Amazon presenta la Fire TV Stick 4K Max: alte prestazioni in formato chiavetta

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Oggi Amazon ha deciso di prendersi la ribalta della scena tech con novità inaspettate (perlomeno nelle tempistiche) per la gamma Fire. Gli annunci più poderosi riguardano il mercato americano e ci ritorneremo verso il finale dell’articolo, ma c’è qualcosa anche per noi. Si presenta col suffisso Max, ma le dimensioni qui non c’entrano e nelle intenzioni del colosso di Jeff Bezos nemmeno contano. Perché la Fire TV Stick 4K Max ha il solito, rassicurante formato a chiavetta delle altre versioni: i cambiamenti sono tutti sotto la scocca.

La nuova versione porta in dote un SoC MediaTek quad-core da 1,8 GHz, che promette prestazioni superiori sino al 40% rispetto la Fire TV Stick 4K. La RAM è stata incrementata a 2 GB e anche il chip grafico ha fatto importanti passi in avanti, a partire dalla frequenza operativa di 750 MHz. L’altra miglioria di rilievo riguarda la connettività wireless, col supporto alle reti Wi-Fi 6, molto raro nei dispositivi multimediali economici come rimarcato dalla stessa Amazon. Non sono una novità, essendo presenti pure sulla Stick 4K “liscia”, ma vale la pena citare lo stesso la presenza del supporto HDR10+ e Dolby Vision. La chiavetta sfrutta pienamente l’ecosistema Amazon tanto dal punto di vista software con Fire OS tanto da quello hardware, con funzionalità come Alexa Home Theater, che consente di usare alcuni modelli di smart speaker Echo (si parla nello specifico di Echo Studio o una coppia degli Echo sferici di quarta generazione) per migliorare la qualità sonora dei contenuti riprodotti rispetto al comparto audio del televisore, e la nuova Live View Picture-in-Picture, per visualizzare in un riquadro a schermo ciò che catturano eventuali telecamere smart installate in casa.

Dotata del telecomando con Alexa come gli altri modelli già commercializzati (rispetto all’immagine soprastante, la versione italiana avrà il tasto Amazon Music al posto di quello Hulu), la Fire TV Stick 4K Max sarà pronta ad entrare nei salotti degli acquirenti a partire dal 7 ottobre. I preordini sono già aperti, al prezzo di 64,99€, più che competitivo considerando le capacità del dispositivo. La Fire TV Stick 4K classica resta in commercio e non è da escludere che l’attuale prezzo promozionale di 39,99€ non diventi il suo definitivo (improbabile che torni a 59,99, visto che a 5€ in più si piazza la nuova Max); almeno per ora rimangono in vendita anche Fire TV Stick HD e Lite, ma a sensazione quest’ultima non è destinata a durare ancora a lungo, essendo sufficiente l’altro modello come proposta entry-level. Al vertice della gamma si conferma il box Fire TV Cube a 119,99€.

Agli inizi abbiamo però menzionato la presenza di novità interessanti in esclusiva per il territorio americano e benché per ora sono fuori dalla nostra portata vale la pena fare un accenno vista l’importanza. A partire da ottobre Amazon immetterà in commercio la sua gamma di Smart TV (probabilmente realizzata in collaborazione con TCL, stando ad alcune comunanze osservate coi modelli di quest’ultima). Esse verranno articolate in due serie: Omni e 4. La prima sarà quella di punta, con pannelli HDR10/Dolby Vision e microfoni integrati, che permettono l’interazione anche quando il televisore è spento, potendolo così controllare completamente senza telecomando (che sarà in ogni caso incluso). Saranno presenti anche le funzioni Alexa Home Theater e Live View Picture-in-Picture già conosciute sopra parlando della Fire TV Stick 4K Max, cui si aggiungerà più avanti una nuova dashboard per il controllo dei dispositivi smart di casa. La serie Omni partirà da $409,99 e comprenderà modelli da 43″, 50″, 55″, 65″ e 75″, con questi ultimi due gli unici a supportare Dolby Vision. La serie 4 si rivolgerà ad una fascia di mercato leggermente più economica, rinunciando ad alcune caratteristiche tra cui i microfoni; i tagli previsti saranno da 43″, 50″ e 55″ , mentre i prezzi partiranno da $369,99.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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