Sei anni fa Google ha acquistato Waze, un’app gratuita che ha continuato il suo percorso di crescita e diffusione senza essere fagocitata. Parte del servizio è sovrapponibile a quello di Maps, almeno per quanto riguarda la navigazione, ma Waze è molto apprezzata per l’approccio basato sulla condivisione di esperienze e di informazioni, con 115 milioni di utenti che segnalano incidenti, lavori in corso, autovelox ed altro per ottimizzare le indicazioni stradali.
Solo di recente Google ha iniziato ad integrare alcune di queste funzioni nella sua app principale, coprendo un totale di 40 nazioni tra cui l’Italia. Data la differenziazione in atto in casa Waze, che ora prevede anche il servizio Carpool in Brasile, Israele, Messico e Stati Uniti, e considerando anche la sua notorietà, è facile che questa mantenga una propria autonomia. Tuttavia è ragionevole che si punti ad un ecosistema condiviso fatto di dare e avere, in cui Maps offra la cartografia e riceva in cambio alcuni vantaggi dovuti all’approccio social. In particolare nelle prossime settimane dovremmo iniziare a vedere gli autovelox in aggiunta alla precedente introduzione degli strumenti di condivisione.