Recensione: hub USB-C ideale per MacBook Pro Touch Bar (QacQoc GN28K)

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Ormai lo sapete che la USB-C non mi fa impazzire, l’ho detto mille volte e l’ultimo articolo sull’argomento l’ho pubblicato una settimana fa. Tuttavia la uso e ci convivo tutti i giorni con iMac 5K 2017 e MacBook Pro 15″ 2016 (recensione), anche se nella sua più nobile incarnazione in combinata con Thunderbolt 3. Le attività del quotidiano non sono un grosso problema in fin dei conti, ma quando mi sposto con il solo portatile e devo creare una piccola postazione di lavoro in sedi distaccate, iniziano i problemi. Di recente l’azienda EgoIggo mi ha contattato per inviarmi un nuovo hub dedicato proprio al MacBook Pro con Touch Bar, che riprende l’idea dei primissimi USB-C realizzati per il MacBook 12″ (recensione) ma la porta ad un livello superiore grazie all’uso delle due porte affiancate.

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Il modello esatto si chiama QacQoc GN28K e lo specifico perché ve ne sono alcuni apparentemente simili, anche dello stesso produttore, che differiscono per dotazione e porte. Quando dico dotazione, in realtà, mi riferisco solo alla presenza di una custodia morbida in similpelle di colore marrone, molto gradevole e comoda per trasportare l’hub con un pizzico di classe.

L’hub è disponibile in una colorazione molto simile a quella dei MacBook Pro e qui vedete quello grigio scuro. Ha due porte USB-C perfettamente studiate per incastrarsi con quelle laterali e si abbina sia al 13″ che al 15″. Non sfrutta la Thunderbolt, insomma, ma offre comunque tante connessioni utili. In particolare si parte da una USB-C “passante”, sfruttabile per alimentazione, adattatori o altro, e poi si continua con due USB-A 3.0 per retrocompatibilità. Poco più avanti e distanziata dall’altra, c’è una seconda USB-C e poi un doppio lettore di schede, microSD/SD, utilizzabili anche contemporaneamente.

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La cosa che non si nota immediatamente e che differenzia questo dagli altri hub “inferiori” prodotti da EgoIggo è che qui si trova anche una HDMI a pieno formato. È nella zona superiore ed è per questo motivo che non è visibile nell’immagine. Non è una 2.0, per cui il 4K non sarà a 60Hz, ma come soluzione d’appoggio o per proiettori e schermi non all’ultimo grido è ancora più che valida. Comunque non è un limite di questo hub, in quanto la HDMI 2.0 richiede molta banda e non lascerebbe spazio per altro, infatti per quella conviene usare un adattatore dedicato.

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Visto che i MacBook Pro con Touch Bar hanno le due porte anche sul lato destro, l’hub si può usare da entrambi i lati ovviamente rivolto testa in giù. Peccato per la presenza dei loghi di certificazione troppo in vista, altrimenti l’avrei quasi preferito così per la presenza delle etichette in corrispondenza delle porte. Potrebbe anche configurarsi la necessità di usarne due contemporaneamente, arrivando a quattro lettori per schede, quattro USB 3, due HDMi e due USB-C… esageratissimo per un utente medio e scomodo per la mobilità, ma interessante da tenere a mente.

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Per quanto riguarda le performance, non ho notato alcun calo di prestazioni dei dispositivi connessi, tenendo sempre a mente che non si tratta della Gen 2 e che quindi non si superano i 5Gb/s di transfer rate. Il bilanciamento del tutto mi sembra valido anche se permangono i limiti naturali della USB-C, per cui può capitare che a seconda dell’ordine o della quantità di dispositivi in uso si possano riscontrare delle disconnessioni. Devo però ammettere che con questo hub mi è successo molto di rado e solo quando ho tentato di spingerlo il limite. Il suo vero problema, invece, è un altro e dipende dalla struttura. Come ho avuto modo di constatare già con altri hub predisposti per una connessione diretta sul fianco, basta che lo si sposti inavvertitamente di un paio di mm (come nell’immagine superiore) e salta tutto. Ciò è più difficile che avvenga con gli hub dotati di cavo, anche se il vantaggio di compattezza e portabilità di questa soluzione è innegabile.

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Conclusione

A fronte di una soluzione elegante, ben costruita, ricca di porte e perfettamente abbinata con i MacBook Pro (2016/2017), il QacQoc GN28K presenta due limiti principali: il prezzo e la necessità di maneggiarlo con cura. Per quest’ultima cosa non possiamo farci nulla, toccherà a voi fare attenzione tenendolo con una mano mentre staccate cavi o memorie dalla parte bassa, mentre per il prezzo possiamo aiutarvi. Parte già di suo con uno sconto su Amazon, ma si tratta del classico giochetto orientale di gonfiare il listino. Ormai si trovano hub decenti anche a 30€, la stessa Egolggo li fa, ma qui siamo di fronte ad una soluzione molto più elegante nelle forma e nei contenuti, nonché dotata di molte più porte. A livello di hub portatili è il più completo che io abbia mai provato, infatti ormai porto solo lui con me in aggiunta ad adattatori video evoluti. 89,99€ sono comunque tanti, non c’è dubbio, ma l’azienda ci ha fornito uno speciale codice sconto che riduce il prezzo del 30%. In pratica mettendo il coupon 8CZSTPNJ nel carrello lo pagherete 53,99€. In questi termini direi che il fattore prezzo diventa davvero un non-problema viste le porte, rimane solo il discorso maneggiare con cura. Se siete disposti a farci un minimo di attenzione io ve lo consiglio perché è compatto, completo e molto elegante.

PRO
+ Compatto e leggero, facile da trasportare
+ Bella custodia in dotazione
+ Dotazione ricchissima di porte per un hub
+ Possibilità di uso su entrambi i lati
+ Colore in matching con i MacBook Pro

CONTRO
- Se si allontana la parte bassa di pochi mm si disconnette tutto

DA CONSIDERARE
| I limiti più generali della USB-C

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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