La maggior parte delle novità introdotte con l’iPod touch di sesta generazione sono state già dettagliatamente descritte nel corso di questo pomeriggio. Ci sono però aspetti più tecnici che Apple non riporta, lasciando alle scoperte condotte dalle testate di settore e dagli utenti. Tra le prime “cavie” c’è Matt Panzarino di TechCrunch, che ha ottenuto un’unità di prova dall’azienda di Cupertino dando le prime occhiate al SoC A8 e al quantitativo di memoria RAM presente.
Rispetto all’iPhone 6 c’è qualche modifica, sebbene nulla di eccessivo. I due core del processore viaggiano nel nuovo touch alla frequenza di 1,1 GHz, contro gli 1,39 raggiunti dal Melafonino. Il motivo del clock minore sembrerebbe da ricondursi solo alla volontà di non impattare troppo sulla batteria, di capacità inferiore a quella dell’iPhone. Zero sorprese invece per quanto concerne la RAM, che si attesta a 1 GB. Benché con le capacità di app e giochi odierni tale quota inizi a stare stretta rimane ovviamente un miglioramento sensibile se comparato ai soli 512 MB della quinta generazione.
All’atto pratico la differenza dovrebbe avvertirsi perlopiù nei numeri di Geekbench e ben poco nell’uso normale, ma per avere maggiori certezze occorrerà attendere le recensioni complete. Infine, un dettaglio curioso: viene identificato come iPod7,1, mentre la precedente versione era la 5,1. Come se di fatto ci trovassimo invece alla settima generazione, con una sesta scartata in fase di sviluppo. Ma queste sono solo possibili congetture rapide che non cambiano la sostanza nella realtà, in cui questo appena rilasciato rimane il sesto modello di iPod touch a partire dalla sua comparsa nel 2007.