Dopo anni in cui i fotografi la richiedevano a gran voce, Sony ha praticamente confermato di avere in programma la realizzazione di una mirrorless APS-C high-end, ovvero una sorta di A6500 (recensione) in un corpo comodo. Strano che si siano decisi proprio ora che tutto il mercato punta insistentemente sulle Full Frame, tuttavia non possiamo che essere contenti di una maggiore attenzione all’ergonomia in casa Sony. Questa nuova fotocamera, che chiamerei ipoteticamente A7000, dovrebbe arrivare entro la fine del 2019, mentre il primo annuncio dell’anno riguarda la Sony A6400.
Come il nome suggerisce chiaramente, si tratta di un corpo posizionato a metà tra la A6300 e la A6500, ma rispetto a quest’ultima possiede anche diversi vantaggi. Il sensore è sostanzialmente lo stesso su tutte e tre, un APS-C da 24MP di ottima qualità, ma la A6500 mantiene il ruolo di top di gamma grazie alla stabilizzazione e per il chip LSI che consente anche di avere una maggiore durata nello scatto continuo. La nuova A6400, però, ha il processore della A9 ed è nettamente la migliore in ambito AF. Oltre ai 425 punti per rilevamento di fase, le altre due avevano 169 aree di analisi per contrasto, mentre il nuovo modello sale anche qui a 425 aree. Migliora anche l’inseguimento e l’eye-tracking, sia per efficienza che per la semplicità con cui si attiva e si visualizza in tempo reale (uno dei difetti più fastidiosi sulla A6500).
Tra le altre cose positive della A6400 c’è sicuramente il menu più moderno, che già aveva subito qualche miglioria con la A6500 e che si presenta simile a quello della recente A7 III. Migliora anche l’autonomia, che supera i 400 scatti in base allo standard CIPA, e soprattutto migliora lo schermo. Finalmente Sony si è decisa a venire in contro ai propri utenti con uno schermo capace di ribaltarsi, cosa utile per i selfie ma soprattutto per i V-Log, visto che questo modello è gettonatissimo proprio tra gli YouTubers. Il meccanismo implementato consente al display di muoversi in avanti di quel tanto necessario per poterlo girare di 180° verso l’altro senza sbattere sulla sporgenza del mirino.
Un sistema ingegnoso che hanno messo in campo allo scopo di evitare la cerniera laterale, anche se onestamente io continuo a preferirla per la maggiore versatilità. Il display mantiene la stessa risoluzione rispetto alle sorelle ma possiede alcuni vantaggi, tra cui la luminosità che non scende durante una registrazione in 4K.
Ricapitolando, i principali punti che differenziano la A6400 dalle altre sono:
- Migliore velocità AF
- 425 punti AF a rilevamento di contrasto (oltre che di fase)
- Real-time Eye AF avanzato
- Nuovo Real-time Tracking per il tracking degli oggetti
- Display LCD touch screen orientabile a 180° per selfie e riprese video
- Nuovo profilo HLG/HDR
- Registrazione a intervalli per filmati in time-lapse (nativa)
- Prezzo di 1050€ solo corpo, 1150€ con il 16-50mm e 1450€ con il 18-135mm
- Disponibilità febbraio 2019