A breve gli sviluppatori potranno offrire ad un unico prezzo le versioni iOS e macOS delle proprie app

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Marco Magherini, Giorgio Zamariola, Paolo Cinalli, Paolo Cinalli, Alessandro Tognoni, Marzio De Cristofaro, Enrico Carangi.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

L’ecosistema software Apple è composto da svariate componenti che danno spesso il meglio di sé integrandosi tra loro, ma ci sono casi in cui sorprendentemente si dimostrano vasi non comunicanti tra loro. Uno di quelli principali è relativo agli App Store, dove sinora è stata negata la possibilità agli sviluppatori di offrire in un singolo bundle, e dunque un unico prezzo, la propria applicazione sia nella versione iOS sia in quella macOS. Certo, in vari casi è comprensibile che le due versioni abbiano costi separati: su Mac le app possono offrire maggiori potenzialità, il che permette di giustificare la spesa extra. L’introduzione di Project Catalyst, che di fatto rende il software sviluppato su iOS utilizzabile anche su desktop con alcune modifiche, ha però sollevato un dubbio legittimo. Se le due varianti hanno il medesimo set di funzionalità, comportandosi al 99% allo stesso modo, come si giustifica il doppio acquisto? Nei mesi scorsi, agli albori di Catalyst, i dev avevano già sollevato tale perplessità, che crea non pochi imbarazzi.

Con qualche mese di attesa, il messaggio è arrivato forte e chiaro pure a Cupertino. Stasera è tempo di Beta, con iOS 13.4 e macOS 10.15.4, ma anche Xcode 11.4, portando con sé l’arrivo dell’atteso bundle unico. Tecnicamente si dovrà aspettare ancora qualche settimana per vederlo all’opera in pubblico, ma gli sviluppatori possono sin da ora prendere confidenza con la novità, abilitata peraltro di default per tutte le compilazioni basate su Catalyst. L’unica condizione da rispettare è che la versione macOS dell’app abbia il medesimo identificatore di quella per iOS, a creare il pacchetto commerciale singolo ci pensa poi l’App Store. Dopo l’acquisto, l’utente potrà usufruire del programma su entrambi i sistemi operativi. Anche gli acquisti in-app verranno sincronizzati tra le piattaforme. Per adeguarsi al meglio al nuovo scenario, i due App Store estenderanno le loro categorie prendendo l’uno dall’altro: su iOS arriveranno “Grafica e Design” e “Sviluppatori”, mentre su Mac debutteranno “Cibi e bevande”, “Libri”, “Navigazione”, “Riviste e giornali” e “Shopping”.

Meglio tardi che mai, si potrebbe dire. Certo, qualche utente potrebbe avere da ridire se di recente ha acquistato un’app dello stesso sviluppatore su iDevice e Mac separatamente, ma è consuetudine che mosse importanti del genere vadano a creare degli scontenti, nella speranza lo siano solo nel breve termine. È però una modifica gradita, destinata ad avere ripercussioni positive in un futuro anche abbastanza vicino, e in ogni caso viene lasciata libera facoltà al dev di usufruirne o meno. Non direttamente legata, ma comunque nell’ambito delle novità di sviluppo, vale la pena citare in conclusione l’arrivo con watchOS 6.2 degli acquisti in-app pure su Apple Watch.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.