MacBook Air 2020: l’i5 è il vero best-buy

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Dopo la presentazione del MacBook Air 2020 ho ricevuto moltissimi messaggi di utenti che mi chiedevano cosa fosse cambiato, se fosse ancora molto inferiore al Pro e quale configurazione scegliere. Ho subito pensato di girare un vlog per parlarne ma poi ho visto che non c’erano ancora informazioni specifiche sulle CPU utilizzate e dunque ho iniziato a fare un po’ di ricerche. Sono arrivato a delle prime conclusioni ma avevo dei dubbi sulla loro validità e, per questa ragione, mi son detto: iniziamo a pubblicare un articolo e vediamo cosa succede.

Il risultato è stato che abbiamo avuto più tempo per pensare e di confrontare le idee, sia in redazione che con voi lettori. In particolare devo ringraziare il lettore Leresyn che mi ha dato un ulteriore conferma rispetto ad un pensiero che stavamo maturando, ovvero che Apple avesse utilizzato processori serie Y per tutta la gamma, cosa che effettivamente appare ragionevole dato che l’impianto di dissipazione è lo stesso per tutti i modelli e dunque non sarebbe logico adoperare CPU con TDP molto diversi.

Serie Y CPU TDP iGPU
10a Gen. Core / Thread Clock Base (Turbo) Base (Custom) Classe EU Clock
i7-1060G7 4C / 8T 1,0GHz
(3,8GHz)
9W
(up to 12W)
Iris Plus 64EU 1,1GHz
i5-1030G7 4C / 8T 0,8GHz
(3,5GHz)
9W
(up to 12W)
Iris Plus 64EU 1,05GHz
i5-1030G4 4C / 8T 0,7GHz
(3,5GHz)
9W
(up to 12W)
Iris Plus 48EU 1,05GHz
i3-1000G4 2C / 4T 1,1GHz
(3,2GHz)
9W
(down to 8W)
Iris Plus 48EU 0,9GHz
i3-1000G1 2C / 4T 1,1GHz
(3,2GHz)
9W
(down to 8W)
UHD 32EU 0,9GHz

Quindi, rivedendo un po’ le tabelle delle CPU di decima generazione in quella fascia ho localizzato quelle che, ormai quasi certamente, sono le sigle dei processori che equipaggiano i nuovi MacBook Air 2020. E di conseguenza sono cambiate anche le conclusioni.

Per quanto riguarda l’i3 non c’è molto da discutere, in quanto l’unico esemplare che rientra nelle specifiche di Apple e che abbia una iGPU Iris Plus è l’i3-1000G4, il quale ha 2-core/4-thread, TPD di 9W, clock base di 1.10 GHz e Turbo Boost fino a 3,20 GHz. La iGPU  G4 è appunto una Iris Plus con 48 Unità di Esecuzione.

Salendo verso l’i5 con solo 50€ in più in fase d’ordine, troviamo l’i5-1030G7. Questo ha un clock base di 800 MHz con TDP di 9W ma può essere spinto fino a 12W portando il clock a 1,1 GHz, così come ha fatto Apple. In questo caso abbiamo però un 4-core/8-threads, Turbo Boost fino a 3,6GHz e, soprattutto, la iGPU Iris Plus G7 che è identica alla G4 ma dispone di 64 Unità di Esecuzione, offrendo un miglioramento delle performance.

In opzione con 130€ in più sul modello base si può avere l’i7-1060G7. Anche in questo caso i dati di base sembrano differenti da quelli dichiarati da Apple ma sul sito del produttore si legge che rispetto al TDP base di 9W con clock a 1,00GHz si può configurare fino a 12W portando la frequenza base a 1,3GHz. Per contenere la CPU sul fronte termico Apple sembra aver deciso di limitarsi a 1,2GHz mentre il Turbo Boost coincide con un massimo di 3.80 GHz. Anche questa GPU ha 4-core/8-thread e la iGPU G7 con 64 EU.

Le conclusioni di massima non cambiano molto rispetto a quelle basate sulle prime impressioni, tuttavia sposterei sull’i5 il bollino di best-buy. Considerando l’i5-1030G7 avremo la iGPU Iris Pus migliore già da questo processore, che costa comunque 80€ in meno rispetto l’i7. Per altro questo upgrade è così economico in Italia ma negli US costa $100 + tasse, dunque per qualche ragione ancora da indagare per una volta siamo noi ad essere avvantaggiati. Ovviamente l’i7 sarà più a suo agio con i carichi intensivi, anche perché l’i5 è stato spinto al massimo delle sue possibilità (partendo da un clock base di 800 MHz) ed offre anche un leggerissimo bump di frequenza per la iGPU (da 1,05 a 1,1 GHz). Tuttavia il resto delle specifiche sono identiche, così come le istruzioni supportate. Ecco perché, tutto sommato, l’i5 sembra attualmente la scelta migliore.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.