CES 2019: AMD prosegue la marcia di avvicinamento a Zen 2 e presenta la GPU Radeon VII

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AMD aveva dato parecchia enfasi al CES 2019 e a quello che avrebbe svelato: così è stato, visto che l’azienda ha fatto sentire molto bene la propria presenza. Alcuni giorni fa ha sparato le sue prime cartucce attraverso la nuova generazione di Ryzen Mobile, oggi invece è arrivata un po’ di  artiglieria pesante. I Ryzen 3000 per computer desktop, basati su Zen 2, si preparano per un rinnovato testa a testa contro Intel.

Alcuni dettagli della prossima architettura li avevamo già visti a novembre, a partire dal processo produttivo ibrido: 7 nm per la CPU e 14 per l’area I/O, che racchiude il controller di memoria ed altri elementi (per queste parti l’abbassamento di processo non porta al momento vantaggi tali da giustificarlo). Traendo beneficio anche da questa struttura interna ridisegnata ed unendoli ad altri interventi volti soprattutto ad aumentare il numero di istruzioni per ciclo sin dai contesti a singolo core, AMD intende spingere i processori octa-core sempre più nel mercato mainstream e non solo nelle fasce più alte della gamma. Il target è la competizione ad armi pari col recente top di gamma Intel Core i9 9900K, superandolo anche in termini di efficienza energetica, cosa che almeno dai primi test effettuati a Las Vegas sui prototipi di Ryzen 3000 sembra essere realtà. A bordo di questi processori sarà inoltre il supporto PCIe 4.0 x16, pronto a sostenere la crescente fame di banda delle GPU nonché delle memorie flash che utilizzano tale bus. Chi sperava fosse già arrivato il momento di mettere alla prova Zen 2, però, dovrà aspettare: le prime configurazioni arriveranno a cavallo tra il secondo e il terzo trimestre dell’anno.

Molto prima arriverà invece la Radeon VII, scheda grafica frutto di una robusta revisione dell’architettura Vega con l’obiettivo di recuperare quanto prima il gap con NVIDIA senza attendere la futura base Navi. Anche in questo caso paga bene il passaggio ai 7 nanometri e sebbene perda leggermente in unità d’esecuzione rispetto la precedente Vega 64 (si scende a 60) il tutto viene compensato da frequenze maggiori, in grado di arrivare sino ad un picco di 1.800 MHz; AMD parla di un 25% di performance in più a parità di TDP, ovvero attorno ai 300 W. Un altro elemento destinato a fare la differenza è nei 16 GB di veloce memoria HBM2 con un bus da ben 4096-bit, in grado di sostenere un flusso dati fino a 1 TB/s. A seconda dei giochi, viene stimato un miglioramento tra il 20 e il 42% comparata alla già citata Vega 64, con prestazioni finali vicine ed in certi casi persino superiori alla RTX 2080 rivale. Considerato però che i confronti non sono stati fatti sulla più potente variante Ti della scheda NVIDIA, così come alcuni assi nella manica ancora di loro esclusiva, a partire dal supporto ray-tracing, le GeForce mantengono ancora una buona leadership nel mercato. Ad ogni modo, visto come negli ultimi tempi queste comparative erano ben meno felici per le Radeon, fa piacere che pure qui la cura “alla Ryzen” stia sortendo i primi effetti; la vera sfida arriverà però nel 2020, quando si dovrà reggere l’urto delle Intel XE che segneranno il suo debutto nella grafica dedicata. Tempi interessanti ci aspettano all’orizzonte. La Radeon VII sarà disponibile a partire dal 7 febbraio, al prezzo di $699.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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