AMD fa sul serio con ZEN 2, Ryzen 3000 e GPU NAVI Radeon RX 5000

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Nella giornata di oggi AMD ha scagliato fulmini e saette contro la rivale Intel, svelando una nuova lineup ricolma di primati e con prezzi molto agguerriti. Nel keynote appena tenutosi al Computex si sono abbracciati tre diversi settori, iniziando da quello server / workstation con la nuova famiglia EPYC Rome basata sul processo produttivo a 7nm. Il CEO dell’azienda ha presentato una CPU con 64 core Zen 2, capace di offrire prestazioni raddoppiate e in grado di superare in scioltezza la controparte Xeon di Intel.

Le novità per noi più importanti sono in ambito desktop con gli AMD Ryzen di terza generazione, anch’essi basati su Zen 2. Oltre ad essere le prime CPU consumer realizzate a 7nm, inaugurano anche un’interessante soluzione tecnologica che vede il mantenimento del processo produttivo a 14nm per alcuni elementi del chip esterni al nucleo di calcolo. Tra gli aspetti chiave di Zen 2 c’è un notevole aumento della cache ed un miglioramento dell’IPC del 15%, tutte cose che dovrebbero arginare alcuni dei limiti delle precedenti generazioni. In questa prima fase sono stati annunciati solo cinque processori, tutti piuttosto interessanti.

Il Ryzen 7 3700x è un 8-core/16-thread che punta tutto sul bilanciamento delle specifiche e l’efficienza energetica. Mostra infatti un incredibile TDP di soli 65W con un clock base di 3,6 GHz che può salire fino a 4,4 GHz. Sono ben 36 i MB di Cache L3 e si parla di un 15% in più di prestazioni in single-thread e fino al 18% in più in multi-thread rispetto al precedente 2700X, che tuttavia aveva un TDP di 105W, ovvero 40W in più. Secondo l’azienda il 3700X è più veloce del 30% rispetto al rivale commerciale di Intel, ovvero l’i7-9700K (che costa più o meno la stessa cifra ma è un 8-core/8-thread). Davvero interessante il prezzo, fissato a soli $329.

Il Ryzen 7 3800X è molto simile nelle specifiche, con medesimi 8-core/16-thread e 36MB di Cache. Questo è tuttavia votato ad ottenere le massime performance portando il TPD a 105W. I maggiori consumi sono principalmente legati alla frequenza stock di 3,9 GHz anche se in Turbo la differenza si assottiglia, fermandosi a 4,5 GHz, ovvero solo 100MHz in più della precedente. È probabile che questa CPU appaia poco appetibile visto che i medesimi risultati si potranno quasi sicuramente ottenere con un overclock a partire dal 3700X, tuttavia AMD l’ha sapientemente posizionata in una fascia di prezzo piuttosto vicina con un prezzo di $399. Si confermano anche in questo caso i medesimi vantaggi per thread dovuti a Zen 2 e prestazioni confrontabili a quelle del più costoso Intel i9-9900K.

Il Ryzen 9 3900X segna un ulteriore primato in ambito consumer con 12 core/24 thread. Da notare che con l’architettura Zen 2 si potrà arrivare anche a 16 core visto che ognuna delle due parti centrali del chip può supportarne fino ad 8. Il clock base di questa CPU è di 3,8 GHz con accelerazione fino a 4,6 GHz, ben 70MB di cache L3 ed un TPD davvero contenuto di soli 105W. Per trovare un corrispettivo nella lineup del chipmaker di Santa Clara si deve guardare all’i9-9920X che però ha una TDP di ben 165W e costa oltre $1000. AMD sembra intenzionata ad assestare un duro colpo anche qui, riportando un miglioramento rispetto al diretto rivale di circa l’8% ma con un prezzo inferiore alla metà, ovvero solo $499.

A completare il quadro in fascia economica ci sono poi le varianti Ryzen 5, con il 3600 6-core/12-thread da 3,6 GHz (fino 4,2 GHz) con TDP di 65W a $199 e il 3600x che differisce per un clock superiore di 3,8 GHz (fino a 4,4 GHz) ed un prezzo di $249.

Le CPU Ryzen di terza generazione saranno fisicamente compatibili con il socket AM4 ma non con tutti i chipset. Niente da fare per l’A320, mentre per B350 ed X370 dipenderà dal produttore della scheda madre che potrà o meno rilasciare un update del BIOS. Il supporto nativo si ha con i chipset B450 e X470 ma soprattutto con il nuovo X570. Questo offrirà il meglio della nuova piattaforma AMD anche grazie alla presenza della PCI Express 4.0, qui alla sua prima implementazione commerciale. Questa offrirà fino a 40 linee PCIe, 20 gestite dalla CPU e 20 dalla scheda madre. Ecco perché quest’ultima arriverà a consumare anche 11W e sarà dotata di un proprio sistema di dissipazione.

Infine un rapido accenno anche al mondo delle GPU, dove AMD sta faticando molto a mantenere una parvenza di competizione con NVIDIA. Oggi è stato confermato l’arrivo delle nuove Radeon basate su NAVI che faranno parte della neonata famiglia RX 5000. Un po’ a sorpresa è stata ufficializzata una nuova architettura denominata RDNA che sostituirà la precedente GNC e sarà anch’essa realizzata con processo produttivo a 7nm. Si parla di un incremento del 25% delle prestazioni per clock e soprattutto di un 50% di miglioramento a parità di consumo. Quest’ultimo aspetto è davvero promettente e rimettere AMD sulla buona strana in termini di efficienza energetica. Durante l’evento odierno è stata mostrata solo la RX 5700 di fascia media, che dovrebbe teoricamente competere con la 2070 offrendo prestazioni superiori del 10%.

La cosa più interessante sarà però quella di verificare l’efficienza di un sistema interamente AMD, iniziando dalla piattaforma X570 ed utilizzando sia i nuovi Ryzen 3 che GPU NAVI collegate su PCIe 4.0. L’azienda ha ovviamente spinto su questo tipo di approccio sostenendo che potrà portare ad un incremento delle prestazioni grafiche pari al 69% rispetto a soluzioni analoghe Intel/NVIDIA su PCIe 3.0. Il bello di tutto questo è che quanto è stato annunciato oggi non è ipotetico ma arriverà sul mercato già il prossimo luglio e con un supporto molto esteso da parte di tutti i produttori. Alcuni di questi, tra cui Asus, hanno presentato una linea di nuove schede madri X570 composta da quasi 20 prodotti, cosa che dimostra chiaramente la bontà e le potenzialità della piattaforma.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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