MacBook Pro M2: perché evitarlo e cosa preferire al suo posto

Da pochi giorni Apple ha aperto le vendite del MacBook Pro M2, mentre per il nuovo Air M2 se ne parlerà a luglio. Io aspetterò quest’ultimo, dato che consideravo migliore l’Air già nella precedente generazione e con quella attuale andrà a migliorare sotto molti aspetti, mentre il Pro è rimasto identico, aumentando il divario tra le due linee. Fosse stato per me, un MacBook Pro così non lo avrei proprio realizzato, ma evidentemente le previsioni degli analisti di Cupertino suggeriscono il contrario. D’altronde la parola “pro” continua ad avere un forte effetto placebo negli utenti, anestetizzati da un’offerta in cui le sigle si accavallano senza un significato coerente.

Il passaggio ad M2

Come ampiamente previsto anche su queste pagine, M2 rappresenta un’evoluzione moderata rispetto al precedente M1. Con Apple Silicon è questo che ci dobbiamo aspettare in ogni generazione, un po’ come succede per gli iPhone: per distinguere un chip dal successivo serve un confronto diretto, spalla a spalla, altrimenti sembrano sostanzialmente uguali. La differenza che vien fuori nei benchmark è dovuta essenzialmente ai core CPU di nuova generazione, che sono più efficienti, ed ai due core GPU aggiuntivi (che segnano uno scarto più marcato). È importante però sottolineare che M2 risulta migliore solo rispetto ad M1 base, mentre tutta la linea M1 superiore mantiene vantaggi importanti per i core aggiuntivi, a partire da M1 Pro.

Caratteristiche M1 M2 M1 Pro
CPU Core 8-core
(4P + 4E)
8-core
(4P + 4E)
10-core
(8P + 2E)
CPU Single-Core 1730 1937 1770
CPU Multi-Core 7554 8968 12596
GPU Core 8-core 10-core 16-core
Shadow of Tomb Raider 20fps 29fps 46fps

Le novità del MacBook Pro M2

Se escludiamo tutto ciò che è correlato ad M2, ossia prestazioni leggermente superiori, una banda più veloce per la RAM e la possibilità di configurazione con 24GB di Memoria Unificata, le differenze rispetto al precedente modello M1 sono davvero poche. Essenzialmente si tratta di un alimentatore leggermente più potente (67W contro i precedenti 61W) e l’uscita audio da 3,5mm ad alta impedenza, che ormai si trova in tutti i nuovi Mac. Ricapitolando, ecco cosa cambia rispetto al Pro M1:

  1. nuovo chip M2
  2. opzione Memoria Unificata 24GB
  3. uscita audio ad alta impedenza
  4. supporto per audio spaziale
  5. alimentatore da 67W

Cosa non cambia

Apple non ha modificato davvero nulla per rendere il MacBook Pro M2 più appetibile, continuando ad utilizzare lo stesso chassis che già c’era prima del passaggio ad Apple Silicon. Non si può dire che sia un computer mal riuscito, ma il design inizia a risentire degli anni, specie se messo a confronto con quello di tutti gli altri MacBook attualmente in vendita. A qualcuno potrebbe piacere l’assenza del notch, se preferisce avere grossi bordi intorno al display, e ci sono ancora dei fan della Touch Bar, che comunque appare ormai un residuo del passato.

Anche se la linea è superata, tante cose del MacBook Pro M2 vanno ancora benissimo, come il trackpad o la tastiera, ma se lo confrontiamo con il MacBook Air M2 si notano diversi svantaggi. Alcuni sono naturali, nel senso che il Pro risulta più pesante e meno sottile, ma altri derivano dal fatto che l’Air è stato completamente riprogettato. Ecco perché, a parità di chip M2, l’Air risulta migliore:

  1. Design più moderno
  2. Schermo più ampio (13,6″ vs 13,3″)
  3. Cornici più sottili
  4. Webcam superiore (1080p vs 720p)
  5. MagSafe

Ciò non significa che il Pro non abbia i suoi vantaggi, anche se sono davvero pochi e raramente rilevanti. Troviamo infatti una autonomia leggermente superiore, la touch bar – per chi l’apprezza, io no – e la ventola per la dissipazione. L’aspetto più interessante credo sia proprio quest’ultimo perché, come su M1, l’areazione attiva consente di mantenere le prestazioni più costanti nel tempo. La ventola non sale mai troppo di regime perché questi chip non scaldano tanto (soprattutto rispetto ai rivali x86-64), infatti la differenza si nota solo in quelle attività di alto profilo, con carico pesante e tanto prolungato, che non sono comunque adatte a questi computer.

Come ho già riscontrato analizzando Air M1 vs Pro M1, si tratta di macchine perfette per l’operatività quotidiana anche impegnativa, con possibilità di operare tranquillamente in tanti settori, ma quando iniziate a chiedermi come vanno per il montaggio video, la vfx, il 3D, ecc… vi interrompo subito e vi invito a considerare i MacBook Pro 14″/16″ con M1 Pro e Max che sono ampiamente più indicati. E dato che le possibilità effettive di un M2 con o senza areazione nell’uso quotidiano sono sostanzialmente uguali, preferisco prendermi tutti i vantaggi di un computer senza areazione, più moderno, compatto e leggero.

Ricapitolando, il MacBook Pro M2 ha questi vantaggi rispetto ad Air M2:

  1. autonomia più lunga (20h vs 18h)
  2. Touch Bar (che però comporta la perdita dei tasti funzione fisici)
  3. Ventola (che non serve poi a molto nell’uso tipico di questa macchina)

E sul piano economico?

Ho già discusso ampiamente sul recente aumento dei prezzi italiani, per cui qui non approfondirò la questione rimandandovi all’articolo dedicato alla TAxI. Quello che mi interessa evidenziare è che attualmente il MacBook Pro M2 sembra costare qualcosa in più dell’Air M2, ma la sua configurazione base di 1629€ prevede CPU 8-core / GPU 10-core, mentre l’Air parte da 1529€ con la versione di M2 leggermente depotenziata, con CPU 8-core / GPU 8-core.

Non ci sarà una grande differenza tra i due, nel senso che quel che si farà con l’uno si potrà fare anche con l’altro, magari con una piccolissima attesa in più, ma se si sceglie dal sito Apple la versione di Air M2 con CPU 8-core / GPU 10-core si arriva a 1649€, quindi il Pro M2 costa effettivamente 20€ in meno. Una differenza anche troppo risicata se consideriamo tutte le cose per cui l’Air M2 appare migliore.

Il problema è che questa versione configurata all’ordine non si troverà da nessuna parte se non sul sito Apple, come tutte le altre CTO, quindi sarà quasi impossibile trovarla in sconto; e quella superiore tra le pre-configurate prevede CPU 8-core / GPU 10-core / 8GB Memoria Unificata / 512GB SSD per 1879€. A prescindere dal giudizio personale sul prezzo, rimane il fatto che a queste cifre oggi si possa acquistare un MacBook Pro 14″ M1 Pro che è tutt’altra macchina. Un po’ più pesante, sicuramente, ma capace di offrire molto di più all’acquirente. Ecco perché finché non ci saranno sconti anche sui Pro ed Air M2 gli unici modelli che consiglio di considerare sono proprio quelli base.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.