Recensione Nanlite Forza 60: luce video compatta, potente ed economica

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Quando si iniziano a fare fotografie e video è facile concentrarsi sugli strumenti che si terranno in mano, quindi le fotocamere e gli obiettivi. In realtà molti si accorgono dell’importanza di questi ultimi troppo tardi, dopo aver speso gran parte del budget sul corpo macchina. Arriva ancora dopo la consapevolezza di quanto sia importante sfruttare la luce: crearla o modificarla a proprio vantaggio. In alcuni casi basta veramente poco. Ad esempio all’aperto, scegliendo bene l’ora e la posizione, un banale pannello diffusore/riflettente può fare tanto e non costa nulla. Migliori risultati si ottengono con grandi vele, ma lì inizia ad aumentare la spesa ed è richiesto almeno un aiutante. E se si vuole controllare la luce in modo più creativo si deve ricorrere anche ai flash e ad eventuali modificatori. Insomma, la situazione può diventare costosa e complicata molto in fretta. Nel video il discorso è lo stesso, salvo sostituire la parola flash con luce continua.

Parlando di luci per il video le opzioni sono sterminate. Si parte dalle semplici lampadine con diffusori per passare ai pannelli, di ogni forma e tipologia, ai faretti, i tubi, le monotorce, ecc.. Queste ultime sono tra le più utili perché offrono solitamente una buona potenza e tanta versatilità per controllare il fascio di luce tramite modificatori. Rientra proprio in questa categoria il Nanlite Forza 60 che ho acquistato di recente dal rivenditore ufficiale Riflessi Shop ad un prezzo molto contenuto. L’ho scelta perché presenta alcune caratteristiche tecniche e strutturali davvero interessanti che vi illustrerò in questa recensione.

Bella dotazione con qualche carenza

Iniziamo col dire che arriva in una bella borsa da trasporto, compatta e ben imbottita. All’interno si trova la luce con la sua piccola staffa, l’alimentatore e il riflettore con attacco proprietario. Prima di parlare delle tante qualità positive di questa luce, devo menzionare un paio di aspetti negativi che emergono proprio dalla dotazione di serie.

Il primo è che manca un telecomando remoto, che si acquista a parte per circa 25€ (RC-1). Si tratta di un normale comando radio con display ma fatto piuttosto bene. Ho gradito in particolare che siano state inserite 3 coppie di tasti +/- così da agire direttamente su: canale, luminosità, temperatura. C’è anche un pulsante per scegliere il tipo di luce (dura/morbida) che però non ha effetto sul Forza 60 (che è il base gamma). Sarà anche inutile tentare di modificare la temperatura colore in quanto è fissa a 5600K (daylight). Esiste tuttavia il modello bi-color che risponde al nome di Forza 60B e può andare da 2700K a 6500K.

Il secondo elemento potenzialmente negativo da considerare è l’attacco proprietario. In parte la scelta è stata obbligata per via delle ridotte dimensioni di questa luce, ma ci costringe ad acquistare per lo meno l’adattatore Bowens (AS-BA-FZ60) da 39€ se non si vuole essere limitati ai soli modificatori Nanlite. Va detto che l’azienda ne ha realizzati alcuni molto validi, come la lente Fresnel con barndoor (FL-11) oppure i due proiettori (PJ-FZ60-19 e PJ-FZ60-36) con porta Gobo e Gel, ma al momento ho preferito iniziare con l’adattatore Bowens così da usare i miei diffusori.

La forza è nelle dimensioni

Uno dei principali motivi per cui ho deciso di acquistare il Nanlite Forza 60 è la sua dimensione. Non avevo mai visto una luce monotorcia così piccola: è un parallelepipedo di circa 19 x 10 x 8 cm con un peso di soli 800 grammi. Il case è costruito in metallo e plastica, rifinito molto bene ed assemblato con cura. La staffa, poi, consente una rotazione quasi completa, di circa 330°.

Ovviamente parliamo di una luce a LED COB (chip-on-board) da 60W, che non è tantissimo, ma tutte le rivali che ho visto e provato con pari caratteristiche sono decisamente più voluminose, pesanti e cheap. Scegliendo modelli della linea Forza con maggiore potenza le dimensioni crescono, ma rimangono sempre inferiori rispetto alla media. Molto importante è anche la presenza dell’accessorio (BH-FZ60), ovvero una maniglia con supporto per due batterie Sony NP-F con la quale si può usare a mano anche lontano dalla presa di corrente.

Qualità della luce

Considerando proprio le ridotte dimensioni, avere quasi 12.000 lux ad 1 metro è un gran risultato. Inoltre i valori CRI 98% e TLCI 95% sono molto buoni per la fascia di prezzo della Forza 60. Questo vuol dire che l’illuminazione sarà ben bilanciata su tutte le frequenze, garantendo il corretto mantenimento dei colori sia alla vista (CRI) che sui sensori digitali (TLCI). Ovviamente ogni foto/videocamera ha la sua colorimetria, ma con valori maggiori a 95% siamo almeno abbastanza sicuri che la luce non introduca le sue dominanti.

Controllo

Sul retro della Forza 60 si trova un display, due manopole digitali ed uno switch fisico per accendere o spegnere. Quest’ultimo lo trovo sempre più utile rispetto ad una accensione digitale poiché è più rapido e si può tenere la luce accesa controllando l’alimentazione tramite una presa smart in studio. La rotella a sinistra determina l’intensità, che può essere regolata con tutti i valori da 0 al 100%, anche all’1%. La seconda rotella è di controllo e consente di muoversi in una lista di poche opzioni, selezionandole con una pressione. Si possono attivare alcuni effetti (lampi, tv, lampadina rotta, ecc..), cambiare il canale wireless e spegnere la ventola.

Luce e silenzio

Merita un breve approfondimento la questione della rumorosità, sempre molto importante quando si registrano video. Nella Forza 60 sembra non esserci alcun sensore di temperatura, quindi appena si accende la prima volta parte anche la ventola e mantiene sempre la stessa velocità di rotazione. Ci sono due aspetti positivi, comunque: il primo è che il rumore è costante, dunque è abbastanza facile identificarlo e rimuoverlo in post produzione, il secondo è che non è molto forte. Ha una componente leggermente acuta da vicino ma non si avvertono sibili, ronzii o fruscii.

Se però si ha bisogno di lavorare nel silenzio, la Forza 60 offre la possibilità di farlo: tramite la rotella di controllo si può selezionare Fan Off per spegnere completamente la ventola. La potenza massima si ridurrà a circa 2/3 del totale ma rimane ancora molto luminosa. È peccato solo che questa opzione non sia disponibile tramite il telecomando remoto. Capisco che è standard per tanti modelli, ma si poteva forse rimappare il pulsante hard/soft (che qui è inutilizzato) per controllare questa opzione.

Intensità della luce

Senza nessun modificatore la luce viene emessa in modo omnidirezionale, mentre con il riflettore si concentra in un spot ristretto di maggiore intensità (è così che si raggiungono i 11950 lux ad 1 metro). Si solito le luci COB da 60W non sono molto luminose, infatti tendo a preferirle più per luci aggiuntive, come fill-light o back-light, che non come main-light. Questa considerazione rimane sostanzialmente vera anche con la Forza 60, nel senso che su un set ampio e con l’uso di diversi livelli di diffusione, può essere insufficiente. Immaginatevi di farla rimbalzare su un pannello riflettente e poi passare attraverso una vela di 2 x 2 metri: risulterà sicuramente debole. Non a caso Nanlite ha realizzato anche le versioni più potenti, ovvero Forza 300 e Forza 500, che sono più adatte alle produzioni medio-grandi.

Tuttavia devo dire di essere rimasto molto stupito dal suo rendimento. Ad un certo punto nel video soprastante l’ho sostituita alla Aputure 120D II utilizzandola con un softbox da 80cm, ed è stata in grado di ottenere un’ottima resa come luce primaria mettendola al 30% della potenza in modalità silenziosa. Vero che si tratta di un set scuro ma la Forza 60 ha ancora tanto dare e la cosa mi ha stupito. A vedere i dati si potrebbe immaginare di usarla come luce aggiuntiva, magari sfruttando le possibilità creative che si ottengono con gli accessori, come il proiettore con inserti GOBO e la lente fresnel con barndoor, ma può fare decisamente di più. Soprattutto in quei set piccoli dove si può avvicinare molto la sorgente di luce al soggetto, rimando sempre fuori campo ma ottenendo la massima resa.

Conclusione

Voto 5/5Vi dirò che invidio chi ha iniziato da poco a fare video. Un tempo si trovavano solo luci di fascia altissima o porcherie di bassa lega, mentre oggi c’è tutto un mercato intermedio che offre qualità molto elevata a prezzi competitivi. Non sempre, per carità, le schifezze ci sono sempre e le producono un po’ tutti, per cui si trovano luci economiche anche di brand discreti che però hanno un pessimo rendimento, o magari sono grosse e cheap, senza considerare le ventole che rantolano, impossibili da usare per il video. Non conosco ancora tanto Nanlite da poter esprimere un giudizio complessivo sul brand, ma posso dirvi che in poco tempo si è meritata un’ottima nomea. I motivi sono chiari anche provando un modello semplice come il Forza 60. Non ha molti fronzoli, come il controllo da app o il sensore temperatura, e in dotazione manca persino il telecomando remoto, ma hanno preferito puntare alle cose importanti, come la qualità della luce, la borsa da trasporto e la silenziosità operativa. Ma soprattutto ho apprezzato la qualità costruttiva, l’ergonomia e le dimensioni compatte, cose che la classificano immediatamente su un livello superiore rispetto alla concorrenza di prezzo analogo. Consiglio l’acquisto da un rivenditore ufficiale, come Riflessi Shop di Torino, che oltre ad essere una sicurezza per qualità del servizio e garanzia, propone la Nanlite Forza 60 a soli 259€.

PRO
PRO Dimensioni e peso molto contenuti
PRO Pratica e ben fatta la borsa da trasporto
PRO Ottima costruzione
PRO Pratica staffa con rotazione quasi completa
PRO Luce omogenea e con ottimo rendimento cromatico
PRO Controlli semplici e precisi
PRO Modalità silenziosa (con ventola spenta)
PRO Prezzo contenuto

CONTRO
CONTRO Manca il telecomando remoto in dotazione
CONTRO Serve un adattatore per usare i modificatori con mount Bowens

DA CONSIDERARE
DA CONSIDERARE 60W possono essere pochi come mainlight in alcuni set e in base al tipo di diffusore

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.