Che siate dei fedeli utenti del servizio di streaming musicale svedese, oppure vi siate lasciati trascinare dal vortice Apple Music, poco importa: quando c’è concorrenza, a giovarne siamo sempre noi consumatori. Ed ecco che pure chi, come me, ha scelto di rimanere nelle braccia di Spotify, non può non ringraziare Apple per essere entrata nel mercato dello streaming musicale con un’offerta multiutente particolarmente aggressiva, molto più conveniente di quella del principale competitor. Se infatti il servizio della mela, fin dal suo esordio, ha previsto una membership per sei componenti della famiglia al prezzo mensile di 14,99€, di contro Spotify richiedeva ben 5€ in più per ogni utente aggiuntivo, fino a cinque totali. Oggi il colosso della musica liquida ha cambiato le carte in tavola, facendo copia carbone dell’offerta cupertiniana e rendendo così estremamente più conveniente condividere un abbonamento a Spotify Premium con i membri della propria famiglia. Tutti i family plan già attivi verrano automaticamente migrati alla nuova tariffa di 14,99€ e potrete aggiungere altri membri accedendo al vostro account, inviando un invito dagli slot ancora disponibili.
Sono di pochi giorni fa le notizie riguardanti la crescita della società fondata da Daniel Ek, divenuta ancora più rapida da quando Apple è scesa in campo. Evidentemente, però, un po’ troppi utenti si devono essere accorti di quanto fosse svantaggioso rimanere in terra svedese con un family plan attivo. L’azienda di Stoccolma è corsa ai ripari, ben conscia che il suo obiettivo è quello di allargare il più possibile il bacino di utenti (paganti e non), in vista della futura monetizzazione attraverso la pubblicità, la vendita di biglietti per concerti, il merchandising e il rumoreggiato servizio di streaming video. Staremo a vedere come si comporterà il mercato; per ora, un ringraziamento alla concorrenza.