Samsung M8: smart monitor con casse e webcam compatibile con AirPlay (e non solo)

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La parola smart non fa più tendenza. L’abbiamo già associata praticamente ad ogni cosa: termostati, telefoni, lampadine, televisori, lavatrici. Tra le poche categorie rimaste a guardare ci sono i monitor, che storicamente sono incasellati come output di qualcos’altro. Eppure il passo era breve, perché l’elettronica c’è già, lo schermo anche, quindi perché non renderli autonomi? Sembra in effetti una tendenza che va consolidandosi negli ultimi anni, ma è ancora lontana dal diventare uno standard di settore. Samsung è stata certamente tra le prime con la sua linea di Smart Monitor, che oggi vede l’introduzione del nuovo modello M8.

Il Samsung Smart Monitor M8 paga un forte debito ad Apple e al design dell’iMac 24″. L’ispirazione è chiara, sia per le forme che i colori, ma l’azienda coreana ci ha messo del suo nel tentativo di migliorarlo. Un esempio sono le cornici molto più sottili – che sembrano piacere molto agli utenti – anche se poi la webcam è stata inserita all’esterno e con una soluzione che neanche dispiace, dato che a sua volta richiama la storica iSight (l’unica webcam davvero bella che io ricordi). Altro elemento positivo, per me, è la diagonale da 32″: decisamente più versatile, soprattutto per un uso misto che verte pure sull’intrattenimento. La risoluzione UHD è standard, ma non per questo negativa, dato che si pilota facilmente con ogni sorgente.

Ha anche casse e microfono, e può ricaricare il dispositivo connesso via USB-C offrendo una USB-C out. Però strana la scelta della seconda porta in formato microHDMI (?). La connettività wireless prevede Wi-Fi 5 e Bluetooth 4.2, più che sufficienti per supportare le funzionalità smart. Possiamo infatti installare moltissime app grazie a Tizen, come si farebbe su un televisore Samsung, aprendosi a tanti impieghi diversi. L’effettiva utilità di poter guardare Netflix senza accendere il computer è da dimostrare, ma già la riduzione dei consumi può essere interessante. A me piace in particolare la versatilità offerta dalla condivisione schermo wireless, cosa che sarà possibile da praticamente ogni dispositivo visto che supporta varie tecnologie di mirroring tra cui anche AirPlay.

Ancora più interessante sarà con i dispositivi Samsung, creando al volo anche una connessione DeX con smartphone e tablet compatibili. Uso questa funzione con i TV Samsung di casa ed è davvero super comoda. Huawei l’ha introdotta nel MateView (recensione), ma è sicuramente più versatile nell’ecosistema Samsung data la maggiore quantità di device supportati in commercio. Apple ha messo addirittura un A13 nello Studio Display e non si è neanche degnata di attivare AirPlay, quando la sua Apple TV più potente monta un A12 e fa girare tutto lo store di app. Non posso dunque che apprezzare la versatilità qui proposta da Samsung con un prezzo di listino di 799€.

Lo Smart Monitor M8 è già in pre-ordine su Amazon e sarà interessante valutare dal vivo la solidità strutturale e l’utilità di queste funzioni smart, ma soprattutto la qualità del pannello. Non mi aspetto molto perché i precedenti M5 ed M7 mi sono sembrati mediocri su questo fronte e qui Samsung ha mantenuto un pannello VA. Intendiamoci: non sono male per creare prodotti economici e validi nel multimedia, mentre per produttività foto/video non li trovo ideali.

È comunque un settore da tenere d’occhio questo degli Smart Monitor, perché i campi d’applicazione stanno diventando sempre più vasti e interessanti. Uno schermo del genere in un ambiente living familiare può essere davvero un jolly: qualcuno passa e fa partire un contenuto in streaming, qualcuno ci proietta lo schermo dello smartphone, un altro gioca in remoto ai titoli del PC nell’altra stanza tramite Steam Link. Sono tre esempi a caso, ma può essere più versatile di quanto si immagini se non lo si intende in una tipica postazione di lavoro fissa, dove smart o non smart ti cambia davvero poco. Dopotutto, basta una Fire TV Stick 4K via HDMI e hai reso smart qualsiasi monitor (che abbia pure delle casse).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.