Recensione Zaino Inateck per fotocamera e computer portatile

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Fino a qualche anno fa utilizzavo quasi esclusivamente borse messenger, ad eccezione delle escursioni e di quei casi in cui servisse molta attrezzatura. Continuo ad apprezzarle moltissimo, specialmente per il loro stile, ma sempre più spesso esco di casa con lo zaino. Tra la migliore distribuzione del carico, la stabilità che si ottiene e la conseguente postura più corretta, questi ultimi ci affaticano di meno e, se non si caricano troppo, ci si dimentica quasi di averli. Di norma sono portato a sceglierli guardando nei cataloghi dei brand fotografici che già utilizzo ma, seguendo molto Amazon per le SaggeOfferte, noto che si stanno facendo strada anche altri nomi nuovi, con prodotti interessanti e dal prezzo contenuto. Ultimamente ho avuto la possibilità di provare lo zaino fotografico Inateck CB2001-BU, che non posso chiamare diversamente poiché l’azienda non è solita creare nomi commerciali e orecchiabili per le proprie linee di prodotto (ma sarebbe il caso di iniziare a farlo!).

Lo zaino è piuttosto grande e da vuoto pesa circa 1,5Kg. È disponibile nelle colorazioni grigio chiaro e blu, che vedete in foto. L’esterno è di un tessuto tecnico sottile e un po’ rigido, che non è molto gradevole al tatto ma sembra robusto ed è idrorepellente. Dietro una cerniera all’esterno si trova anche una copertura integrale da applicare sullo zaino, utile per proteggere meglio la nostra attrezzatura sotto la pioggia.

La chiusura frontale è affidata a due clip a scatto di metallo, coperte da fibbie in simil-pelle per ottenere uno stile più vintage e ricercato. Sembrano abbastanza sicure e sono più stabili di quelle calamitate che vanno di moda ultimamente, e sono anche comode da aprire e chiudere.

I colori principali in questa versione sono due, un blu scuro ed uno chiaro, entrambi molto poco saturi e quello chiaro tende leggermente sul blu/viola. Il risultato è moderno, con un look urbano e casual molto distante da quello classico degli zaini tecnici/fotografici che si capisce lontano un miglio contengano attrezzatura.

Lo spazio principale in alto è libero e non vincolato da strutture, dunque si può riempire con abbigliamento, accessori e qualsiasi altro bene di necessità. C’è poi una zip posteriore che sembra piccola ma in realtà si può riempire per bene, nel mio caso con dei trigger fotografici e batterie. In alto si nota un’area più imbottita e dedicata al portatile. Nella foto lo vedete con un Huawei Matebook 13 ma contiene computer con schermi fino a 15″.

Lo schienale è ben imbottito e traspirante, con spallacci larghi e ben profilati. È presente anche una cinghia per fissarlo alla vita. Da qui si accede al vano più tecnico destinato alla fotografia, grazie ad una doppia zip che si apre completamente sui due lati.

Il vano è ampio, più della metà dell’intero zaino, ed ha diversi divisori già pronti all’uso. Le possibilità di configurazione sono moltissime e si adatta anche a reflex di taglia grande e lunghi obiettivi. Ad esempio si può inserire una 5D con il 70-200, portare una seconda 5D ed un paio di obiettivi in più.

Io l’ho caricato con una Sony A7 III (recensione) ed il 24-70 GM, l’85mm f/1,8 ed una Lumix GX9 con 20mm già attaccato. Ho portato anche un flash ed è rimasto uno spazio vuoto in cui ho messo il Tamron 28-75mm f/2,8 giusto per farvi vedere un setup completo. I separatori sono spessi il giusto e abbastanza protettivi. Pure in basso sembra ci sia la giusta imbottitura, anche se la base non è rigida. Nell’esterno di questo vano si notano anche due tasche utilissime per memorie e batterie.

Dimenticavo: c’è anche una grande tasca sul frontale, che è alta e dotata di diversi scompartimenti. Non ci si possono mettere elementi molto spessi ma è utilissima per cavetteria, documenti, smartphone, powerbank, ecc… Il numero di tasche in questo zaino è soddisfacente, si riesce a sistemare tutto senza problemi, ma c’è anche una retina esterna che può essere usata per una borraccia oppure come contenimento di un treppiede, che in alto si fissa con una cinghia.

Da notare che vi si possono teoricamente mettere anche quelli standard ma risultano sbilanciati sia per l’eccessiva altezza che per il peso, che essendo laterale diventa scomodo. Consiglio quindi l’utilizzo con treppiedi da viaggio compatti come i Travel Angel.

L’accesso interno all’attrezzatura è apprezzato da molti tuttavia non è sempre pratico. Ecco perché sul lato destro (o sinistro da indossato) si trova una zip che dà accesso veloce all’are interna, dove si posiziona la prima fotocamera. Curioso che ci sia anche un accesso simile per l’area superiore, che pensavo fosse inutile visto che non è organizzata e si mette la mano alla cieca, però capita di usarlo.

Per raggiungere questa zona laterale si deve spostare lo zaino sul davanti, ma per trovarsi la fotocamera con l’impugnatura sulla destra la si deve riporre inizialmente capovolta. Strana cosa, probabilmente dovuta al fatto che di solito queste aperture si trovano sul lato opposto. Bisogna anche prestare un po’ di attenzione perché la tasca non ha un soffietto laterale contenitivo, dunque se lo zaino è in verticale quando si apre l’attrezzatura è a rischio caduta. Inoltre non c’è modo di bloccare l’accesso dall’esterno, cosa che potrebbe rappresentare un problema di sicurezza in alcuni ambienti.

Conclusione

Questo zaino segue una linea già ben nota nel campo fotografico, infatti quasi tutti i brand ne hanno uno simile a listino con apertura interna ed accesso rapido laterale. Non è la formula che preferisco in assoluto, però devo ammettere che ci si può abituare ed ha i suoi pregi. Esteticamente mi è piaciuto, lo trovo un riuscito mix di classico e moderno. Le finiture sono generalmente buone anche se ovviamente non al pari di quelle che possiamo ritrovare in zaini che costano 4 o 5 volte tanto. La capienza è ottima, ci sono moltissime tasche e diversi ambienti in cui organizzare le nostre cose al meglio. È un po’ pesante da vuoto e direi anche grande per l’uso quotidiano, ma se non si carica troppo rimane snello. Riempiendolo al massimo gli spallacci larghi svolgono ugualmente un buon lavoro di supporto, ma sarà utile utilizzare anche la cinghia alla vita per maggiore stabilità e comodità. La cosa interessante è di sicuro il prezzo visto che lo zaino Inateck CB2001-BU viene proposto a meno di 65€ e va ogni tanto in sconto (attualmente c’è un 10% in meno ad esempio). Tenendo in considerazione il costo, la qualità che si ottiene è davvero buona e certamente commisurata, soprattutto se vi piace questo stile urbano e discreto. Spero che l’azienda valuti la possibilità di farne anche uno simile ma più piccolo, basandosi su portatili 13″ ed un po’ meno attrezzatura. Con l’occasione sposterei le aperture laterali dalla parte opposta per risolvere il ribaltamento della fotocamera. Inoltre, se si utilizzasse una doppia zip per le tasche laterali sarebbe possibile mettere un piccolo lucchetto in caso di necessità.

PRO
+ Economico
+ Design pulito e stile urbano
+ Molto capiente
+ Diversi scomparti e tasche per organizzare tutto
+ Buone imbottiture
+ Ampio spazio per il portatile
+ Supporto per un piccolo treppiede
+ Impermeabile e con copertura integrale inclusa

CONTRO
- Il materiale esterno è un po’ rigido, non molto piacevole al tatto
- Le aperture laterali sono dalla parte opposta e la fotocamera risulta capovolta
- Non c’è modo di bloccare le aperture laterali

DA CONSIDERARE
| È grande per l’uso quotidiano in città: avrei preferito il formato da 13″

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.