Recensione microfono Elgato WAVE:3 con asta Low Profile

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Quando c’è da provare un microfono non mi tiro indietro, specialmente se arriva da un marchio che conosco e apprezzo. In realtà sono un po’ restio rispetto ai prodotti audio del settore gaming, ma ho imparato a capire che Elgato ragiona in modo diverso e prova ne è che il WAVE:3 è stato realizzato sfrutta la grande esperienza di un’azienda come LEWITT audio, che realizza microfoni con buona attenzione per la qualità al giusto prezzo.

Si tratta di un microfono con connessione USB-C e che arriva fornito di un piccolo piedistallo con una forcella che ne consente l’inclinazione. Il supporto è basso, per alcuni potrebbe arrivare anche alla giusta distanza dalla bocca semplicemente inclinandolo, ma io consiglio di valutare per lo meno l’acquisto dei due piccoli rod di estensione.

Il microfono è a condensatore e vanta buone caratteristiche di cartellino. Il convertitore analogico-digitale lavora infatti a 24-bit e raggiunge i 96kHz, a differenza dei 48kHz del modello precedente. Ha una sensibilità di 120dB che lo rende già perfettamente usabile già al 25/30% del gain, mantenendo quindi bassissimo il rumore di fondo. L’uscita cuffie da 3,5mm è situata sul retro, vicino alla porta USB-C dove si collega il cavo (di buona lunghezza) che si trova in dotazione.

Il setup standard è questo: base, forcella, microfono

La costruzione è buona, anche se migliorabile. Nel senso che la parte inferiore è di plastica ma l’avrei preferita di metallo come quella superiore. La forma è gradevole e compatta, ed ho trovato comodo il tipo di controllo. C’è infatti una singola rotella frontale con 7 LED superiori che può essere premuta per controllare al primo step il gain, al secondo l’uscita in cuffia e al terzo il bilanciamento tra l’audio USB del computer e il microfono. 3 LED superiori sulle rispettive icone di microfono, cuffia e bilanciamento identificano lo stato attivo. L’unica pecca qui è che con l’accessorio opzionale pop filter si copre un po’ la fila di LED superiori, quindi si fatica un po’ a capire lo stato attivo. Per fortuna non è strettamente necessario perché è già incluso nel microfono e funziona piuttosto bene anche senza.

Il pulsante Mute è comodissimo (del supporto che vedete qui ne parlo più sotto)

La cosa forse più interessante per il mio uso da podcast è stata la funzione mute, accessibile tramite un’area a sfioramento sulla testa del microfono. Basta toccala delicatamente per attivarlo e il LED circolare intorno alla rotella diventa rosso, un ulteriore tocco riattiva l’audio. Quindi non si genera rumore meccanico e non ne genera neanche il microfono in uscita quando stacca e riattacca l’audio, per cui dall’altra parte non ci si accorge di nulla.

Sul retro: porta USB-C e uscita audio 3,5mm per cuffie

Il profilo audio di questo microfono mi è piaciuto fin da subito. L’ho usato in molte registrazioni per podcast senza praticamente modificare la voce e con un rumore di fondo impercettibile. Tende a catturare molto audio ambientale, come tipicamente fanno questo tipo di microfoni, ma sul retro l’esclusione è sufficiente ad attutire il rumore di una eventuale tastiera meccanica. Si sente sempre, ma non in modo eccessivo.

Tra gli accessori che ho provato nel kit c’è anche lo shock mount, che trovo sempre piuttosto utile per evitare che le vibrazioni sulla superficie d’appoggio generino spiacevoli rumori. Personalmente consiglio di valutarne l’acquisto, soprattutto se si intende utilizzarlo con la basetta standard. Volendo è anche possibile andare all-in e prendere il bundle che include oltre al microfono sia i rod di estensione che pop filter e shock mount, ma io vi consiglio di prendere solo quest’ultimo e sostituire la basetta standard con una delle nuove aste realizzate da Elgato.

Elgato Wave 3 + Accessori

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Microfono + Shockmount + Popfilter + Estensione asta

Quella standard ha il classico braccio che arriva dall’alto e si applica probabilmente nella maggior parte di setup da scrivania. Non l’ho provata ma dalle specifiche e dalle immagini mi sembra interessante perché ha una parte fissa più alta del solito, quindi dovrebbe passare sopra i monitor senza urtare, cosa impossibile con la maggior parte dei supporti di questo tipo, che infatti bisogna mettere un po’ laterali.

L’asta che ho voluto testare io è un’altra ed è davvero super interessante. All’inizio mi ha quasi colpito più lei che lo stesso microfono. Si tratta di un supporto low profile, sempre con base a morsetto da attaccare alla scrivania ma con i due bracci sovrapposti e apertura laterale. Le due sezioni sono cave e possono ospitare senza problemi uno o più cavi che poi si coprono con delle barre di metallo bloccate da calamite. Comodissimo.

Occupa pochissimo spazio quando è chiusa e offre delle soluzioni d’uso diverse dal solito e molto interessanti. Si può infatti mettere dietro la scrivania e passare sotto il monitor (assicuratevi di avere 18 cm liberi dal piano d’appoggio) oppure si può attaccare frontalmente al lato della scrivania, portando il microfono davanti la bocca e sopra la tastiera, lasciando tutto lo schermo del computer completamente libero. Questo è il setup che ho scelto io e l’ho trovato davvero comodo.

Quindi il mio consiglio è di valutare l’acquisto di microfono con asta low profile, ed eventualmente aggiungere giusto lo shock mount. Tra l’altro l’asta non ha il classico attacco da microfono largo, anche se si possono usare degli adattatori, ma nativamente è compatibile con tutti gli elementi di Elgato, comprese le luci (alcune delle quali ho già recensito).

Conclusione

Voto 4,5/5Elgato WAVE:3 è un microfono di buona sostanza in cui il plus che si paga è bilanciato sia dalla buona qualità audio, ma anche e soprattutto dalla praticità d’uso e controllo. Il sistema di mute, lo ripeto, è il più efficace che mi sia capitata di usare, sia per comodità che assenza di rumori. Mi è piaciuto anche il software Wavelink, non necessario per usare il microfono ma interessante perché consente di aggiungere sorgenti a quella del microfono, ad esempio un software che sta generando musica oppure un gioco, e inviare tutto mixato ad un’uscita che si preferisce, rendendo semplicissimo lo streaming.

Inoltre qui è possibile impostare due differenti volumi per ogni canale, uno per ascolto in cuffia e l’altro diretto sull’uscita, avendo quindi la possibilità di testare il mix e i volumi durante le dirette evitando strafalcioni. Non si tratta di un microfono destinato ad entrare nella leggenda, ma offre tanta sostanza e grande semplicità d’uso rispetto ai microfoni XLR che poi richiedono anche delle schede audio dedicate. Darei 4 stelle ma un’altra mezza di bonus se la merita tutta per l’asta low profile: una vera chicca.

Pacchetto consigliato:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.