Da Google Home Mini a Google Nest Mini: nuovo nome, design familiare, più bassi

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Nell’evento odierno, Google non ha presentato solo le novità relative alla serie Pixel. Ha parlato anche di Nest, marchio secondario dove stanno confluendo tutte le soluzioni di domotica realizzate a Mountain View, inclusi gli smart speaker. Il Google Home Mini è il prossimo ad evolvere sotto questa iniziativa, diventando così Google Nest Mini.

Come si può vedere, il design non varia moltissimo dal modello che va a sostituire; la maggiore modifica in tal senso è costituita dalla possibilità di attaccarlo alla parete con apposito supporto. Gli interventi di peso sono tutti sotto la scocca, con un audio migliorato soprattutto nella resa dei bassi, dichiarandone una presenza doppia rispetto ad Home Mini. L’ottimizzazione hardware è stata seguita da quella software, per far sì che la qualità sia superiore su tutta la gamma di frequenze. Avvicinando la mano al dispositivo, i LED collocati nella parte superiore s’illuminano, permettendo col tocco di aumentare o ridurre il volume. In base al rumore ambientale rilevato, Nest Mini è in grado anche di regolarlo automaticamente. Stesso percorso di perfezionamento vale anche per il riconoscimento vocale, ora con tre microfoni e più efficace pure in stanze molto rumorose. Può essere integrato con altri prodotti Google Home e Nest presenti per estendere la riproduzione in tutta la casa, o spostarla in un diverso punto. Infine, un nuovo chip dedicato al machine learning consente di processare velocemente molti più dati con Google Assistant anche in locale. Le vendite inizieranno il 22 ottobre, con preordini già avviati al prezzo di 59€. Due sole tonalità disponibili, ovvero Grigio chiaro ed antracite; almeno per il momento sembrano restare altrove le varianti Coral e Sky, in particolare quest’ultima che ironia della sorte vuole ispirata al lago di Como.

Non è chiaro se il nostro mercato è tra gli 8 che lo riceveranno, ma Google ha presentato pure un secondo dispositivo Nest. Altoparlante smart o router Wi-Fi? Perché non averli tutti e due? È il principio alla base di Google Nest Wifi, che combina e migliora le capacità del router predecessore a quelle degli altri dispositivi domotici. Il sistema si compone del modulo principale e di un extender secondario, che garantiscono rispetto al vecchio modello una copertura fino al 25% superiore, ulteriormente estensibile collegando più extender. Tutte le configurazioni possono essere effettuate in modo semplice e rapido attraverso l’app Google Home. Il comparto audio è direttamente derivato dal Nest Mini, con le medesime prestazioni. Google Nest Wifi arriverà negli USA a partire dal 4 novembre, coi successivi mercati a seguire entro l’anno. La configurazione base, con un router ed un extender, potrà essere acquistata a $269; il pacchetto con router e due extender costerà invece $349.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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