano essere davvero poche. L'appuntamento con noi è alle 18:30 del 5 maggio con il #SaggioMela che potrete seguire in diretta audio tramite l'app SaggioLive (disponibile per iOS e Android), dalla nostra pagina su Spreaker oppure da quella dedicata all'evento sul sito SaggioLive.it. Vi aspettiamo numerosi e vi ricordiamo che potete fin da ora interagire con noi attraverso tutte queste piattaforme e con l'hashag #SaggioMela.
Per ingannare l'attesa in questo weekend, vi propongo l'ascolto dell'ultima puntata del SaggioPodcast, ossia la numero 66. Si chiama "Stupidità Artificiale" ed è tutta dedicata al pre-WWDC 2017 con il commento mio, di Razziatore e di Massimiliano. La trovate su iTunes, sul vostro client di podcast preferito o sul sito EasyPodcast, ma potete anche ascoltarla direttamente da questa pagina con il player qui di seguito.