Recensione: YI Dome Camera, la videocamera motorizzata con tanta sostanza al giusto prezzo

In ogni Smart Home che si rispetti non può mancare una telecamera di sorveglianza, soprattutto oggi che i costi sono sempre più concorrenziali. In particolare l’azienda cinese YI propone diversi accessori dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, tra cui la telecamera di sorveglianza YI Dome, che abbiamo provato nella sua versione con sensore a risoluzione 1080p.

Nota: a seguito della nostra prova è uscito anche un nuovo modello simile che si chiama YI Dome Cloud HD a cui è stata aggiunta la connessione Ethernet e qualche funzione, ma non siamo in grado di dirvi se mantenga il resto delle caratteristiche finché non la proveremo.

La YI Dome Camera 1080p, disponibile sia in versione bianca che nera, possiede un corpo suddiviso in due parti: la base fissa e la testa sferica rotante, in grado di compiere un giro su sé stessa spazzando un angolo di quasi 360°. Oltre a fare questo movimento, la testa della telecamera Yi Dome può ruotare anche intorno l’asse orizzontale, riuscendo quindi ad inquadrare l’ambiente circostante in modo eccellente. La base d’appoggio è inoltre dotata di una piastra di aggancio e un set di viti per il fissaggio a muro. È possibile quindi montarla capovolta al soffitto, oppure più semplicemente appoggiarla su una libreria, una mensola o un tavolo.

L’unico difetto fin qui riscontrato riguarda la possibilità di movimento verticale della testa sferica, non tanto per l’angolo di 115° che risulta più che sufficiente, ma piuttosto per come questo è stato impostato. Infatti, prendendo in considerazione la telecamera in modalità appoggiata, l’obiettivo arriva muoversi verso il basso fino ad essere più o meno allineato con il piano del terreno, mentre verso l’alto si spinge fin troppo oltre, andando ad insinuarsi dietro alla scocca della testa, e quindi nel buio assoluto. Posizione che in effetti viene assunta anche quando la telecamera viene disattivata, proprio a maggior garanzia che nulla sia inquadrato in quel momento. Questa caratteristica struttura ci costringe ad utilizzare la telecamera YI Dome in modalità a testa in giù, qualora volessimo posizionarla in un punto molto alto, proprio per la sua incapacità di orientare l’occhio verso il basso, se non più di qualche grado. Montandola capovolta non si presenta nessun problema, poiché si ottiene piena libertà di movimento dell’obiettivo verso il basso e l’impossibilità di salire ancora verso il tetto non causa alcun inconveniente.

Nella parte posteriore della base troviamo la presa microUSB per l’alimentazione della telecamera – indispensabile per il suo funzionamento poiché non dotata di alcuna batteria – oltre allo slot per l’inserimento della memoria microSD, su cui verranno archiviate alcune clip, dettagli di cui parleremo in seguito.

La YI Dome Camera 1080p è inoltre dotata di illuminatori a luce infrarossa non visibile, in grado di dar luce ad un ambiente buio e restituire una buona immagine in bianco e nero per la visione notturna. Oltre a questo troviamo uno speaker e un microfono, sia per la cattura dell’audio ambientale, sia per la comunicazione a due vie che permette di dialogare con chi si trova davanti alla telecamera, operazione possibile attraverso l’app per smartphone YI Home. La telecamera YI Dome non ha alcuna certificazione IPXX che le consente l’esposizione ad agenti atmosferici, e dunque è progettata esclusivamente per uso indoor.

Installazione e prima configurazione

La prima cosa da fare per installare la telecamera è scaricare l’app YI Home (Android, iOS). A questo punto possiamo collegare la telecamera all’alimentazione ed eventualmente inserire la scheda di memoria microSD. Una voce guida (in inglese) ci assisterà nell’abbinamento. Per procedere è sufficiente aprire l’app YI Home e cliccare sul tasto + in alto a destra, nella scheda Telecamere. Possiamo scegliere manualmente il tipo di telecamera da abbinare, oppure scannerizzare il codice QR stampato sul corpo della telecamera – nel caso della YI Dome questo codice è stampato sulla base.

A questo punto sarà necessario selezionare sullo smartphone il network Wi-Fi a cui vorrete che la YI Dome si colleghi, quindi inserire la password. Un codice QR contenente queste informazioni verrà generato sul display dello smartphone e dovrà essere mostrato all’obiettivo della telecamera per trasmetterle i dati. Si tratta di un metodo alternativo a quello della classica generazione di una nuova rete Wi-Fi da parte del dispositivo, attuabile proprio grazie al fatto che la telecamera può leggere le informazioni sul network – racchiuse in un QR code – attraverso l’obiettivo. L’unica nota dolente, dal punto di vista della connettività, riguarda l’assenza del supporto alle reti a 5GHz, che consentono una velocità superiore e presentano meno interferenze di quelle a 2.4GHz, vista anche la loro più bassa diffusione e portata. Va detto, però, che è un aspetto comune alla quasi totalità dei prodotti in questa fascia di prezzo ed anche in quella superiore.

Caratteristiche e funzionamento

Una volta installata la telecamera YI Dome, è necessario approntare una prima configurazione per meglio adattarla alle nostre esigenze. Tutte le impostazioni della telecamera si gestiscono facilmente dall’app e non è presente un’interfaccia web. Qui, nella scheda Impostazioni riferita alla singola telecamera (ovviamente ne possiamo avere più di una) è possibile decidere se tenere attive le piccole spie di stato, attivare la correzione della distorsione della lente, utilizzare o meno il microfono integrato e scegliere se sfruttare gli illuminatori IR per la visione notturna.

La YI Dome Camera è inoltre dotata di alcune funzioni smart davvero utili. Prima tra tutte – e che personalmente ho scelto di tenere attiva – è la funzionalità di motion tracking. Abilitandola la telecamera sarà in grado di ruotare autonomamente per seguire il movimento del soggetto e mantenerlo nell’inquadratura il più a lungo possibile. Il motion tracking della YI Dome Camera appare reattivo e funzionale, ma sicuramente migliorabile. Gli aspetti più critici riguardano i movimenti attorno all’asse verticale, che non avvengono fluidamente per mantenere il soggetto al centro dell’inquadratura, quanto piuttosto a step successivi ogni qualvolta che il soggetto sta per uscire del campo di visione. Inoltre l’affidabilità cala drasticamente con i soggetti che si muovono più velocemente del normale, soprattutto se passano vicino alla telecamera e quindi attraversano rapidamente l’intero fotogramma. Un aspetto positivo riguarda invece il rumore emesso dal motorino che muove il corpo della telecamera, veramente ridotto.

Oltre alla funzione di motion tracking automatico, possiamo impostare un movimento della telecamera a nostro piacimento, che viene ripetuto a ciclo continuo in degli orari stabiliti o h24. Se per esempio vogliamo inquadrare due finestre poste ai lati opposti della stanza, che ovviamente non potrebbero essere inquadrate contemporaneamente, ci basterà utilizzare questa funzione per mantenere l’obiettivo puntato su ciascuna per circa 10 secondi, o in alternativa è possibile far compiere alla telecamera una rotazione continua a 360°. Ovviamente la YI Dome interromperà il suo ciclo e inizierà a seguire un soggetto in movimento qualora sia abilitata anche la funzione di motion tracking.

La cosa più importante è che quando la telecamera rileverà del movimento, provvederà ad inviare una notifica allo smartphone, sempre che abbiamo l’omonima funzione attiva. Questa è anche aggiustabile secondo diversi parametri, quali la sensibilità a cui la telecamera deve rispondere e la frequenza di allerta – ovvero la pausa minima tra la notifica di un movimento e quella successiva. Possiamo inoltre abilitare la funzione solo in determinati orari e aggiungere a questa la notifica in caso di rilevamento del pianto di un neonato.

Ogni notifica che riceviamo in seguito al rilevamento di movimento include una clip di 10 secondi. A quel punto possiamo sempre scegliere di accedere alla diretta streaming della telecamera e muoverla a nostro piacimento in ogni direzione, attivare e disattivare l’audio e interagire con chi si trova davanti o in prossimità della YI Dome, parlando in modalità Walkie-Talkie oppure con il nostro microfono dello smartphone e quello della telecamera attivi contemporaneamente, proprio come in una telefonata (in questo caso potrebbe generarsi qualche interruzione nella registrazione dell’audio). Mentre osserviamo la diretta possiamo scattare foto e registrare video, file che verranno salvati sulla microSD installata nella YI Dome.

In seguito al rilevamento di movimento, solitamente la notifica arriva allo smartphone con una certa prontezza, ovvero dopo circa 5–15 secondi di attesa. Solo sporadicamente questo tempo si allunga fino ad 1 o 2 minuti, probabilmente a causa di qualche ritardo nella risposta dei server di YI – tempo un po’ troppo lungo in effetti, ma che ho registrato in rare occasioni. Per quanto riguarda la diretta streaming, invece, il ritardo del video è molto contenuto, ma nel caso attivassimo anche l’audio ci accorgeremmo di un fastidioso sfasamento tra i due. Ovviamente questo è il minimo che è possibile fare, sfruttando la sola telecamera e una scheda microSD. Tuttavia la telecamera YI Dome 1080p può memorizzare molti più dati se si sceglie di abbonarsi ad uno dei piani YI Cloud.

YI Cloud: il servizio per sfruttare appieno la YI Dome Camera

Anche senza nessun altro plus, la telecamera YI Dome svolge egregiamente il suo lavoro e garantisce una buona sicurezza grazie alle notifiche di movimento e la possibilità di guardare sempre cosa sta accadendo attraverso l’occhio della telecamera. Tuttavia per avere maggiori garanzie e la possibilità di riguardare e salvare i momenti salienti di un avvenimento, possiamo ricorrere alla sottoscrizione di un piano YI Cloud. Ci sono diversi tipi di abbonamento con prezzi diversi in base ai servizi.

I piani sono configurabili in base a due parametri:

  • la durata di permanenza delle registrazioni sui server, ovvero il tempo dopo il quale verranno cancellate e sovrascritte con le nuove
  • la tipologia di video caricato

Per quanto riguarda la durata di permanenza delle registrazioni, possiamo scegliere tra un periodo di 7, 15 o 30 giorni, caricando tutte le sequenze in cui viene rilevato del movimento – e non si tratta della canonica clip da 10 secondi che viene sempre acquisita, ma di tutto il tempo necessario – oppure di caricare il video h24. In base alle scelte fatte cambierà il prezzo del piano. Vediamo qualche esempio:

  • caricando solo il movimento rilevato da una telecamera e mantenendo le clip per 7 giorni si andrà a spendere 3,33€ al mese, oppure 2,75€ al mese con pagamento annuale
  • se vogliamo estendere questo stesso piano ad un numero superiore di telecamere (da 2 a 5) il prezzo si alza a 9,66€ mensili, oppure 7,92€ con pagamento annuale
  • questi stessi prezzi si andranno a pagare per abilitare il salvataggio del video h24, ma in questo caso su una sola telecamera, anziché fino a cinque
  • possiamo poi aumentare i giorni di permanenza della registrazione sui server, arrivando a spendere fino a 28,99€ al mese per mantenere la registrazione di una telecamera h24 per 30 giorni

A mio parere i 7 giorni del piano base sono più che sufficienti, considerando che se accade qualcosa possiamo sempre scegliere di scaricare e salvare permanentemente il video incriminato. Difficilmente dunque si dovrebbe aver necessità di tornare più indietro nel tempo di 7 giorni. Anche la registrazione h24 non è a mio parere una scelta necessaria per i più, poiché la telecamera YI Dome rileva molto bene il movimento e non mancherà mai di salvare sui server ogni qualsivoglia attività. La scelta rimane dunque tra l’opzione per una o per più (fino a cinque) telecamere, e qui ovviamente dipende unicamente da quante se ne vogliono installare.

Non è assolutamente necessario poi che le telecamere siano tutte uguali: potete associarne di diverso tipo, posizionandone anche alcune all’esterno (ricordo che la YI Dome qui recensita non è adatta allo scopo) e altre all’interno. Va altresì sottolineato che le videocamere di YI non supportano l’invio via FTP né lo standard ONVIF, caratteristiche che consentirebbero di gestire un salvataggio dei filmati ulteriore rispetto la microSD. Inoltre non danno la possibilità di accedere allo streaming via RSTP in formato MPEG2, per cui non sono neanche indicate per l’integrazione in sistemi di domotica misti ed aperti, dove è necessario accedere ai flussi video tramite link e non obbligatoriamente dall’app.

Qualità audio e video

Abbiamo parlato dell’installazione, delle funzioni e del servizio cloud associato alla telecamera YI Dome, ma ancora nulla è stato detto sulla qualità audio e video. Come dice il nome stesso del prodotto, YI Dome Camera 1080p, all’interno di esso troviamo un sensore a risoluzione Full HD, in grado quindi di offrire un buon livello di dettaglio. Altre proposte di marchi premium arrivano talvolta a montare sensori 4K, la cui maggiore quantità di pixel viene per lo più sfruttata per offrire un miglior livello di dettaglio durante lo zoom digitale, mentre l’immagine finale risulta sempre a risoluzione Full HD. Tuttavia bisogna specificare che si tratta di proposte per fascia e prezzo completamente differenti dalla YI Dome Camera, e che per questo non ha senso proseguire oltre nel paragone.

In termini assoluti possiamo dire che le immagini della telecamera YI Dome 1080p sono più che buone e perfettamente utilizzabili per il loro scopo. Durante le ore notturne poi, grazie all’illuminatore a infrarossi si ottengono delle immagini in bianco e nero ricche di dettagli, anche a diversi metri di distanza. Nulla da dire nemmeno in merito alla fluidità, sempre costante e assicurata.

Sul fronte audio ho invece qualche critica in più da fare, perché sembra proprio che il microfono della YI Dome abbia qualche mancanza di troppo. Non so se la colpa sia effettivamente dell’hardware, poiché ho la sensazione che venga applicata anche un po’ troppa compressione sulla traccia. Tuttavia, per un motivo o per l’altro, l’audio risulta spesso poco comprensibile e anche i rumori più deboli vengono amplificati e distorti in modo eccessivo. Inoltre, è vero che è presente il riconoscimento del pianto di un neonato – funzione che non ho testato e sulla quale non posso dirvi nulla – ma si sarebbe potuto fare di più sfruttando il microfono anche come sensore di rilevamento aggiuntivo. Vista la peculiare caratteristica della YI Dome Camera di riuscire a coprire un ambiente a tutto tondo, perché non posizionare due o più microfoni per aiutare l’obiettivo ad orientarsi nel verso di provenienza di un suono? Infatti, se la telecamera venisse presa di spalle, il riconoscimento del movimento nulla potrebbe fare da solo, mentre un tale sistema avrebbe contribuito ad aumentare ulteriormente la sicurezza.

Conclusione

Voto 4/5Sto utilizzando la YI Dome Camera 1080p ormai da quasi un mese, sfruttando anche il piano YI Cloud con registrazione dei movimenti e mantenimento in archivio per 7 giorni (YI offre anche un mese di prova gratuita) e non posso che ritenermi soddisfatto. Certo ci sarebbero tante migliorie da poter apportare, così come alcune mancanze rispetto a prodotti di fascia più alta – penso ad esempio al riconoscimento dei soggetti e dei volti – ma quando si guarda il prezzo di questa YI Dome Camera 1080p e lo si mette a confronto con quello di prodotti come le telecamere Netgear Arlo, Nest e così via, ci si rende subito conto che non si può fare altro che bloccarsi nelle critiche, prendere e portare a casa.

L’unico punto di cui è bene essere consci, e che francamente potrebbe essere un buon motivo per spingere qualcuno ad orientarsi verso altre soluzioni, è la completa mancanza di supporto per i maggiori ecosistemi per la domotica. Mi riferisco in particolare ad Apple HomeKit, Google Assistant e Amazon Alexa, che entro il 2018 arriverà in Italia. L’integrazione con questi sistemi permette di controllare gli apparati con maggiore libertà, bypassando le singole app ufficiali e aggiungendo maggiori sistemi di interazione, come quello vocale. Per fare un esempio pratico, una telecamera che si integra con Apple HomeKit potrebbe essere aggiunta ad una scena specifica, e quindi attivarsi solo quando siamo fuori casa, oppure quando siamo fuori casa e quando stiamo dormendo. Viceversa attraverso l’app YI Home è unicamente possibile impostare degli orari standard di accensione e spegnimento (oppure agire sempre manualmente), funzione comunque comoda e utile se abbiamo una routine ben definita.

La telecamera YI Dome 1080p si trova su Amazon a 59€ ma spesso e volentieri è soggetta ad offerte che ne abbassano ulteriormente il prezzo. Al momento, ad esempio, risulta in promozione a 45€. Da considerare che i servizi YI Cloud sono decisamente più economici di quelli della concorrenza, che arrivano a far pagare circa 10€ al mese per tenere nel cloud le registrazioni di una singola videocamera, dovendo sborsarne ulteriori 5€ per ciascuna aggiuntiva. In definitiva possiamo dire che questa non è di certo la migliore in commercio, ma per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo difficilmente si può pensare di anche solo avvicinarsi alla proposta di YI – soprattutto considerando le offerte – così come alle altre telecamere di YI per interni ed esterni, fisse o motorizzate. Con una spesa complessiva di poche centinaia di euro è possibile installare telecamere che coprano tutte le zone salienti della casa e del suo perimetro, mantenendo poi attivo un piano YI Cloud ad un costo più che ragionevole.

PRO
+ Grazie alla testa motorizzata si può inquadrare un ambiente a 360°
+ Qualità video soddisfacente
+ La visione notturna copre un raggio adatto all’uso indoor
+ Il rilevamento del movimento non perde un colpo
+ Prezzo più che a fuoco
+ Si può abbinarle un buon servizio cloud non troppo costoso
+ Basta a se stessa, non servono base station aggiuntive

CONTRO
- Registrazione audio sotto le aspettative
- A volte le notifiche arrivano con un po’ di ritardo
- Wi-Fi solo a 2.4GHz
- Qualche scelta progettuale da riconsiderare
- Nessuna integrazione con HomeKit, Google Assistant o Alexa

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.