Recensione Realme GT, smartphone potente e comodo al giusto prezzo

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Andrea Ippolito, Stefano Silveri, Luca Capelletti, Cesare Munari, Andrea Giuseppe Calabrò, Carlo Scian.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

È arrivato anche per me il momento di provare uno smartphone di Realme, il sub-brand di Oppo che da un paio d’anni si sta facendo notare anche in Italia. Il modello che ho potuto testare è piuttosto intrigante, sia per l’estetica che per le specifiche tecniche. L’azienda punta principalmente sulle seconde per far breccia sul mercato degli appassionati, grazie allo Snapdragon 888 5G, ma non è il solito smartphone da gaming, grosso e pieno di difetti. Il Realme GT è decisamente più bilanciato nelle altre aree, offrendo tanto valore concreto a fronte di una spesa relativamente contenuta.

Design da racing

L’aspetto del Realme GT è piuttosto standard se si guardano le colorazioni argento o blu, ma questa gialla e nera non è per indecisi: o piace o non piace. Io ho sulla scrivania una Hot Wheels Dodge Challenger gialla e nera e una Fender Stratocaster degli stessi colori, per cui è un’abbinata che apprezzo. In questa variante, la backcover è in simil-pelle per la superficie gialla, interrotta solo da una striscia di vetro nero che si congiunge con l’area delle fotocamere.

Il formato stretto ed alto deriva dallo schermo in 20:9, grazie al quale si ha una generosa diagonale di 6,43″ in una larghezza di soli 7,3cm (che è simile a quella dell’iPhone 12 Pro con display da 6,1″). Il display ha un piccolo foro in alto a sinistra per la camera frontale e le cornici sono piuttosto sottili considerando che il vetro frontale è piatto (cosa che preferisco). Giusto quella in basso è un po’ più ampia, ma in modo simile a molti altri smartphone Android, anche più costosi.

Display al quasi-top

Il pannello OLED ha risoluzione FullHD+ e frequenza di refresh da 120Hz. Oltre ai dati di cartellino, posso dire che si tratta davvero di un bello schermo, sia per la qualità che per la comodità d’uso. Apprezzo molto lo spazio in più in altezza, soprattutto con i video e la navigazione web.

Sono belli i colori, ovviamente personalizzabili dalle impostazioni, sono ottimi gli angoli di visuale e buona anche la luminosità di 1000 nit. Si vede in modo sufficiente anche sotto forte luce diretta e anche se ci sono smartphone che vanno oltre questo valore, sono tutti top di gamma dal costo almeno doppio rispetto al Realme GT. Nella sua fascia di prezzo non è cosa facile trovare un pannello con specifiche e qualità effettivamente comparabili. Valido anche il sensore di luminosità, non troppo scattoso e in grado di far fronte in modo puntuale alle modificazioni dell’ambiente.

Nelle impostazioni si può limitare il refresh rate a 60Hz per consumare meno oppure portarlo a 120Hz. Io ho provato questa seconda modalità per alcuni giorni ma poi sono ritornato sull’opzione automatica predefinita, che sembra scegliere adeguatamente quando aumentarla.

Ergonomia convincente

Tutto nel Realme GT contribuisce ad ottenere quella che reputo, senza mezzi termini, un’ottima ergonomia. Certo, lo schermo è grande, ma non troppo, soprattutto per via del formato. La back cover in simil-pelle è ben più confortevole del vetro sotto le dita ed è leggermente curva per favorire la presa. Sul frontale, invece, abbiamo un display completamente piatto, cosa che migliora la visione ed evita fastidiosi tocchi involontari.

Grazie alla combinazione di questi elementi con un peso non eccessivo di 186 g, il Realme GT si tiene in modo assolutamente piacevole e sicuro, al punto che è uno dei pochi smartphone che uso senza custodia non avvertendo una sensazione di precarietà.

I tasti laterali sono posizionati in modo intelligente, ovvero non troppo in alto ma dove è facile raggiungerli con la normale impugnatura del dispositivo. Il sensore d’impronta sotto lo schermo, invece, è un po’ più in basso di dove te lo aspetti ma funziona piuttosto bene e non richiede una pressione eccessiva.

Software stabile e completo

La Realme UI 2.0 è basata su Android 11 ed è strettamente correlata alla ColorOS del brand principale Oppo, di cui Realme è uno spin-off. Non l’avevo mai usata approfonditamente e devo dire che mi ha colpito in positivo per diversi aspetti. La versione europea di questo smartphone arriva con tutti i servizi Google installati, molti dei quali predefiniti. Ci sono una serie di app proprietarie ed un ecosistema di servizi accessibili creando un account HeyTap Cloud, ma non è necessario per avere la completa fruizione del dispositivo: si può tranquillamente usare l’account Google per i vari backup e le app di sistema. Si possono anche rimuovere le app che non si intendono usare e io tendo a fare così su ogni smartphone.

Il software è risultato essere molto stabile, infatti non ho mai visto glitch o riavvii improvvisi, inoltre è ricchissimo di opzioni. La cosa bizzarra, per me, è che la maggior parte delle cose interessanti non sono attive di default. Per questo prima di iniziare ad usarlo ho fatto un giro approfondito nelle impostazioni. Principalmente ho attivato la navigazione con gesture, l’always-on display (che è completamente personalizzabile), l’illuminazione del bordo all’arrivo delle notifiche (molto carino e utile), lo sblocco con doppio tocco ed al sollevamento, la barra laterale con scorciatoie comode, l’avvio di Google Assistant tenendo premuto il pulsante di accensione per mezzo secondo, l’avvio rapido di 5 app e funzioni tenendo premuto sul sensore d’impronta. È un peccato che tutte queste cose siano nascoste nei menu perché senza di esse lo smartphone è molto meno interessante.

Non mi ha colpito molto lo store di temi, li trovo un po’ troppo orientali nel gusto, ma c’è una pagina con le personalizzazioni che è fatta molto bene. Possiamo scegliere sfondi, animati e non, lo stile della scherma always-on, la forma delle icone, il layout delle app, i colori di sistema, i font, l’illuminazione dei bordi e persino l’animazione mostrata sul sensore d’impronta. Insomma, così come arriva non mi aveva emozionato ma in 10 minuti lo avevo impostato esattamente come avrei voluto, sia per l’estetica che per il funzionamento.

Al momento della recensione, ovvero l’8 luglio, il sistema operativo è Android 11 con le patch di maggio. In generale, Realme aggiorna le patch di sicurezza con 1/2 mesi dal rilascio, per cui non è tra i più virtuosi ma è certamente nella media.

Caratteristiche Realme GT
Display 6,43″ SuperAMOLED, 120Hz, HDR
1080 x 2400 pixel (20:9) 409 ppi
SoC Snapdragon 888 5G
SIM Dual nano-SIM
Radio LTE / 5G
RAM 8GB / 12GB
Memoria 128GB / 256GB
Tipo memoria UFS 3.1 (non espandibile)
Autenticazione Sensore ottico impronta sotto display
Fotocamere posteriori 64MP F1.8 (26mm) Principale / 4K
8MP F2.3 (16mm) Wide / 4K
2MP F2.4 (macro)
Fotocamera frontale 16MP F2.5 (26mm) / 1080p
Audio Stereo + porta 3,5mm
Wireless Wi-Fi 6 + Bluetooth 5.2 (aptX HD) + NFC
Batteria 4500 mAh, SuperDart 65W (no Qi)
Dimensioni 158.5 x 73.3 x 8.4 mm (9.1 mm con cover in pelle)
Peso 186 grammi
Prezzo 12/256GB a 599€ giallo
8/128GB a 469€ silver o blu

Prestazioni senza compromessi

Credo che il Realme GT sia lo smartphone più economico che si possa acquistare ad offrire lo Snapdragon 888. Se la gioca un po’ con alcuni prodotti da gaming che però costringono a qualche rinuncia in più. Realme ha bilanciato meglio le varie caratteristiche, senza penalizzare troppo la portabilità e la multimedialità a favore delle prestazioni. Prestazioni che sono però sempre molto molto convincenti.

C’è anche la sezione spazio giochi in cui si possono attivare prestazioni accelerate ed impostare altre opzioni utili come il blocco della risoluzione, delle chiamate o notifiche.

Io ho provato la versione base con 8GB di RAM e 128GB di memoria UFS 3.1 e già vola in ogni ambito, dall’interfaccia alle app più semplici, fino ad arrivare alle sessioni di gioco più impegnative. Onestamente, non ho sentito il bisogno dei 12GB ma posso capire chi sia interessato alla versione superiore per via della memoria, dato che qui abbiamo una doppia nano-SIM ma non l’espansione con microSD.

Connessioni e fonia

A livello wireless ci sono il Wi-Fi 6 e il Bluetooth 5.2, ma non mancano NFC e ovviamente il set completo sul fronte GPS, compresi Galileo e Glonass. Per l’audio c’è una porta mini jack da 3,5mm, cosa molto gradita, con un DAC che supporta fino 24-bit/192kHz audio, mentre via Bluetooth è supportato aptX HD. La porta USB-C è 2.0, per ricarica e gestione dati (niente output video, purtroppo).

Sul fronte telefonico non ho avuto alcun problema: buoni sia la ricezione che l’audio in chiamata. Il vivavoce non è proprio fortissimo ma si sente anche in auto. Il Realme GT supporta anche il 5G ma purtroppo non c’è servizio nella mia zona, spero di poterlo provare entro la fine dell’anno.

Autonomia adeguata, ma…

La batteria da 4500 mAh è adeguata, soprattutto perché nascosta all’interno di una scocca sottile e lineare. Lo Snapdragon 888 può prendersi molta energia nelle sessioni di gioco, facendolo scaricare in un paio d’ore circa, ma nell’uso misto ci porta a sera senza alcuna rinuncia in termini di notifiche, servizi attivi e luminosità. Non è un battery phone ma quando l’ho usato come secondo dispositivo, quindi con meno ore di schermo, ci ho fatto anche tre giorni senza mai spegnerlo.

In dotazione c’è un alimentatore GaN SuperDart da 65W e bastano solo 35% per una ricarica completa. Il mio esemplare ha la presa internazionale ma quello che si compra su Amazon ha la normale spina italiana. Faccio notare che Realme ha intelligentemente aggiunto nelle opzioni batteria la ricarica ottimizzata, che è attiva di default. Quindi se lasciate lo smartphone collegato al suo alimentatore anche tutta la notte, lui si regolerà per fare l’ultima porzione di ricarica alla fine, evitando di portarlo subito al 100%.

Il mio vero rimpianto qui è l’assenza di ricarica wireless. Sono un fan sfegatato di questa tecnologia, non tanto dal punto di vista tecnico quanto per i vantaggi di praticità che gli riconosco, avendo basette Qi un po’ dovunque ormai, auto inclusa.

Foto, Video, Audio

Considerando le specifiche tecniche e il prezzo, sono propenso a confrontare il Realme GT con gli smartphone da gaming di fascia media (come anche il Red Magic 5S). Rispetto a questi, i risultati che si possono ottenere in foto e in video mi ha convinto decisamente di più. Non è sicuramente un camera phone e il sensore primario Sony da 64MP ormai si trova un po’ ovunque, tuttavia qui c’è lo Snapdragon 888 che aiuta insieme ad un software abbastanza maturo.

Con la camera principale (64MP, F1.8, equiv. 26mm) si ottengono foto piuttosto valide in automatico e ancora di più attivando la modalità AI. Foto che sono poi memorizzate a piena risoluzione mantenendo tutti gli automatismi. Realme ha scelto, come tanti altri in fascia media, di non mettere fotocamere tele, quindi lo zoom offerto è solo digitale, con tutti i limiti che ne conseguono. Diciamo che non serve a molto.

Esempi di foto con la principale 64MP F1.8

La ultragrandangolare è di qualità inferiore (8MP, F2.3, equiv. 16mm) ma è comunque interessante considerando la prospettiva che si può ottenere. La macro da 2MP si poteva evitare, credo ci sia tanto per dire che lo smartphone ne ha tre, ma non serve a molto. È anche divertente da usare, il problema è che la qualità risulta a malapena sufficiente per i social.

Esempi di foto con la Ultrawide da 8MP F2.3

Un reparto foto che è solo sufficiente, in fin dei conti, ma si usa comunque con piacere grazie ai validi automatismi e la velocità operativa. Anche la modalità notte è più che accettabile nei risultati. Dove questo smartphone mi sembra superare la concorrenza di pari prezzo è nel video.

Con le due camere primarie si può registrare in 4K a 60fps mantenendo la stabilizzazione e un autofocus che se la cava piuttosto bene. Insomma, si preme rec e si ottengono filmati fluidi e gradevoli.

La camera frontale (16MP, F2.5, equiv. 26mm) non è altrettanto convincente. A parte che tende sempre a riattivare la funzione “bellezza” che appiattisce il volto, ha uno strano comportamento con l’HDR. Questo non si vede nella preview ma appare immediatamente appena andiamo a rivedere la foto in galleria. E se lo sfondo è bruciato, scattando contro sole, il recupero è molto efficace ma si perde nei punti di passaggio, creando qualche artefatto di troppo.

Nel complesso, mi sembra di poter dire che il comparto multimediale non è perfetto ma sicuramente adeguato per un uso generico. In alcuni ambiti forse al di sopra delle aspettative. Anche sul fronte audio la qualità è abbastanza buona, con resa stereo grazie al supporto della capsula auricolare e giusto volume. Non è molto potente ma l’uscita audio cablata è una bella garanzia.

Conclusione

Voto 4/5Se il Realme GT non vi piace, per via del design o di altre sue caratteristiche, posso capirlo. D’altronde non è uno dei tanti medio-gamma uguali agli altri e non credo sia stato progettato con l’idea di piacere a tutti. E questo vale tanto di più se si considera la versione giallo-nera, che però ritengo essere di gran lunga la più interessante. Realme ha puntato ad offrire il miglior hardware nella sua fascia di prezzo, con un chiaro ammiccamento al mondo del gaming ma senza eccedere alla lussuria delle lucine, sistemi di raffreddamento attivi e spessori eccessivi. Si è concessa giusto un colpo di testa sulla backcover di uno delle varianti, che però, a me, non dispiace affatto. Se ci avessero messo anche una camera tele invece della macro e la ricarica wireless, lo avrei eletto senza dubbio come mio smartphone Android preferito del 2021. Tuttavia non si può proprio considerare una sorpresa l’assenza della tele, visto che è un trend abbastanza consolidato in fascia media, e seppure io ami la ricarica wireless, con l’alimentatore super veloce si compensa piuttosto bene. Mi dispiace non vedere il modello 8/128GB venduto e spedito da Amazon, per ora c’è così solo la versione 12/256GB. Non che mi dispiaccia la memoria aggiuntiva, ma il prezzo sale e può diventare meno interessante rispetto ad altre soluzioni.

PRO
PRO Prestazioni al top
PRO Schermo molto valido
PRO Dimensioni indovinate, ottima ergonomia
PRO Piacevole back cover in simil-pelle nel modello giallo-nero
PRO Autonomia ok e ricarica super veloce
PRO Fotocamera principale piuttosto valida
PRO Buona resa in video 4K per stabilizzazione e AF
PRO Audio stereo con uscita mini-jack
PRO Dual SIM con LTE/5G
PRO Prezzo interessante (soprattutto per la base)

CONTRO
CONTRO Manca la ricarica Qi
CONTRO La fotocamera Macro è pressoché inutile
CONTRO La fotocamera frontale è solo sufficiente

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.