Le mappe Apple arrivano nel motore di ricerca DuckDuckGo

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Se contiamo i prodotti consumer, Apple compete con Google pressoché su tutto, a parte la ricerca. Per questa, da Mountain View arrivano annualmente diversi miliardi per assicurarsi che almeno sotto tale ambito negli uffici dell’Apple Park non abbiano tentazioni. È comunque inverosimile che Tim Cook e gli altri dirigenti decidano d’imbarcarsi da zero su un’avventura così complicata, dovendo far fronte a tante complicazioni nonché una mancanza d’esperienza confrontata a quella ventennale di Google. Persino Microsoft, che con Bing e ancor prima con MSN Search da più di dieci anni è operativa tra i motori di ricerca, non è riuscita a scardinare il dominio targato Big G, rendendo dunque difficile immaginare fortune migliori per Apple.

Quanto di più vicino ad un motore di ricerca made in Cupertino lo si può vedere utilizzando DuckDuckGo, un motore di ricerca con una fedele nicchia d’utenza e votato alla massima privacy, argomento su cui anche Apple spinge molto. Da diverso tempo questo motore può essere impostato per l’utilizzo, alternativo o predefinito, pure in Safari sia su iOS che su macOS. Oggi le due aziende aprono un nuovo fronte di collaborazione attraverso le mappe. Il servizio cartografico della mela è in fase d’implementazione su DuckDuckGo e lo si può provare cercando un indirizzo, una località, attività specifiche o nelle proprie vicinanze (le query in italiano, almeno per il momento, non sembrano però avere effetto nella versione nostrana; cercando ad esempio “musei di Milano” non otteniamo le mappe, che invece compaiono digitando “museums in Milan”). La piccola area in cui è collocata la mappa può essere poi espansa per una visuale a piena pagina, con un pulsante per le indicazioni che su Mac e iDevice rinvia all’app Mappe.

A livello tecnico, molto del merito va a MapKit JS, il set di strumenti rilasciato da Apple lo scorso giugno per permettere l’integrazione delle sue mappe in app e siti web. Ufficialmente c’è solo una variante ad uso gratuito con un numero massimo limitato di query giornaliere, ma è plausibile che DuckDuckGo abbia negoziato un accordo più libero nell’accesso al servizio. Non è nemmeno detto che l’abbia fatto dietro pagamento: MapKit JS è attualmente in Beta e a livello funzionale resta comunque ben lontano dal ventaglio d’opzioni offerte invece da Google Maps, per non parlare delle già note differenze proprio delle stesse mappe, e una partnership di questo genere permette di allargare il potenziale bacino d’utenza al di fuori dei dispositivi Apple nonché di raccogliere prezioso feedback. Dal punto di vista di DuckDuckGo, è senz’altro una collaborazione d’alto profilo che può far bene nell’attirare potenziali nuovi utilizzatori e aprire ad ulteriori sviluppi. Anche per le mappe, così come per le ricerche in generale, viene garantito l’anonimato e l’assenza di qualsiasi strumento di profilazione a fini pubblicitari.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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