Recensione Sony 35mm f/1,4 GM: luminoso, versatile, ottimo

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Ormai si fa fatica a ricordare quando nel sistema Sony mirrorless c’erano pochi obiettivi. L’azienda ha superato da pochi giorni le 60 lenti e l’offerta è ancora più ampia se si considerano quelle di terze parti. Su alcune focali più gettonate troviamo addirittura delle sovrapposizioni, e questo è il caso del 35mm per cui esistono ben 4 alternative solo a marchio Sony:

Allargando la vista anche a quelle di Sigma, Samyang, ecc… le opzioni presenti per questa focale diventano fin troppo numerose, al punto da poter creare confusione nell’acquirente. Sarebbe bello realizzare un confronto tra tutte ma non è affatto semplice, anche perché le diverse necessità possono influenzare la scelta. Per dire: il 35mm Zeiss f/2,8 costa di più della versione f/1,8 – che è anche più recente – ma non si può scartare a priori perché alcuni potrebbero trovare utile la compattezza, apprezzare la resa cromatica e non avere necessità della luminosità in più (ad esempio per le foto street/urban). In una visione generica, però, le proposte più interessanti sembrano essere quelle agli estremi, rappresentate dal valido ed economico 35mm f/1,8 ed il nuovo f/1,4 GM.

A prescindere dall’affollamento che si può percepire nella focale da 35mm, mancava una lente luminosa e moderna con la qualità della serie G Master. Il vecchio f/1.4 Zeiss è ancora abbastanza caro ed ha i suoi difetti considerando la dimensione e l’aberrazione cromatica, inoltre non offre la possibilità di sfruttare il pieno potenziale degli ultimi corpi Sony in termini di messa a fuoco. Di contro abbiamo un 35mm f/1,8 valido ed al giusto prezzo, che è probabilmente la scelta più logica per la maggior parte degli acquirenti. Il Sony 35mm f/1.4 GM trova tuttavia un proprio spazio ben definito nella lineup ed è quello sul gradino più alto.

Un piccolo carro armato

Una caratteristica che contraddistingue tutti gli obiettivi G Master è l’elevata qualità costruttiva, che ovviamente si ritrova anche nel nuovo 35mm. Il barilotto in metallo è molto robusto, la ghiera dell’apertura ha il classico switch per lo scorrimento continuo o a scatti e quella per la messa a fuoco è sempre fly-by-wire ma con andamento lineare, fondamentale per l’uso in manuale. L’obiettivo è anche tropicalizzato e, considerando le specifiche, risulta piuttosto contenuto fisicamente: 76 mm di diametro e 96 mm di lunghezza in 524 grammi.

Il peso è di 100 grammi inferiore rispetto al vecchio 35mm 1.4 Zeiss e meno della metà a confronto del Sigma 35mm f/1.2. Non è una piuma come il modello f/1,8 (solo 280 g) ma non è neanche troppo fastidioso. Un po’ di sbilanciamento si avverte con tutti i corpi se si usa una sola mano, ma con entrambe non ci sono problemi. Giusto sulla A7c ho qualche riserva, perché le nocche arrivano ad urtare sul barilotto.

Modelli 35mm f/1,8 35mm f/1,4 GM
Mount E-Mount (FF/APS-C)
Focale 35mm
Apertura f/1,8 – f/22 f/1,4 – f/16
Diaframma 9 lamelle (circolari) 11 lamelle (circolari)
Tropicalizzazione
Schema ottico 11 elementi in 9 gruppi 14 elementi in 10 gruppi
Lenti speciali 1 Aspherical 2 Extreme Aspherical
1 Super ED
Rivestimento al Fluoro
Messa a fuoco Linear Motor 2 x XD Linear Motor
Rapporto ingrandimento 0,24x a 22 cm 0,23x a 27 cm (0,26x in MF)
Diametro Filtri 55 mm 67 mm
Dimensioni 66 x 73 mm 76 x 96 mm
Peso 280 g 524 g
Funzioni Pulsante G personalizzabile
Switch AF/MF
Pulsante G personalizzabile
Switch AF/MF
Switch apertura con o senza click
Prezzo (listino) 700€ 1700€

Qualità fuori ma soprattutto dentro

Come si può notare da questa tabella, il 35mm f/1,8 dispone di caratteristiche di tutto rispetto messo a confronto con il nuovo G Master: è anche lui tropicalizzato, è parecchio più leggero, ha un motore AF lineare che si comporta bene, ha lo switch AF/MF ed il pulsante G personalizzato, l’apertura massima è piuttosto simile e il prezzo notevolmente inferiore. Soprattuto se si considera che c’è da più tempo sul mercato e dunque si trovano ottime offerte. Ovviamente il nuovo 35mm f/1,4 GM è costruito meglio ed è più luminoso, ma le differenze davvero importanti si trovano all’interno.

Nel 35mm f/1,8 c’è solo una lente speciale asferica, mentre nel G Master ci sono due XA (Extreme Aspherical) e una Super ED (Extra-low Dispersion), oltre al rivestimento frontale anti-riflesso. Lo schema ottico è dunque più raffinato e dovrebbe ridurre le aberrazioni cromatiche, aumentare la resistenza contro la luce parassita, migliorare il bokeh e la risoluzione. Bisogna tuttavia accertare che queste ottime premesse trovino riscontro nei risultati.

Definizione

Iniziamo col dire che il nuovo 35mm F1.4 GM a tutta apertura è più definito del 35mm F1.8 a f/1,8. Si nota già molto chiaramente al centro ed è ancora più evidente ai lati. I crop che vedete di seguito sono estratti da una foto scattata con la Sony A7R III da 42.4MP e la resa è già molto valida a tutta apertura, migliora a f/1,8 e diventa già quasi perfetta a f/2,2. Agli angoli la risoluzione è leggermente inferiore a tutta apertura, dove si nota anche un po’ di aberrazione cromatica. Anche in questo caso la resa è già molto buona intorno ad f/2 ma il risultato migliore si ottiene da f/5,6.

 

Nel periodo di test con il 35mm F1.4 GM non ho realizzato molti scatti “tipici” per la focale. Non si viaggia, per cui ho ripiegato su qualche ritratto ambientato ed ho anche provato a “forzarlo” per le foto prodotto di un paio di Air Jordan, anche se col grandangolo la prospettiva è insolita e il soggetto posto così vicino appare allungato. La resa è stata sempre molto convincente, decisamente di più rispetto al mio 35mm F1.8 su ogni fronte. Anche sui colori ho apprezzato la maggiore neutralità del GM, mentre il G tende ad essere un più caldo/giallo (si nota anche nei crop qui sopra, ottenuti nelle medesime condizioni di scatto).

Sfocato e Bokeh

Lo sfocato su questo obiettivo è piuttosto morbido e progressivo, offrendo una bella resa tridimensionale. Il bokeh è pulito, con contorni netti e colorazione uniforme. A tutta apertura la forma è perfettamente circolare al centro, sui bordi tende ad ovalizzarsi pur rimanendo piacevole. In alcuni casi già da f/1,8 si distinguono chiaramente le 11 lamelle del diaframma, ma la resa rimane molto buona anche ad f/4.

Vi mostro un confronto con il 35mm F1.8, dove si nota che il nuovo G Master ha un bokeh più preciso, soprattutto sul bordo. Entrambi hanno comunque una buona resa trattandosi di grandangoli.

Geometria e aberrazioni

C’è una leggera distorsione a cuscino nel 35mm G Master, ma viene corretta automaticamente nel JPG oppure con un clic in post-produzione. Insieme alla distorsione geometrica viene corretta anche la caduta di illuminazione periferica, che è presente ma mai problematica. Nella foto d’esempio vedete la massima vignettatura scattando a f/1,4, che si riduce rapidamente chiudendo il diaframma.

Con il 35mm F1.8 mi è capitato più volte di notare l’aberrazione cromatica laterale negli scatti. Una piccola parte si può rimuovere facilmente – sia on-camera nel JPG che in post-produzione sul RAW – ma un’altra parte, spesso, rimane. Quella più dura da correggere si presenta nelle aree ad alto contrasto cromatico che si trovano fuori fuoco. Il test seguente porta a luce proprio questo caso limite dimostrando che l’aberrazione è leggermente più controllata nel nuovo 35mm F1.4 GM a parità di apertura rispetto al 35mm F1.8.

Flare

Nel controluce l’obiettivo reagisce molto bene, bisogna proprio impegnarsi per metterlo in difficoltà e mostrare un po’ di flare. Rimane comunque piuttosto controllato, con un’area ridottissima in cui si perde definizione ed un minimo di ghosting. Chiudendo il diaframma il punto luce ci dà la classica stella apprezzata dai paesaggisti.

Messa a fuoco

Il 35mm f/1.4 GM è letteralmente un fulmine nei cambi di fuoco grazie ai due motori XD di ultima generazione. È rapido, preciso e anche silenziosissimo. Grazie allo switch fisico si può passare rapidamente al fuoco manuale, controllato da una ghiera elettronica con andamento lineare. Questo vuol dire che medesime rotazioni portano sempre alla stessa variazione, a prescindere da quanto velocemente si compiano. La ghiera è fluida e forse troppo leggera ma si riesce ad usare in manuale proprio grazie alla prevedibilità del suo comportamento.

Il rapporto d’ingrandimento massimo è di 0,26x, ma si ottiene solo in fuoco manuale a 25cm. Con quello automatico si mette a fuoco fino ad un minimo di 27cm, fermandosi a 0,23x. Non è un obiettivo Macro ma sono risultati più che validi per un 35mm.

Conclusione

Voto 4,5/5Il mio giudizio sintetico su questo obiettivo è il seguente: dopo averlo provato, l’ho comprato. Non dico sia perfetto, l’eccesso di focus breathing potrebbe darmi fastidio di tanto in tanto, però è davvero ottimo. Fosse stato grosso e pesante come il vecchio Zeiss F1.4 avrei continuato ad usare il mio F1.8, ma qui ho trovato un bell’equilibrio tra prestazioni, qualità e dimensioni del corpo.

PRO
PRO Dimensioni e peso adeguati
PRO Ottima costruzione
PRO Schema ottico raffinato
PRO Ghiera apertura decliccabile
PRO Ghiera di fuoco con andamento lineare
PRO Motore AF velocissimo e silenzioso
PRO Pulsante G personalizzabile
PRO Buona resa anche a TA, specialmente al centro
PRO Da f/2,2 è molto buono anche agli angoli, perfetto da f/5,6
PRO Flare molto contenuto
PRO Bokeh piuttosto piacevole per un grandangolo
PRO Aberrazione cromatica laterale contenuta, soprattutto da f/2,2 in poi

CONTRO
CONTRO L’eccesso di focus breathing può essere un problema

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.