Arrivano le mascherine made in Apple (ma solo per i suoi dipendenti)

Abbiamo già visto negli scorsi mesi le svariate iniziative intraprese da Apple nell’ambito dell’emergenza COVID-19, e tutt’oggi la situazione è ben lungi dall’essere rosea. Proseguono i lavori insieme a Google sulle notifiche di esposizione, c’è ancora un forte uso del lavoro remoto, numerosi Store nel mondo sono stati nuovamente soggetti a chiusure e gli eventi di quest’anno si avviano ad essere tutti totalmente digitali, dopo l’apripista della WWDC 2020 di fine giugno. In generale, il trend di ripresa nei contagi non lascia molta tranquillità, soprattutto con l’imminente arrivo dell’autunno e l’abbassamento delle temperature, che si teme possa restituire maggiore forza alla diffusione del virus. Con tanti vaccini in preparazione e ancor di più il costante miglioramento dei protocolli di cura, tuttavia, lo spettro di un periodo infernale come quello tra febbraio ed aprile sembra essere abbastanza distante. Pur non escludibili mai al 100%, nuovi lockdown non sono attualmente presi in considerazione, con le economie globali già molto prostrate da quello avvenuto. Si va verso una cauta convivenza col Coronavirus, con tutte le regole e gli accorgimenti del caso.

In quest’ottica s’inserisce il nuovo prodotto Apple fresco di presentazione: una mascherina. Anzi, due. Si chiamano Face Mask e ClearMask, svelate da Mark Gurman su Bloomberg con successiva immagine pubblicata da MacRumors. La prima è la più complessa nella struttura, comprendendo tre strati di filtrazione per impedire l’ingresso e l’uscita di droplet, riducendo così sensibilmente i rischi di contagiare o contagiarsi. Potrà essere riutilizzata e lavata fino a 5 volte prima di richiedere la sostituzione, offre una copertura completa per naso e bocca e dispone di lacci regolabili in modo da garantire sia sicurezza sia comfort nell’uso, adattandosi alle singole esigenze. La seconda mascherina è più semplice, analoga a quelle chirurgiche comunemente utilizzate ma del tutto trasparente. Ciò consente di mantenere un discreto livello di protezione e soprattutto di permettere la comprensione del labiale dell’indossatore da parte di interlocutori con problemi di udito.

Come qualsiasi dispositivo Apple che si rispetti, anche qui non si è lesinato nei preparativi. Entrambe le mascherine sono state sviluppate dal team interno di design, al pari di un Mac o di un iDevice, e la produzione viene interamente gestita da Apple. Stando a quanto dichiarato dalla stessa azienda a Bloomberg, durante la progettazione è stata effettuata un’attenta ricerca dei materiali da utilizzare, al fine di trovare combinazioni ideali che garantissero il livello di protezione desiderato senza ricorrere alle medesime tipologie destinate al personale medico, cosa che avrebbe rischiato di intralciarne le forniture. Per la ClearMask, inoltre, ha chiesto ed ottenuto l’approvazione della FDA, diventando così la prima mascherina chirurgica trasparente ad averla.

La distribuzione delle Face Mask inizierà nelle prossime due settimane, con le altre che seguiranno a ruota. Non c’è alcun prezzo da sapere, tuttavia, perché non saranno in vendita: sono destinate solo ai dipendenti, sia Corporate che Retail. L’immagine soprastante proviene proprio dalla intranet Apple, fornita a MacRumors da un impiegato rimasto anonimo per ovvi motivi. Nessuna chance di ottenerle, almeno allo stato attuale, nemmeno per i visitatori degli Store. Presumibilmente al fine di non renderle una sorta di discutibile gadget, per loro continuerà la fornitura all’ingresso di mascherine chirurgiche non Apple.

(Come da aggiornamento successivo di MacRumors, riportiamo qui: la ClearMask non è stata realizzata da Apple, ma dall’omonima società ClearMask LLC. L’azienda di Cupertino è dunque solo una delle clienti del prodotto. Discorso diverso per la Face Mask che è stata invece realizzata del tutto internamente.)

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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