Microsoft presenta il nuovo Surface Laptop Go e aggiorna il Surface Pro X

Se settembre è stato un mese ricco di presentazioni, ottobre si preannuncia non essere da meno. Oggi ad aprire le danze è direttamente Microsoft, che porta novità all’interno della gamma Surface. La prima dà al Surface Laptop un fratello minore, ma nemmeno troppo: nelle configurazioni maggiori, il Surface Laptop Go offre infatti discrete prestazioni in un formato più compatto, che ne favorisce ulteriormente la portabilità.

Costruito con un mix di alluminio e policarbonato, il Surface Laptop Go è dotato di uno schermo multitouch da 12,4″, con risoluzione 1536×1024: non propriamente l’ultimo grido, ma comunque adeguata per i contesti d’uso cui si presta e mantiene l’aspect ratio 3:2 già apprezzato sugli altri modelli. Un solo processore per tutte le configurazioni, Intel Core i5 1035G1, anche in questo caso non la proposta più recente da Santa Clara, però non è nemmeno di anziana produzione e resta più che valida tuttora. Due i tagli di memoria: 4 e 8 GB, LPDDR4X. L’archiviazione può contare invece su 64 GB eMMC o ben più prestanti SSD da 128 e 256 GB. Sopra lo schermo si trova una fotocamera con risoluzione 720p, mentre il comparto audio conta su altoparlanti con Dolby Audio e due microfoni. La connettività prevede Bluetooth 5.0 e Wi-Fi 6/802.11ax. Con l’eccezione della configurazione base, il Laptop Go dispone anche di un sensore d’impronte digitali integrato nel pulsante d’accensione. La batteria promette fino a 13 ore di autonomia in contesti d’uso produttivi e viene ricaricata dall’alimentatore collegato alla porta proprietaria Surface Connect; assieme ad essa troviamo pure una USB-C, una USB-A e il jack cuffie da 3,5 mm. Preinstallato troviamo Windows 10 Home in modalità S, che accetta solo l’installazione di applicazioni dal Microsoft Store e può essere sbloccata gratuitamente per ottenere la piena operatività.

Veniamo infine alle tonalità disponibili e i prezzi. Purtroppo Microsoft ha previsto per l’Italia solo la colorazione Platino per il Surface Laptop Go, lasciando fuori Ice Blue e Sandstone. Tre sono le configurazioni previste, a partire dalla base con 4 GB di RAM e 64 GB eMMC proposta a 649€; una netta differenza rispetto i $549 richiesti Oltreoceano e più in generale, purtroppo, appaiono elevati in considerazione dei magri quantitativi di memoria. Va meglio con le configurazioni 8/128 e 8/256 GB, entrambe dotate anche del sensore d’impronte, proposte rispettivamente a 819€ e 1019€. La fase di preordine è già iniziata, con le vendite che partiranno dal 12 novembre.

Ci sono novità anche per il Surface Pro X, sebbene si tratti più di un refresh che di una nuova generazione a tutto tondo. La principale novità è costituita dal SoC Microsoft SQ2, successore dell’SQ1 e basato sullo Snapdragon 8cx Gen 2, dotato della GPU integrata Adreno 690, rispetto al 685 del precedente. Il resto delle caratteristiche rimane pressoché invariato. Ha uno schermo PixelSense da 13″, con risoluzione 2880×1920 e supporto multitouch, compatibile con la Slim Pen. L’unità include anche un modulo dedicato all’elaborazione dei compiti legati all’intelligenza artificiale. La RAM LPDDR4X può essere da 8 o 16 GB, mentre il modulo SSD rimovibile può essere scelto in tre tagli: 128, 256 e 512 GB. La fotocamera anteriore è da 5 Megapixel, utilizzabile per Windows Hello, mentre quella posteriore arriva a 10 Megapixel e registra in 4K. L’audio è affidato ad una coppia di microfoni in cattura e due altoparlanti stereo Dolby Audio. Dispone di due porte USB-C, in aggiunta alla proprietaria Surface Connect e all’attacco per l’opzionale Signature Keyboard, che include la Slim Pen ed un alloggiamento dedicato dove riporla. Oltre a Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 5.0, il Surface Pro X dispone pure di connettività 4G LTE Gigabit con slot nano-SIM. La batteria arriva fino a 15 ore dichiarate e dispone del supporto alla ricarica rapida.

Il sistema operativo preinstallato è Windows 10 Home, con la possibilità di eseguire applicazioni ARM e in emulazione quelle x86 a 32-bit, supporto che a breve si estenderà pure alle x64 aumentando sensibilmente la compatibilità, seppur con prestazioni inferiori se comparata al software compilato per l’architettura nativa. Il rinnovato emulatore non sarà esclusiva del Surface Pro X, ma arriverà su tutti i PC Windows con processori ARM, il che contribuirà senz’altro ad aumentarne l’appeal sui mercati, soprattutto quelli aziendali. L’auspicio è che, come Rosetta 2 sui prossimi Mac con Silicon, l’emulazione sia una misura intermedia nell’attesa che la piattaforma prenda più piede.

L’unica altra novità del Surface Pro X 2020 è nelle tonalità: il Platino si affianca al Nero satinato già disponibile. Molto curiosa la permanenza nella gamma delle versioni con SoC SQ1, che rendono la gamma piuttosto articolata:

  • SQ1 / 8 GB RAM / 128 GB SSD: 1.169€
  • SQ1 / 8 GB RAM / 256 GB SSD: 1.499€
  • SQ1 / 16 GB RAM / 256 GB SSD: 1.699€
  • SQ2 / 16 GB RAM / 256 GB SSD: 1.799€
  • SQ1 / 16 GB RAM / 512 GB SSD: 1.999€
  • SQ2 / 16 GB RAM / 512 GB SSD: 2.099€

Il colore Platino è abbinabile solo alle due configurazioni SQ2. I preordini sono già partiti, mentre la disponibilità commerciale verrà avviata dal 27 ottobre.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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