Ieri sera mi è capitato sott'occhio un articolo di The Verge che titolava: persino Apple non vuole usare Final Cut Pro X. Loro sono piuttosto "cupertiniani" di norma, per cui sono rimasto molto colpito. Andando a leggere la notizia ho appreso che la considerazione è venuta fuori da una particolare offerta di lavoro pubblicata sul sito, relativa al posto di "Assistant Editor" per Beats by Dr. Dre.
Come si può leggere nell'elenco di requisiti, tra i software che il candidato deve conoscere ci sono Premiere, After Effects, Photoshop, Illustrator ed Audition della suite Adobe, oltre ad Avid, ProTools e Davince Resolve. Manca in effetti Final Cut Pro X, ma anche Audition e ProTools sono stati preferiti a Logic Pro X. Che l'ultima versione del software di montaggio video di Apple abbia deluso moltissimi professionisti in fase di lancio è un dato di fatto e ne abbiamo parlato più volte. È anche vero che i tanti aggiornamenti successivi hanno messo diverse pezze ai problemi iniziali, ma ormai il danno è stato fatto. La quantità di video editor che sono passati alla concorrenza con l'arrivo di Final Cut Pro X è elevatissima e, nel mio piccolo, io sono uno di questi. Pur avendolo acquistato ed usato per alcuni mesi, i vari problemi di stabilità e le mancanze riscontrate, mi hanno convinto a passare a Premiere. E sapete anche, perché ne ho parlato di recente, che sono convinto che Apple si stia sempre di più allontanando dalle esigenze dei professionisti. D'altro canto nel titolo e nell'articolo di The Verge ci vedo un pizzico di malizia, perché la proposta di lavoro è per Beats, azienda che fino a poco tempo fa era completamente separata da Apple. Per cui è molto più plausibile che il team si sia formato e specializzato con quei software e che il nuovo arrivato debba conoscere questi per inserirsi nell'attuale workflow.