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È terminato da poco il lunghissimo keynote inaugurale della Google I/O 2021, che segna il ritorno della conferenza per sviluppatori del colosso di Mountain View dopo un anno di stop a causa della pandemia. Benché la situazione stia migliorando grazie alle vaccinazioni, purtroppo il COVID-19 non è ancora sparito dalle vite e occorre mantenere delle precauzioni, motivo per cui Google ha deciso di organizzare l’evento in formato virtuale, come del resto farà Apple a giugno per la seconda WWDC di fila. Oggi si sono viste tante interessanti novità, sia per sviluppatori sia per gli utenti finali; data la vastità del keynote, ci concentreremo qui soprattutto su queste ultime. A partire da Android 12, che dopo i primi tre mesi di Developer Preview si presenta alla fase Beta con una nuova veste.

La giornata odierna segna il debutto di Material You, una grande evoluzione del Material Design sinora conosciuto, con rinnovati elementi estetici ed un forte focus sulla personalizzazione attraverso l’uso di temi, in grado di cambiare completamente l’aspetto del sistema operativo; anche le animazioni sono state riprogettate, per un’esperienza d’uso più fluida e sempre a favore della UX sono state riviste molte aree per facilitare lo svolgimento delle operazioni principali, su cui si può puntare pure su Google Assistant che potrà essere richiamato con una lunga pressione del pulsante di accensione/blocco.

Un altro aspetto su cui Google ha puntato per Android 12 è la privacy. La nuova versione introdurrà una dashboard in cui vedere a colpo d’occhio i dati utilizzati dalle applicazioni e modificare le autorizzazioni accordate per l’accesso ai vari elementi (file, contatti, localizzazione, ecc.). In modo simile a quanto avviene su iOS, ma ancora più esplicito, il robottino verde mostrerà in tempo reale nella barra superiore di stato se le app aperte stanno facendo uso di fotocamera e microfono, con la possibilità di interromperle dalle impostazioni rapide. Oltre a ciò, si potrà scegliere se un’app avrà il permesso di registrare la localizzazione esatta dell’utente oppure limitarsi ad una approssimativa. Infine, il Private Compute Core racchiuderà varie funzionalità di machine learning per effettuare l’elaborazione esclusivamente sul dispositivo.

Altre novità legate ad Android 12 riguardano la modalità Fast Pair per abbinare lo smartphone ad una vasta serie di accessori, un telecomando virtuale integrato da utilizzare con Android/Google TV, un aggiornato hub per Chrome OS che permette di proseguire attività iniziate sullo smartphone, vederne lo stato e rispondere ai messaggi ricevuti, la possibilità di utilizzare il telefono (inizialmente Galaxy e Pixel) come chiave digitale per le auto compatibili attraverso l’uso di NFC o UWB. Android 12 inizia oggi la sua fase di Beta pubblica, sui Google Pixel (a partire dal 3) e altri selezionati modelli, tra cui saranno inclusi pure alcuni Xiaomi. Il rilascio finale è previsto nel corso dell’estate, salvo imprevisti.

I profondi rinnovamenti coinvolgeranno anche Wear OS, che con la versione 3.0 aumenterà drasticamente il suo uso di gesti e pulsanti fisici per migliorare l’esperienza dell’utente, ma soprattutto avrà il coinvolgimento di Samsung, che abbandonerà così il proprietario Tizen per i suoi prossimi smartwatch. La cooperazione col gigante coreano è stata profonda soprattutto dietro le quinte, con miglioramenti delle prestazioni sino al 30% nel lancio delle app, ottimizzazioni energetiche per aumentare l’autonomia e migliorie nell’uso dei sensori. Col rinnovamento della piattaforma arriveranno nuove app, incluse alcune della stessa Google che sinora non sono arrivate su Wear OS, come YouTube Music; l’acquisizione di Fitbit darà poi i suoi frutti sia per incrementare l’arsenale di funzionalità già in dotazione a Google Fit sia per realizzare nuovi dispositivi.

Si passa a parlare di app, iniziando da Google Foto. La popolare app fotografica di Big G riceverà presto importanti aggiornamenti, con una rinnovata modalità per le Memorie che grazie al machine learning evidenzierà elementi particolari rinvenuti nelle fotografie in raccolte dedicate. Le Cinematic photos permetteranno di ricreare fotografie animate partendo da scatti quasi identici, come se fossero state catturate in movimento sin dal principio. La gestione delle Memorie stesse diventerà più semplice, con opzioni rapide per rinominare le raccolte create, eliminare singole foto da esse o rimuoverle proprio interamente del tutto casomai ne fossero state create per momenti il cui ricordo non è più gradito. Infine, arriverà una cartella privata opzionale per le foto più intime, accessibile solo con riconoscimento biometrico: arriverà inizialmente sui Pixel, per espandersi poi al resto dei dispositivi Android.

Anche per Google Maps ci sono svariate novità in arrivo. L’intelligenza artificiale interverrà in aiuto della modalità di navigazione per elaborare percorsi potenzialmente meno predisposti al traffico e con poca differenza in termini di tempo e/o distanza rispetto a quelli che sceglierebbe di default. L’obiettivo è di ridurre al minimo tanto gli imbottigliamenti quanto le frenate brusche improvvise in prossimità di un ingorgo. La Live View, che grazie alla fotocamera dello smartphone e alla realtà aumentata mette in rilievo i punti d’interesse della zona, aumenterà gli elementi visivi per aiutare l’utente ad orientarsi; le mappe cittadine dettagliate, che mostrano incroci semaforici, strisce pedonali, scale ed altro ancora, verranno espanse in 50 ulteriori città entro l’anno. La funzionalità Area Busyness segnalerà sulla mappa in tempo reale le aree urbane più trafficate, suggerendo all’utente quali sono quelle che invece presentano meno affollamento meritando quindi una visita anticipata rispetto le altre. Sulla base dell’orario, inoltre, Google Maps suggerirà i potenziali punti d’interesse principali nelle vicinanze. Per quel che riguarda la privacy, l’app fornirà un accesso più rapido alla cronologia degli spostamenti, con la possibilità di cancellarla all’istante.

Guardando a Chrome, il browser implementerà nuove funzionalità dedicate allo shopping, inclusa una nuova area carrello, salvata in locale sul dispositivo, in cui si potranno vedere gli elementi di shopping consultati ed eventualmente procedere all’acquisto presso i venditori, con promemoria per non perdere le maggiori occasioni. Sul versante sicurezza, il password manager integrato riceverà diverse funzionalità aggiuntive, tra cui la possibilità di importare le credenziali da software analoghi, una maggiore integrazione sulle varie piattaforme per rendere più fluide le procedure di autenticazione, segnalazioni automatiche delle password compromesse con un’opzione per cambiarle rapidamente in un singolo tocco.

In conclusione parliamo delle migliorie in arrivo per le varie app che compongono la suite Google Workspace. Le menzioni nei documenti supporteranno elementi aggiuntivi associati agli utenti richiamati, suggerendo elementi, file e anche eventuali riunioni. In Docs sarà possibile passare ad una modalità priva dei bordi di pagina, con scorrimento continuo. Le funzionalità di collaborazione nei documenti prevederanno anche la possibilità di inserire delle reazioni alle varie modifiche. Gli strumenti di assistenza alla scrittura offriranno ulteriori suggerimenti in base al contesto nonché formulazioni alternative se rileveranno l’uso di un linguaggio potenzialmente offensivo. Nuovi template agevoleranno l’inserimento di note dai meeting e di tabelle, integrandosi con Google Calendar e Sheets; in modo analogo avverranno integrazioni con Tasks, Meet e Chat rispettivamente per checklist connesse e riunioni o conversazioni su documenti condivisi. Parlando proprio di Meet, la traduzione automatica dei sottotitoli in tempo reale si estenderà a più lingue. Infine, su Sheets saranno introdotti un layout per la visualizzazione e l’organizzazione dei dati in ordine cronologico così come strumenti aggiuntivi di analisi.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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