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È già da tempo che i produttori di tecnologia cercano la prossima gallina dalle uova d’oro dopo gli smartphone. Questi ultimi continuano a fare numeri impressionanti, ma la saturazione del mercato è arrivata e la crescita a doppia cifra è destinata ad essere solo un lontano ricordo, sostituita prima da uno stazionamento e poi la regressione. In quest’epoca in cui si aggiunge la parola “smart” prima di ogni cosa, gli smartwatch non sembrano essere in grado di diffondersi quanto sperato, seppure possiamo affermare che siano qui per rimanerci ed evolversi nei prossimi anni. Dove io credo che vi sia un terreno fertile di espansione è nella smarthome. Piuttosto che ristrutturare casa, investendo decine di migliaia di euro per creare complessi sistemi di domotica, l’era dell’IoT sta consentendo di ottenere dispositivi a singolo task, economici, semplici e plug-in-play, con lo smartphone come hub di controllo. Apple e Google (nonché Samsung, vista la sua importanza), avranno da dire la loro nei prossimi anni, ma l’ideale sarebbe avere dei sistemi di interconnessione autonomi e plurimarca, in modo da centralizzare le operazioni e fare sistema attraverso il dialogo tra diversi dispositivi. Ad oggi la cosa che si avvicina di più a questo scenario è il servizio IFTTT, seppure abbia dei notevoli limiti visto che le condizioni che scatenano un evento non possono essere più complicate di un semplice “IF” su un singolo dispositivo o servizio. Apple vuole dire la sua con HomeKit, ma bisogna ricordare che iOS è presente su una piccola parte degli smartphone in circolazione, per cui potrà anche rappresentare la soluzione “consumer” di riferimento, ma non sarà lei a fare i grandi numeri e ad offrire una risposta “democratica e multi piattaforma” al problema.

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Credo che l’elemento più importante per una diffusione massiccia della smarthome sia proprio questo e Logitech sembra andare in questa direzione con il suo nuovo Pop Home Switch. Il prodotto in sé non è nulla di particolarmente nuovo o emozionante, ma potrebbe essere il primo passo nella giusta direzione. L’azienda propone uno starter kit a $99, composto da un hub e 2 home switch, che non sono altro che pulsanti senza fili. Questi si programmano grazie all’app sullo smartphone (Android ed iOS) e possono eseguire tre diversi comandi, a seconda se si preme una sola volta, due o tre. L’idea è quella di integrare nel sistema dispositivi di terze parti e di consentirne un controllo unificato tramite il “pulsante”. Al momento risultano compatibili: Philips Hue, Insteon, LIFX, Lutron, Sonos, SmartThings, Belkin WeMo ed Harmony remote.

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Ogni singolo Home Switch aggiuntivo costa $39,99 e potrà controllare in modo centralizzato uno più dispositivi citati in precedenza. Si potrebbe ad esempio decidere di entrare in modalità relax con una pressione, modificando luci e musica, oppure passare a quella party, cena o altro. Ovviamente la cosa avrà tanto più senso quanto si amplierà la lista di dispositivi compatibili, altrimenti rischia di essere un buco nell’acqua. Dopotutto pulsanti connessi ad IFTTT esistono, così come quelli nativi delle Hue, per cui Logitech dovrà riuscire ad offrire qualcosa in più all’utente proprio grazie all’apertura e compatibilità con tanti sistemi di terze parti.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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