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La lotta ai vertici di gamma nel settore smartphone ha visto a lungo tempo due principali player, Apple e Samsung. Tuttora però, nonostante le sfidanti in fascia premium siano aumentate (in particolare i Google Pixel), questo derby resta il faro del mercato. Proprio ieri è stato peraltro momento di festeggiamenti a Cupertino, avendo interrotto dopo 13 anni il primato del colosso coreano nelle vendite di smartphone. Ma la risposta di Samsung era attesa proprio per oggi, con la presentazione della nuova serie Galaxy S24. Tre modelli, in continuità con le precedenti generazioni, con un bel po’ di novità in dote e non tutte sono hardware. Anzi, è proprio il software che qui fa la parte del leone.

Iniziamo dai primi due, che condividono design in alluminio (resistente all’acqua fino ad IP68) e gran parte delle caratteristiche. Rispetto alla precedente generazione, Galaxy S24 ed S24+ presentano cornici più squadrate, di maggior agio nella presa. Un altro elemento rifinito è nei bordi attorno agli schermi, più sottili. A questa limatura si accompagna un lieve aumento dimensionale dei display Dynamic AMOLED 2X stessi: 6,2″ con risoluzione FHD+ su S24; 6,7″ in QHD+ su S24+. In comune sono la luminosità massima di 2600 nit, il Vision Booster per agevolare la visibilità all’aperto e soprattutto la frequenza d’aggiornamento che varia nel range completo tra 1 e 120 Hz, cosa che sino agli S23 era prerogativa esclusiva degli Ultra (gli altri modelli non potevano scendere sotto i 48 Hz) e darà benefici a livello energetico. La protezione del vetro anteriore è affidata al Gorilla Glass Armor di Corning.

Con gli S24 sotto la scocca c’è un ritorno, su cui probabilmente le varie recensioni internazionali dovranno lavorare per vincere le diffidenze causate dal passato. Gli Exynos si riprendono il cuore dei Samsung di vertice, fatta eccezione per l’Ultra che resta fedele allo Snapdragon. I nuovi modelli dispongono di Exynos 2400 10-core, con GPU Xclipse 940 di derivazione AMD RDNA3, architettura dalla quale arriva anche il supporto al ray-tracing (ovviamente presente pure nell’Ultra con Qualcomm). Tutta la serie è dotata di un sistema di raffreddamento a camera di vapore per massimizzare le prestazioni nei contesti più esigenti, gaming in primis. A livello di RAM troviamo 8 GB nell’S24, che salgono a 12 nel Plus, mentre per l’archiviazione rispettivamente sono proposte configurazioni 128/256 e 256/512 GB. Confermato dagli S23 il trittico fotografico posteriore, composto dal sensore principale da 50 Megapixel con apertura f/1,8 e stabilizzazione ottica, ultra-grandangolare 12 MP fino a 120° e teleobiettivo 10 MP con zoom fino a 3x. La registrazione video arriva fino alla risoluzione 8K a 30 fps. Anche davanti nessuno scostamento dal recente passato, confermando 12 Megapixel. La connettività è pressoché completa, con 5G, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3 ed NFC – manca solo l’opzione satellitare, su cui al momento Samsung sembra preferire maggiori sviluppi prima di implementarla. La batteria è da 4000 mAh nell’S24 base, che salgono a 4900 nell’S24+; è supportata la ricarica rapida (50% in 30 minuti su S24, 65% su S24+), così come quella wireless anche in modalità inversa, col dispositivo che cede energia ad un altro.

Il focus passa ora sul Galaxy S24 Ultra: anch’esso mantiene un buon legame stilistico col predecessore, ma nondimeno presenta delle modifiche tanto all’occhio quanto al tatto. Lo schermo da 6,8″, pensato per dare il meglio di sé con la S Pen (risoluzione ed altre caratteristiche identiche a quello di S24+), presenta curvature ridotte ai bordi, mentre il materiale della scocca passa al titanio. Come già anticipato sopra, qui il SoC è firmato da Qualcomm, lo Snapdragon 8 Gen 3 Mobile Platform per Galaxy, una versione leggermente più spinta in termini di frequenze del flagship di San Diego. Il quantitativo di RAM è di 12 GB su tutte le configurazioni, mentre per l’archiviazione si può scegliere tra 256, 512 GB ed 1 TB. Altre novità riguardano il quartetto di sensori fotografici sul retro: il principale da 200 Megapixel e l’ultra-grandangolare da 12 MP non cambiano, mentre la coppia di teleobiettivi presenta delle variazioni. Il sensore maggiore presenta un curioso dimezzamento dello zoom ottico massimo, che passa a 5x – Samsung rassicura però sulla possibilità di raggiungere lo stesso ottimi risultati a 10x grazie all’incremento operato invece nei Megapixel, ora a quota 50. Qualche piccolo ritocco dietro le quinte coinvolge pure il secondo tele di supporto, da 10 Megapixel con zoom fino a 3x. Sul versante reti rispetto gli altri due modelli si annovera la presenza del Wi-Fi 7, mentre il comparto energetico vanta una batteria da 5000 mAh (modalità di ricarica identiche a s24+ come prestazioni).

Abbiamo però anticipato ad inizio articolo che questa volta Samsung ha puntato parecchio sul software. Nella One UI 6.1 (basata su Android 14) preinstallata a bordo c’è intelligenza artificiale per tutti i gusti e per tutti gli usi. La Traduzione Live permette di tradurre in altra lingua le chiamate, in tempo reale, sia in forma scritta sia vocale. Analoga funzione, ma per le chiacchierate dal vivo, la svolge Interprete; nella messaggistica testuale, sia istantanea sia via email, il compito viene invece affidato alla tastiera virtuale Samsung con l’inclusione di apposite funzionalità. Sempre per i messaggi è previsto inoltre l’Assistente Chat, che aiuta nella composizione in base al contesto. Non mancano anche opzioni di riassunto: vocalmente, le troviamo in Android Auto per i messaggi in arrivo e nell’Assistente Trascrizione (che su richiesta traduce pure) per il registratore di sistema; testualmente, se ne occupa l’Assistente Note integrato in Samsung Notes, che offre pure modelli predefiniti per prendere appunti più rapidamente e copertine per organizzarli in modo efficace. In collaborazione con Google è invece Cerchia e cerca, una sorta di modalità aggiuntiva di Lens che come suggerisce il nome stesso agisce semplicemente racchiudendo a cerchio un elemento a schermo, per il quale il motore di Big G si occuperà di effettuare la ricerca di maggiori informazioni.

Gli innesti AI a livello fotografico sono anch’essi molteplici. Il ProVisual Engine ottimizza l’acquisizione e l’elaborazione di immagini soprattutto per destinazione finale social, mentre la rinnovata modalità Nightography promette foto notturne sensibilmente migliori anche nelle condizioni più difficili di luminosità e sottoposte a zoom. Altri strumenti di ritocco sono Edit Suggestion, un’ulteriore avanzamento delle modifiche suggerite tipiche al fine di offrire interventi più accurati, e Modifica Generativa, in grado di riempire parti mancanti di un’immagine o migliorarne altri aspetti, come l’inclinazione o il posizionamento di soggetti, grazie all’intelligenza artificiale. Tutti i risultati finali vengono dotati di apposita filigrana, anche nei metadati, per confermare l’utilizzo di modifiche fortemente assistite. Per i video, l’Instant Slow Motion è in grado di rallentare filmati veloci generando autonomamente fotogrammi aggiuntivi. Gli scatti in Super HDR sono inoltre visibili in anteprima già prima dello scatto. Molto importante da osservare, infine, è la possibilità di sfruttare tutte le funzionalità AI anche nelle app terze, a partire da Instagram.

Queste novità si aggiungono a tutto il resto già previsto dalla One UI, incluse le funzioni di sicurezza Samsung Knox per la protezione dei dati personali nonché aziendali per i dispositivi ad uso lavorativo. Proprio a proposito di quanto descritto sopra, Knox prevede ora opzioni aggiuntive che permettono all’utente un ampio controllo sul raggio d’azione dell’intelligenza artificiale di sistema e dei dati trattati in quelle azioni che prevedono pure una componente online. Non mancano il supporto alle Passkey così come la codifica end-to-end dei backup salvati su Samsung Cloud. Un altro annuncio importante riguarda il ciclo vitale software: gli S24 riceveranno come i precedenti le prossime 4 versioni maggiori di Android, ma si passa a 7 anni totali per quel che concerna gli aggiornamenti di sicurezza gli S24 riceveranno ben 7 versioni maggiori di Android e 7 anni totali di aggiornamenti di sicurezza. Varie funzionalità sopra descritte arriveranno inoltre anche su altri modelli, inclusi Flip e Fold.

Veniamo in conclusione ai dettagli commerciali. Le tonalità previste per Galaxy S24 ed S24+ sono Onyx Black, Marble Gray, Cobalt Violet ed Amber Yellow, mentre per S24 Ultra ci sono Titanium Gray, Titanium Black, Titanium Violet e Titanium Yellow. Per tutti e tre, in caso di acquisto diretto sul sito Samsung sono previste colorazioni aggiuntive esclusive tra cui scegliere. I preordini sono già partiti, mentre la disponibilità effettiva nei negozi fisici ed elettronici comincerà dal 24 gennaio. Questa è la configurazione ufficiale dei prezzi:

  • Galaxy S24:
    8/128 GB 929€
    8/256 GB 989€
  • Galaxy S24+
    12/256 GB 1.189€
    12/512 GB 1.309€
  • Galaxy S24 Ultra
    12/256 GB 1.499€
    12/512 GB 1.619€
    12 GB/1 TB 1.859€

Sono previste interessanti promozioni di lancio. Di base, da oggi fino al 30 viene incluso dove applicabile l’upgrade di memoria senza sovrapprezzo (chi acquista un modello da 128 riceverà quello da 256 e così via). A ciò si aggiunge un’extra-valutazione dell’usato di 50€ per chi passa a Galaxy S24, raddoppiati a 100€ per S24+ ed Ultra. I rivenditori online non stanno già mancando di apportare ulteriori integrazioni: Amazon include gratis anche il caricatore da 25 W normalmente opzionale, mentre Unieuro non lo fornisce in bundle ma si rifà ampiamente col goloso codice sconto SAMGALAXYS24 che taglia di 200€ i prezzi sopraindicati.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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